NASTYVILLE – Intervista su “Red, black or green?”

I Nastyville nascono nel 2012 da un’idea di Danny boy (batterista) e Dave (Chitarra) di dare un volto nuovo al genere rock. In occasione dell’uscita del nuovo singolo del nuovo singolo “Red, black or Green?” ho intervistato il fondatore Dave Wild.

Ciao, piacere di avervi sulle pagine di Tuttorock e complimenti per la vostra musica! Vogliamo iniziare raccontando come vi siete trovati a formare la band?
Piacere di conoscervi, io sono Dave Wild e sono chitarrista e fondatore della band. La band è stata formata da me e Danny Boy nel lontano 2012, inizialmente proponendo cover. Abbiamo iniziato a scrivere e a fare i primi concerti nel 2014, dando poi vita a quello che è il nostro primo album Viva Hell-A. Successivamente nel 2017 tramite Volcano Records abbiamo inciso Glam Caramel con l’entrata di Mark alla voce (tutt’ora in forza), dalle sonorità un po’ più metal, mentre nel 2022 causa ritardi legati al covid è uscito The Songs of Threesome. Dopo alcuni cambi di line up, ora abbiamo saldamente in auge Chris alla batteria, Dega alla chitarra e Karl The Horv al basso. 

Da che ascolti provenite?
Da generi pressoché diversi ma che si accomunano in qualche modo. Io personalmente amo l’heavy metal e il death metal ma sono abbastanza versatile anche sul genere pop e sul cantautorato italiano (quello vecchio), Mark proviene più da un mondo AOR, prediligendo band come Europe, Toto, e dell’hard rock prendendo spunto da band come Gotthard e Hardcore Superstar. Dega viene dal mondo Hard Rock ma più sul fronte “chitarristico” come Van Halen, Ritchie Kotzen e Paul Gilbert, mentre Karl e Chris hanno ascolti più metalcore e alternative metal, oltre che ovviamente Hard Rock. 

Siete attivi da molti anni oramai, come si è evoluto il vostro sound, anche alla luce dei diversi cambi di formazione, rispetto gli inizi?
Abbiamo cercato in tutto e per tutto anche grazie ai vari cambi di line up di modernizzare il sound e di “svecchiare” un genere che oramai è praticamente saturo ma che ha ancora qualcosa da dire. 

Avete già aperto per grandi gruppi come gli Skid Row, che esperienze sono state? C’è un aneddoto particolare da raccontare?
L’esperienza con gli Skid Row è stata unica. Aprire il concerto delle band che ascoltiamo è sempre emozionante, cosa che è capitata anche con i Crashdiet e recentemente con gli Steel Panther all’Alcatraz di Milano. E’ stato davvero emozionante vedere come il pubblico ha risposto positivamente alla nostra performance. 

I vostri due nuovi pezzi sono potenti, scintillanti, metallici, molto moderni, come si svolge il vostro processo creativo? Avete ruoli definiti?
Prevalentemente le idee partono da me o da Dega, e poi tutti insieme si cerca di dare ognuno il proprio contributo artistico. Red Black or Green è nata di getto, da un’idea che avevo in testa. Dopodiché la struttura del pezzo si è formata praticamente da sola in corso d’opera, stessa cosa è accaduta per “Livin in a Mess”. 

In un mondo che vede ai primi posti generi opposti come rap e trap, c’è ancora spazio per il metal e il rock?
Tutto dipende da noi, da quanto ci aiutiamo fra band, da quanto ci supportiamo, e da quanto veniamo supportati da quei “pochi, ma buoni” che ancora credono in questo genere. Noi ce la stiamo mettendo tutta per proporre il miglior prodotto possibile. 

Progetti futuri? Un tour? Un LP?
Siamo al lavoro sull’album nuovo che dovrà uscire verso la fine di Autunno 2024. Dopodiché pianificheremo sicuramente un tour per il 2025. Abbiamo già delle date all’estero pianificate più una il 14 settembre a Bolzano e il 18 ottobre all’Alchemica di Bologna. 

MAURIZIO DONINI

Band:
Mark Lee – voce
Dave Wild – chitarra
Dega – chitarra
Carlo Giordano – basso
Christian – batteria

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