OLD BRIDGE – Intervista al cantante Titty Animal
In occasione dell’uscita di “Ascended To Hell – The Evolution”, il nuovo album degli Old Bridge (qui la recensione), heavy metal band energica e potente fiorentina, ho avuto l’occasione di intervistare il cantante Titty Animal. Di seguito il resoconto dell’intervista.
Ciao, benvenuto su Tuttorock. Presenta la band ai nostri lettori, come nascono gli Old Bridge?
Gli Old Bridge nascono nel 2009. Noi siamo venuti da moltissimi anni di esperienza nell’ambito dell’underground metal fiorentino e accarezziamo l’idea di un gruppo dal sound originale e potente come l’heavy metal, ma non per forza ci leghiamo ad un sottogenere preciso, spaziamo liberamente fra varie influenze e generiamo un sound metal classico, prog, doom, gothic, dark, hard rock. La prima formazione era composta alla chitarra Sascia Brizzolari, Andrea Fanti batteria, Gianni Matteucci basso, Tiziano Ciliberti voce. Il repertorio è composto da brani personalizzati; ogni elemento del gruppo portava con sè una sua personalità sia sul piano della esecuzione musicale sia sul piano visivo live, mischiando dal metal tirato, un blues, un prog e punk e introiettando in ogni brano un emozionante e un potente sound.
Parlami del nuovo album, 6 brani sono ispirati a Dante Alighieri, perché questa scelta?
Ascended To Hell – The Evolution è un album dedicato alla nostra riconciliazione dopo che era uscito nel 2011 il primo EP Old Bridge abbiamo avuto un distacco nel gruppo per vari motivi personali, poi nel 2018 ci siamo riuniti con la formazione originale e abbiamo innanzitutto riadattato 4 brani del primo EP in versione Live in Studio, per coinvolgere i nostri ascoltatori e fans della prima ora nel processo che dieci anni di separazione avevamo interrotto. Infatti brani come The Time Of Dream, Dark Room, Old Bridge, The Moment compensano una vera originalità di suoni e compattezza del gruppo. L’evoluzione l’abbiamo acquisita con l’entrata di nuovi elementi dopo l’uscita del bassista Gianni Matteucci sostituito da Jacopo Lisanti e l’inserimento del tastierista Tony Lercara che hanno portato ad un cambiamento con nuove idee e sound più competitivi. I 6 brani nuovi Evolution Eternal, Ascended To hell, Hands Of Blood, Lost Souls, Change In Paradise, The Silence Of Purgatory rielaborano storie raccontate dal sommo poeta Dante Alighieri e dalla Divina Commedia trasformando il nostro genere ancora più potente e aggressivo. Questa scelta condivide il fatto che noi siamo un gruppo Fiorentino e siamo molto amanti delle opere che parlano dell’Inferno, Purgatorio, Paradiso. Sicuramente nei prossimi progetti che faremo entreremo più profondamente su questi argomenti e ispirazioni. E’ iniziata un evoluzione importante non è mai tardi…..
Musicalmente a chi vi ispirate?
Musicalmente ci stiamo aspirando ad un genere tra un gothic, metal, prog, doom, ma cerchiamo sempre di trattenerci per la nostra impronta nel futuro per acquistare una professionalità competitiva.
I vostri testi oltre a Dante di cosa parlano?
I nostri testi raccontano cose ed episodi successi fino adesso. I 6 brani nuovi appartengono alle storie scritte dal sommo poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia, invece gli altri 4 brani sono testi più personali, sogni, realtà, avvenimenti passati in un tempo, momenti tristi e felici. Il brano Old Bridge è chiaramente dedicato al nostro Ponte di Firenze che coincide col nome della band.
Come vedete la scena metal italiana?
La scena metal italiana è competitiva, ci sono gruppi che valgono veramente. In alcuni luoghi dai patri confini ci sottovalutano un po’ forse perché difettiamo in varietà di strumentazione e in personalità. Non bisogna mai sottovalutare il genere personale, mai fare riferimento ad altri gruppi quando crei musica tua e non deve essere presa come uno spunto per gli altri.
Quante difficoltà avete avuto durante la pandemia?
Durante la pandemia ci siamo dovuti adeguare alle restrizioni, portavamo quando possibile avanti il lavoro sul mixaggio e mastering delle tracce già incise. Era molto importante per noi far pubblicare il CD dopo numerosi alti e bassi e ci sentiamo aver fatto un discreto lavoro.
Come nasce un vostro brano? Dal testo o dalla musica?
I brani nascono spesso su iniziativa del chitarrista fondatore del gruppo Sascia Brizzolari quando andiamo in sala prove comincia a sfornare qualche riff e noi gli andiamo dietro come abbiamo sempre fatto da 11 anni a questa parte; siamo molto affiatati su questo, se abbiamo una buona base e un buon sound possiamo andare avanti, ognuno di noi mette del suo senza problemi.
Con il vostro nome tributate la vostra città. Perché questa scelta?
Il nome Old Bridge è ispirato dal ponte vecchio di Firenze e da ciò che esso rappresenta per il popolo fiorentino. Il Ponte Vecchio essendo una struttura che fa parte di Firenze è uno dei cardini e monumenti che valorizzano la città.
Come evolverà il vostro sound in futuro?
La nostra musica in questo momento ha avuto un’ evoluzione progredendo giorno dopo giorno. Sicuramente rimarremo sempre nella nostra scia con i suoni della tastiera, i brani saranno molto più elettronici e porteranno ad uno stile Metal Gothic Sinfonico; già lo noterete nel prossimo CD che faremo.
Le vostre influenze musicali?
Le nostre influenze vanno tra Black Sabbath, Iron Maiden, Porcupine Tree.
Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio per entrare nel vostro mondo musicale.
Il successo nella musica è quello che esprimi dentro te stesso. Non lo regalare mai perché è un grande valore!
FABIO LOFFREDO
Band:
Sascia Brizzolari: Chitarra
Andrea Fanti: Batteria
Jacopo Lisanti: Basso
Titty Animal: Voce
Tony Lercara: Tastiere
https://old-bridge.webnode.it/
https://www.facebook.com/OldBridgeOfficialMetalBandFirenze/
https://www.instagram.com/oldbridgeofficialmetalband/
https://www.youtube.com/watch?v=2kbdVj21f94
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!