NOVALISI – Intervista alla band veneta

E’ un immenso e personale piacere conoscervi di persona. Vorrei come d’uopo, innanzitutto farvi presente che digitando sul web il vostro nome, ancor prima di terminarlo i risultati mi portano al celebre e sfortunato celebre poeta tedesco Friedrich von Hardenberg; cosa ha portato voi a scegliere un monicker così pieno di significato?
Il nostro monicker non ha nulla a che vedere con il poeta Novalis, semplicemente abbiamo unito due parole di cui ci piaceva il suono ovvero, Nova e Lisi. Nasce così il nome Novalisi che sta a significare una sorta di “nuova scissione”, come punto di partenza del progetto.

Vi fa più piacere considerare ENNE (2010) come il vostro esordio discografico, o più un biglietto da visita per chi non aveva sentito parlare di voi?
Enne è il nostro primo demo, ci piace pensarlo sia come una specie di esordio personale, che come un biglietto da visita.

Il vostro primo album a tutti gli effetti è stato PER VERSI SOLI (2012 – Face like a Frog Records/Matteite Records), se lo a veste inciso oggi, avreste cambiato qualcosa dal prodotto finale allora raggiunto?
Ogni fine percorso di registrazione porta con se qualche riflessione.. Se lo avessimo inciso oggi, sicuramente non sarebbe lo stesso Per Versi Soli di allora.

Ho avuto modo di imbattermi in versioni piacevolmente nude e crude di Aemme e The Clocks, pensate di riservare il medesimo trattamento a qualche brano di ANIMALI?
Animali è “nudo e crudo”, spogliato di tanti particolari, specie negli arrangiamenti musicali, per renderlo diretto e potente.

Cosa rimane dentro di voi, morire ogni giorno non fa per me…un concetto di malessere e disagio interiore perfettamente espresso che a metà anni ‘90, non avrebbe avuto difficoltà ad imprimersi nelle teste degli adolescenti (e non solo…) come una delle massime del grunge-pensiero… pensate che la maggior parte dei musicisti ancora oggi tenda a far sì che testi e musica possano fondersi in maniera ideale come successo per il vostro ultimo lavoro?
Ognuno vive la musica con diversa sensibilità verso tematiche da abbinare al suono, penso che la maggior parte di chi compone musica, presti attenzione a questi due aspetti, fondamentali per distinguersi.

Un grazie per il tempo dedicato a questa amichevole chiacchierata, sperando che nelle vostre ultime parole di questo incontro comprendano la promessa di estendere la vostra attività live al di fuori del vostro bellissimo Veneto.
Grazie a te Maurizio.

MAURIZIO DONINI

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