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NILE – Intervista al cantante Karl Sanders

NILE – Intervista al cantante Karl Sanders

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In occasione dell’uscita di “Vile Nilotic Rites”, nuovo album dei Nile, ho avuto il piacere di intervistare telefonicamente il fondatore della band Karl Sanders, icona del metal estremo ed eccezionale chitarrista.

Ciao Karl, benvenuto su Tuttorock, prima di tutto, prometto di non parlare del passato della tua band, come stai in generale?

Ahahah, nessun problema, possiamo parlare del tuo passato, penso che sia meglio (ride, ndr). Sto facendo molte interviste oggi ma va bene, sto bene, sono contento in questi giorni, il nuovo disco sta per uscire, abbiamo una nuova formazione, abbiamo appena finito il tour in Europa con Hate Eternal e Vitriol, quindi sono molto felice.

Congratulazioni per il nuovo album “Vile Nilotic Rites” della tua band Nile, lo sto davvero apprezzando molto, le canzoni sono tutte fantastiche. Ho sentito una boccata d’aria fresca in questo LP, pur rimanendo fedele allo storico suono dei Nile, come sono nate le canzoni?

Grazie Marco! Abbiamo iniziato a lavorare in collaborazione, per creare le parti delle canzoni, quelle non buone le abbiamo buttate via, le altre le abbiamo tenute, abbiamo tagliato molte parti per questo album. È stato un lavoro di squadra come non succedeva nella mia band da molto tempo.

Per quanto riguarda i testi, hai sempre pensato alla storia egiziana ma la racconti in modo meno didattico, giusto?

Sì! Ho ancora parlato della storia della civiltà egizia, ma ho introdotto altre idee in questo album, ho cercato di scrivere di più sulla civiltà moderna morente.

Puoi dirmi qualcosa sulla registrazione del disco?

L’abbiamo registrato qui nel mio studio di casa. Abbiamo registrato la batteria in 10 giorni e in 6 mesi abbiamo registrato il resto della nostra musica. Dopo la registrazione, Mark Lewis ha fatto un ottimo lavoro di mixaggio e masterizzazione a Nashville.

C’è una canzone in questo album a cui ti senti più legato? Io adoro “The Imperishable Stars are Sickened”, per me è un capolavoro.

Grazie, è difficile sceglierne una in particolare, è un grande set di canzoni che hanno richiesto molto lavoro e formano una storia che vogliamo raccontare ai nostri fan.

Vuoi dirmi qualcosa sui due nuovi ragazzi che si sono uniti ai Nile, il bassista Brad Parris e il chitarrista Brian Kingsland?

Siamo davvero felici insieme. Questi due ragazzi hanno portato molta aria fresca, è stato come una rinascita per noi. Il team è molto collaborativo.

Il death metal nel 2019 è ancora vivo? C’è qualche band death metal che trovi interessante?

Mi piacciono molto i Vitriol che erano in tour con noi, ci sono un sacco di buone band. Il death metal non è morto, è ovunque e la scena underground è ancora molto viva.

Come vedi la società moderna? C’è qualcosa di simile con la storia del tuo amato Egitto?

In questo disco, come ho detto prima, ho esplorato quest’idea. Siamo molto vicini alla fine della civiltà, abbiamo il rischio di una guerra nucleare, di una guerra biologica, ci sono cambiamenti climatici, la sovrappopolazione. La fine non è oggi ma potrebbe essere presto. 2000 anni fa in Egitto, i ragazzi realizzavano che la loro civiltà stava per finire? Vedo parallelismi tra la civiltà egizia e la civiltà moderna.

Avete fatto un tour negli Stati Uniti, poi avete attraversato l’Europa e presto viaggerete di nuovo negli USA, non vi stancate mai?

Beh sì, certo. Andare in tour con una band death metal è estenuante, ma quando promuovi un nuovo disco superi questa cosa. Dopo il tour negli Stati Uniti attraverseremo il Giappone, l’Australia, il sud-est asiatico, quindi suoneremo nei grandi festival estivi europei. Promuoveremo questo fottuto album in tutto questo fottuto pianeta.

