NOBRAINO – Intervista al chitarrista Nestor Fabbri
Ciao Nestor, dopo aver curato la recensione del vostro ultimo disco, ho saputo che il numero di telefono, nonché titolo del vostro ultimo album, sarà funzionante a partire dall’inizio del tour. Questo mi ha incuriosita molto, è stata una vostra idea o qualcuno vi ha influenzato nella scelta?
In questi casi è sempre qualcun altro… Però è una cosa che avevamo in mente da tanto tempo e in realtà non sappiamo esattamente come sia arrivata quest’idea perché girava già nel furgone da almeno quattro o cinque anni. Mi ricordo quella volta che eravamo in Spagna, a San Sebastian, abbiamo visto un ragazzo con un banchetto nel centro della città, ma in realtà non c’era niente sul quel tavolo, a parte un cartello con scritto “Parlo di qualsiasi cosa con chiunque. Gratis.”; abbiamo subito pensato che fosse una bellissima cosa e abbiamo deciso di riproporla. Poi, un giorno, è arrivato Kruger e ha detto: “Ragazzi è giunto il momento di fare uscire il un disco con il numero di telefono come titolo” e fortunatamente ha avuto il sangue freddo per portare avanti l’idea.
Pensi che questo disco abbia segnato una crescita artistica per la vostra band? Perché?
Si, è stato un lavoro interessante perché per la prima volta abbiamo realizzato un disco molto coerente, che solitamente non caratterizza il nostro stile eclettico. Avevamo scritto anche altri brani molto belli, che, in un secondo momento, abbiamo deciso volontariamente di non inserire nell’album perché non erano abbastanza in linea con il resto.
Dopo aver ascoltato l’album, mi sono resa conto di quanto fossero curati e ricercati i testi e le tematiche dei vari brani e mi è sorta subito una domanda. Sono nati prima i testi o la parte strumentale?
In questo disco, ad eccezione di “Estate illusoria” e “Cerchi”, sono tutti brani nati dai testi scritti da Kruger e che successivamente abbiamo musicato.
C’è una canzone in questo album a cui sei legato particolarmente? Perché?
Ce ne sono molte, se devo dirtene una secca direi “Darty fuoco”, per vari motivi, innanzitutto perché contiene una specie di nemesi, ma soprattutto perché l’arrangiamento che abbiamo creato colpisce nel segno, visto che il testo preso singolarmente risulterebbe molto pesante.
Il vostro tour partirà da Bologna. La scelta di questa città è stata casuale o ha un significato più profondo
All’inizio eravamo indecisi tra Roma, Bologna e Milano, perché sono le città dove abbiamo molti fan che ci seguono e di solito sono le serate che ci rimangono nel cuore; dopo averne discusso abbiamo poi optato per Bologna.
Avete altre sorprese, oltre alla linea telefonica diretta della band, per i prossimi concerti? Puoi anticiparmi qualcosa?
Sono sicuro che ce ne saranno molte, però non posso anticiparti nulla visto che i nostri concerti non sono studiati a tavolino nei minimi dettagli, ma sono pura improvvisazione, quindi le sorprese si creeranno naturalmente per ogni data del tour.
Dopo un periodo di stacco così lungo tra un disco e l’altro, avete già in cantiere un nuovo progetto?
Hai presente quei brani che sono stati “scartati” perché non coerenti con questo album? Ecco, quelli sono già stati registrati e mixati, quindi già pronti per essere pubblicati e saranno la base per il nostro prossimo lavoro. Ci stiamo già coordinando con l’ufficio stampa per il nuovo disco, che uscirà tra pochi mesi con crowdfunding, sarà diviso in tre parti, composto da circa otto brani, tra cui le canzoni che ti dicevo, due brani tributo ai nostri progetti personali paralleli, uno traccia molto cantautorato e un’ altro ritmicamente molto veloce rispetto all’ultimo disco.
Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato, ti auguro un buon weekend e un “in bocca al lupo” per il vostro prossimo disco!
SOFIA VIVARELLI
http://www.nobraino.eu
https://www.facebook.com/nobraino
http://twitter.com/nobraino
http://www.youtube.com/channel/UC3F7Pv_VBvCAMiQMd4sXvfg