NICOLA DI GIÀ E LINO VAIRETTI – L’incontro tra il Banco del Mutuo Soccorso e …
Ho avuto il piacere di intervistare il chitarrista e produttore del Banco del Mutuo Soccorso, Nicola Di Già, e Nicola Vairetti, storica voce e leader degli Osanna. I due musicisti hanno reinterpretato in chiave acustica “E mi viene da pensare”, brano composto da Vittorio Nocenzi e Francesco Di Giacomo.
Ciao Nicola, ciao Lino, benvenuti su Tuttorock, “E mi viene da pensare”, brano composto da Vittorio Nocenzi e Francesco Di Giacomo, quando avete deciso di trasformare in chiave acustica questo splendido brano del Banco del Mutuo Soccorso?
Nicola: “E mi viene da pensare”, brano storico del Banco, è già inserito nel mio album Blessed, uscito a fine novembre per Videoradio, all’interno dell’album è solamente strumentale, non c’è voce; con Lino era già da un po’ che ci “giravamo intorno” per una collaborazione, e quindimi è venuta questa idea… la versione è la stessa, impreziosita dalla voce di Lino.
Lino: Io conoscevo già bene questo brano che insieme ad altri del Banco era tra i miei preferiti. Quando Nicola mi ha proposto di cantarlo insieme a lui, in questa sua bellissima versione acustica, ho subito accettato anche in onore del grande “Big Francesco”, che rimane per me il vero “Uomo del prog”.
Due band storiche del panorama prog italiano che si incontrano, voi due quando vi siete conosciuti?
Nicola: Non mi ricordo esattamente, sicuramente ai tempi che ero col Balletto di Bronzo in qualità di ingegnere del suono, Gianni Leone e Lino sono molto amici. Col Balletto suonammo ad Afrakà, il festival che organizza Lino ad Afragola, ma credo che già lo conoscessi.
Lino: Io e Nicola ci conosciamo da anni, da quando lui è entrato nel Banco ed è approdato al prog. Tra l’altro lui è stato collaboratore di Gianni Leone come fonico ed anche per questo ci siamo incontrati più volte. Nicola è davvero bravo come professionista ed è un caro amico.
Quando avete registrato il brano e come vi siete mossi con tutte le restrizioni dovute alla pandemia?
Nicola: Non c’è un attimo esatto in cui abbiamo registrato il brano, con le restrizioni non potevamo vederci, quindi ho mandato a Lino la base coi riferimenti, ad un certo punto mi ha detto: sto cominciando a studiare il brano, tra due settimane ti mando la traccia della voce… ma non ho idea della data. I vari blocchi, lockdown e restrizioni mi hanno tolto la cognizione del tempo.
Lino: È stato abbastanza facile dialogare e suonare insieme perché entrambi eravamo attrezzati con strumentazione adeguata di studio. Ci siamo scambiati i file e abbiamo dialogato attraverso il web senza alcun problema, anzi è stato uno stimolo a superare quelle fasi noiose della pandemia. Io l’ho fatto un po’ penare perché, essendo stato colpito dal Covid, ho dovuto poi necessariamente rimandare le mie registrazioni. Ma alla fine tutto è andato più che bene.
La collaborazione tra band, è questo il segreto del successo che questo fantastico genere musicale ha avuto nel nostro paese soprattutto negli anni 70?
Nicola: Io, negli anni 70, come direbbe il buon Leone, ero neonato o poco più, ma credo di sì… sono tutti amici.
Lino: Tra noi band di progressive rock italiano c’è sempre stata stima e amicizia. Le collaborazioni magari sono state difficili da attuare solo perché si abitava in città diverse, ma specie con il Banco, con Vittorio, Francesco e Rodolfo, c’è sempre stata sintonia e rispetto. Il prog è altra cosa rispetto al mondo pop musicale. Io, personalmente, sono stato molto più vicino al Banco, ai New Trolls, che ai musicisti napoletani.
Pochi mesi fa è purtroppo scomparso il chitarrista storico degli Osanna, Danilo Rustici. Lino, vuoi ricordarlo con uno o più aneddoti?
Lino: Danilo per me era come un fratello. Gli Osanna li abbiamo creati io e lui componendo insieme i brani che ci hanno dato notorietà. Danilo era un genio ed un chitarrista di grandissimo livello artistico e creativo, credo non abbia avuto il giusto riconoscimento che meritava. Un aneddoto da ricordare è il suo assolo di Bandiera Rossa a Caracalla (parafrasando il grande Jimi Hendrix con l’inno americano a Woodstock) che ci fece avere un’ovazione che ancora oggi è rimasta indelebile nella mente di tutti i fan del prog e degli Osanna.