Grazie mille per questa intervista e grazie mille per aver ancora scritto ottima musica, vuoi dire qualcosa ai lettori di questa intervista e ai tuoi fan?

Grazie fratello! Ragazzi, adoro suonare per voi metallari, i tre concerti che abbiamo appena fatto da voi sono stati tutti e tre spettacolari con gente incredibile, sembra che i fan reagiscano bene alle nuove canzoni. Torneremo in Italia nel 2020. Ciao! (in italiano ndr)

MARCO PRITONI

Band:
Karl Sanders | Gitarre, Gesang
Brian Kingsland | Gitarre, Gesang
George Kollias | Schlagzeug
Brad Parris | Bass

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** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of “Vile Nilotic Rites”, the new Nile album, I had the pleasure of interviewing by telephone the founder of the band, Karl Sanders, an extreme metal icon and exceptional guitarist.

Hi Karl, welcome to Tuttorock, first of all, I promise I don’t speak about the past of your band, how are you in general?

Hahaha, no problem, we can talk about your past, I think it’s better (He laughs, Editor’s note). I’m doing a lot of interviews today but that’s all right, I’m fine, I’m happy in these days, the new record is about to come out, we have a new line up, we just finished the tour in Europe with Hate Eternal and Vitriol, so, I’m very happy.

Congratulations for the new album of your band Nile called “Vile Nilotic Rites”, I’m really appreciating it, the songs are all amazing. I felt a breath of fresh air in this LP, while remaining faithful to the historic Nile sound, how were the songs born?

Oh thank you Marco! We started to work in collaboration, to create parts of the songs, if a part was not good we threw it away, otherwise we kept it, we have cut many parts for this album. It was a team work like it hadn’t happened in my band for a long time.

Regarding the lyrics, you’ve always thought about Egyptian history but you tell it in a less didactic way, right?

Yes! I still talked about the Egyptian civilization history but I introduced others ideas in this album, I have tried to write more about the dying modern civilization.

Can you tell me something about the recording of the disc?

We recorded it here in my home studio. We recorded the drums in 10 days and then in 6 months we recorded the rest of our music. After the recording Mark Lewis made a great job in Nashville for mixing and mastering.

Is there a song on this album that you feel more attached to? I love “The Imperishable Stars are Sickened”, for me is a masterpiece.

Thank you, it is difficult to choose one in particular, it is a great set of songs that have required a lot of work and form a story that we want to tell our fans.  

Do you want to tell me something about the two new guys who joined Nile, the bassist Brad Parris and the guitarist Brian Kingsland?

We are really happy together. These two guys brought a lot of fresh air, it was like a reborn for us. The team is very collaborative.

Is death metal in 2019 still alive? Is there any death metal band today that you find interesting?

I really like Vitriol who were on tour with us, there are a lot of good bands. Death metal is not dead, it is everywhere and the underground scene is still alive.

How do you see modern society? Is there something similar with the story of your beloved Egypt?

In this record, as I said before, I explored the idea of this. We are very closed to the end of civilization, we have a risk of a nuclear war, a of a biological war, there are climate changes, overpopulation. What the fuck. The end is not today but it could be soon. 2000 years ago in Egypt, did guys realize that their civilization was about to end? I see parallels between Egyptian civilization and modern civilization.

You have done a tour in the United States, then you have crossed Europe and you will soon be traveling around America, don’t you ever get tired?

Well yes, of course. Touring with a death metal band is exausting but when you promove a new record you overcome this. After the tour in the USA we’ll cross through Japan, Australia, South-East Asia, then we’ll go to the big european summer festivals. We gonna promove this fucking album all over this fucking planet.

Thank you very much for this interview and thank you so much that you still write great music, do you want to say something to the readers of this interview and to your fans?

Thank you brother! Men, i fucking love play for italian metal fans, the three shows we just did there were all killer shows with so many killer metal people, it seems that fans responding well to the new songs. We will come back in Italy in 2020. Ciao!

MARCO PRITONI