N*O*Y*S*E* – Intervista al chitarrista dei Punkreas
E’ da poco uscito il primo album da solista di N*O*Y*S*E*, il chitarrista dei Punkreas, recensito su queste pagine (leggi qui la recensione). Di seguito la mia intervista dove ci parla di questa sua svolta di potersi esprimere anche al di fuori della sua band, anche se novità sul futuro dei Punkreas ci sono. Di seguito l’intervista.
Ciao e benvenuto su Tuttorock, il tuo primo album da solista. Perché questa decisione?
Come dice il mio batterista Gagno, direi la classica crisi di mezza età. C’è chi si compra la moto, chi si compra la barchetta, chi si iscrive in palestra e io mi sono tolto lo sfizio del disco da solista.
Da dove hai preso le ispirazioni per la stesura dei vari brani?
Direi dalla vita, in questo caso la mia. Ed è anche per questo che le canzoni dovevano e potevano essere cantate solo da me.
I tuoi brani nascono da un testo o dalla musica?
In questo caso essendo espressione di un’urgenza creativa molto personale dal testo. Altre volte dalla musica.
Perché il titolo “Inutile”? Cosa è inutile per te oggi?
Perché questo disco non deve essere utile a niente nel senso materiale del termine, ma necessario dal punto di vista spirituale e artistico. “Del resto è tutto così semplice da sembrare inutile”
Il significato dei testi?
È sempre difficile spiegare le canzoni e comunque preferisco lasciare che chi ascolta possa farlo senza indicazioni per poterci mettere del suo. Ogni vissuto dà alle canzoni significati differenti.
Mi incuriosisce anche il tuo nome d’arte. Mi viene da pensare alla parola inglese che vuol dire rumore, ma è con la i al posto della y, ma ogni lettera del tuo nome è intervallata con un asterisco. C’è un significato particolare?
No, è solo il mio nome d’arte da tanti anni nei Punkreas e gli asterischi servono a distinguermi dai tanti Noyse nel web.
Perché hai sentito il bisogno di esprimerti come solista?
Perché avevo delle belle canzoni che per vari motivi, o il sound o il testo molto autobiografico, non si prestavano ad essere eseguite con la mia band. Ma penso meritassero di essere ascoltate.
Il tuo sound racchiude tanti generi musicali che partono dal punk e viaggia tra onde sonore molto diverse tra loro, ho letto nel comunicato stampa che tu definisci il tuo genere musicale degenere, spiegaci meglio.
Mi è capitato che un amico con cui parlavo della imminente uscita del disco, mi chiedesse di quale genere fossero le canzoni. Gli ho risposto che non era il suo genere, ma neanche il mio…che probabilmente è un disco de-genere e mi è sembrata una buona definizione. Ma si potrebbe anche definire transgenere visto l’attraversamento di vari generi musicali.
A questo punto ti chiedo le tue influenze musicali, anche come chitarrista.
Dal punto di vista dei testi sicuramente Giorgio Gaber, poi Nick Cave, I Clash, Jimi Hendrix, gli Skiantos, ….basta mi fermo altrimenti potrei andare avanti per ore.
Farai un tour per presentare il tuo album?
Faremo qualche data tanto per vedere l’effetto che fa. Cominciamo dal Bloom di Mezzago il 1° marzo.
Novità sui Punkreas e progetti futuri?
Arriveranno presto….
Hai altre passioni oltre la musica?
Da quando è nata mia figlia, direi che ha assorbito tutto il resto delle mie passioni.
Quale è la domanda che nessuno ti fa e che tu vorresti invece rispondere?
Sinceramente non credo di averne una.
Quale è la domanda a cui invece non vorresti mai rispondere?
Solitamente la domanda sulla scena musicale…me l’hanno fatta talmente tante volte che non la sopporto più. E per fortuna tu non me l’hai fatta!
Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio o un invito ad ascoltare il tuo album.
Non è Inutile dire perché ascoltare “Inutile”?
FABIO LOFFREDO
Band:
N*O*Y*S*E: Voce e chitarra
Davide Capraro: Chitarra
Dario Colombo: Basso
Gagno: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!