Nicola, tu sei entrato nel Banco del Mutuo Soccorso nel 2013, che emozioni hai provato a condividere momenti musicali con un grande personaggio come Francesco Di Giacomo?
Nicola: Sono momenti particolari, che vivi a pieno solo dopo, lì per lì sei travolto dall’impegno, dal fare bene il tuo lavoro. Poi pian piano cominci a scoprire le persone. Il primo giorno di prove, nonostante avessimo già lavorato in studio, è stato drammatico!!! Francesco era seduto proprio davanti a me con gli occhi coperti dal cappelletto, dormicchiava ed interveniva nei suoi momenti cantati… io invece pensavo che mi stesse studiando!!! Poi alla fine mi fa: “ah Di Già, bravo!!! Non per come suoni, perché io non ci capisco nulla, ma perché hai resistito ad un giorno di prove massacranti, senza conoscere nessuno!!!”
So che sta per uscire qualcosa di speciale per festeggiare i 50 anni degli Osanna, Lino, vuoi dirmi qualcosa di più?
Lino: Sì, noi celebriamo questi 50 anni di storia degli Osanna con la pubblicazione di un nuovo CD e LP dal titolo “OSANNA 50 – Il Diedro del Mediterraneo”, oltre ad un libro scritto da Franco Vassia dal titolo “L’Uomo – Sulle note di un Veliero” ed il docufilm lungometraggio “Osannaples” scritto e diretto da Deborah Farina. L’uscita è prevista per il 10 agosto, gusto a 50 anni dall’uscita dell’album “L’Uomo”.
Invece, mi rivolgo a Nicola, con il Banco del Mutuo Soccorso avete nuovo materiale in cantiere?
Nicola: Stiamo, proprio in questi giorni, registrando un nuovo album, ispirato all’Orlando Furioso.
Questa vostra collaborazione avrà un seguito? (spero vivamente di sì)
Nicola: Sicuramente sì!!! Spero che Lino risponda la stessa cosa!!!
Lino: Spero anche io che ci sia un possibile seguito di questa avventura. Ci siamo trovati molto bene a collaborare insieme ed abbiamo creato i presupposti per una collaborazione futura. Nicola è molto ma molto bravo.
Come vedete il prog in questi anni in Italia? Mi spiego meglio, quando suonate dal vivo, percepite entusiasmo anche da parte dei giovani ascoltatori?
Nicola: Diciamo che il prog ha una sua nicchia, un suo pubblico, del quale fanno parte anche giovani adolescenti che magari si appassionano alla musica dei padri o degli zii.
Lino: Io credo che il prog abbia un discreto seguito che non cala mai…. chiaramente è un genere difficile in un periodo storico come questo dove una sottocultura musicale molto poppettara ha preso il sopravvento… ma il prog è ormai un fenomeno “cult” a livello internazionale e non morirà mai.
A proposito di musica dal vivo, avete qualche concerto in programma?
Nicola: Col Banco abbiamo in programma una manciata di concerti estivi, più che altro festival.
Lino: Noi Osanna abbiamo molti concerti in programma e tra questi segnalo il “BluBar Summer Festival” di Francavilla al Mare il giorno 5 agosto, “Porretta Prog Fest” il 6 Agosto e il “Trieste Summer Festival” il 7 agosto per passare poi a metà agosto al “Trasimeno Prog” e al “Veruno prog Fest” il 5 settembre 2021.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Nicola: Beh, intanto voglio ringraziare tutti per l’affetto e l’attenzione dimostrata, sia al Banco, sia agli Osanna, ma soprattutto al brano che io e Lino abbiamo realizzato, sono stati molti i complimenti che ho ricevuto…emozionanti davvero. Poi voglio ringraziare voi che diffondete la buona musica: giornalisti e discografici come Beppe Aleo che si appassionano alle cose!
Lino: Vorrei solo dire “W il Progressive Rock” e vorrei dare un forte abbraccio a Nicola Di Già (con cui ho condiviso questa avventura “E mi viene da pensare” e ai musicisti del mio gruppo Osanna a cui sono legatissimo. E dulcis in fundo un saluto a voi per questa bella intervista. Un abbraccio al popolo del prog.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.