MS. ROSITA – Intervista alla cantautrice e polistrumentista
“Esperidi”(leggi qui la recensione) è il primo EP di Ms. Rosita (Rosita Moroni), giovane cantautrice e polistrumentista. Ho avuto il piacere di intervistarla per conoscerla meglio e lei ha spiegato tutto di lei, della sua musica e della sua passione per la musica. Di seguito l’intervista.
Ciao Rosita e benvenuta su Tuttorock. Parlami di te, presentati ai nostri lettori, come ti scopri cantante, autrice e musicista? Quale è stata la scintilla?
Ciao, grazie! Ho iniziato a studiare canto all’età di 12 anni e credo di aver iniziato semplicemente perché mi piaceva l’idea di farlo. Successivamente, ci ho preso gusto e ho iniziato a suonare il piano ed il basso elettrico. Studiando e sperimentando la musica è diventata una passione e nel 2020, grazie anche al tanto tempo a favore, ho iniziato a scrivere queste canzoni nel modo più libero e spontaneo possibile.
Hai raccolto tutte le tue idee nel 2022, in piena pandemia. Le hai raccolte e chiuse in questi quattro brani, come sono nati realmente?
Avevo una storia da esorcizzare e tanta voglia di mettermi in gioco. Tolto “Quarantena” gli altri brani sono nati dall’ispirazione di alcune storie greche alle quali, per portarle nelle mie canzoni, ho voluto metterci del mio e giocarci con opinioni, confronti con la vita reale e ironia.
I testi sono anche un po’ ironici, parlano d’amore, di esperienze personali ed ironizzi su personaggi dell’antica Grecia. Ti chiedo perché e se tutto questo può avere un legame con te, con il tuo pubblico e con i giorni di oggi.
Tutte questi elementi hanno un legame con la mia visione della realtà. I 4 brani possono avere un legame con il pubblico perché parlano di problemi e situazioni contemporanee, ad esempio la questione di temere lo specchio per l’insoddisfazione o la speranza e il sogno di trovare l’amore o avere maggiori soddisfazioni in ambito lavorativo. Queste storie mitologiche sono state per me importanti spunti di riflessione.
Ma come nasce un tuo brano, ti siedi al pianoforte, oppure imbracci il tuo basso o da idee che imprimi prima sui testi?
Di solito un brano nasce da qualche idea che inizio a canticchiarmi in testa o da qualche momento ricreativo alla tastiera. Lo sviluppo, invece, avviene sempre tutto insieme: accordi, parole e melodia. Il basso viene dopo. Quando scrivo la linea di basso è come se stessi riscrivendo il pezzo da capo.
Cantante, pianista e bassista, basta così o suoni qualche altro strumento?
Per ora direi che mi fermo a questi, anche perché ho ancora tantissimo da imparare!
Ti chiedo di analizzare i brani, sia dal punto di vista musicale che per quanto riguarda in testi. Iniziamo da “Quarantena”.
“Quarantena” parla d’amore e vuole fare ironia sulla fine di una storiella che si meritava un ultimo momento di attenzione. Ad accompagnare il racconto e le riflessioni ci sono: un giro che sa di blues, un organo e una chitarra pop rock.
“Un Amico Dagli Occhi Blu”… parla di te, di una tua storia d’amore, questo amico dagli occhi blu è reale?
“Un amico dagli occhi blu” parla di Narciso e delle conseguenze del fatale incantesimo che gli è stato fatto da una giovane fanciulla che non ha accettato il rifiuto da parte del bellissimo giovane. Il brano racconta la storia mitologica mettendone in luce alcuni particolari. Le riflessioni legate alla nostra realtà si possono trovare nella seconda strofa e a metà ritornello. Il personaggio non esiste nella mia vita reale. La parte musicale la sentivo allegra e spensierata, una giornata di sole in cui ci si guarda dentro con consapevolezza ma senza farsi rovinare l’umore.
Poi “Esperidi”, il suo significato e perché dà il titolo all’EP?
“Esperidi” racconta di un’isola incantata che custodiva all’interno del meraviglioso giardino l’albero delle mele d’oro. Atlante sosteneva la volta celeste e le Esperidi vivevano nel giardino ma, un giorno, la dea della discordia riuscì a rubare una mela e a partire da quel momento si scatenarono una serie di avvenimenti che portarono alla guerra di Troia. Ho giocato con la parola che se spezzettata può diventare “E speri di” per parlare delle speranze che nella vita accomunano gli esseri umani. Musicalmente ho scelto di fare un arrangiamento con pianoforte e archi perché volevo fosse un momento emotivo. Il brano dà il titolo dell’Ep perché ho scelto di utilizzare il simbolo della mela per la copertina.
“Alice Meraviglia”? L’Alice che conosciamo del Paese delle Meraviglie?
“Alice meraviglia” fa riferimento a quell’Alice che tutti abbiamo conosciuto fin da bambini. Storia incredibilmente complessa e bizzarra, ricchissima di simboli, particolari e riferimenti alla società. Nel testo ne ho riportati solo alcuni come: la caduta nel buco che porta al bosco, la regina rossa che era solita far decapitare le persone, i due gemelli uovo, i significati rappresentati dai personaggi che bevevano il the con il cappellaio matto. Ogni personaggio rappresenta una parte del percorso della vita dell’uomo. Per la parte musicale anche qui allegria e positività, ci sono diverse parti e il tutto è a servizio del testo.
Quale è per te il Paese delle Meraviglie? Ne hai o ne sogni uno?
Non ho paesi delle meraviglie, ma nel brano dò il consiglio di credere a 6 cose impossibili prima di incominciare perché fanno bene al cuore. Quindi faccio quello e mi immagino nel futuro serena e totalmente dedita alla musica.
Cantante e bassista principalmente, correggimi se sbaglio, quindi ti chiedo le tue influenze musicali, band preferite, cantanti preferite o preferiti e bassisti, che di solito di loro se ne parla poco.
Tra gli artisti che preferisco posso fare il nome di Serena Brancale, Sade, Joan Thiele, Jorja Smith, D’Angelo, Ornella Vanoni, Pino Daniele e i grandi interpreti jazz. Tra le band, invece, mi piacciono molto gli Alabama Shakes, gli Snarki Puppy e i Baustelle. Di bassisti apprezzo molto Pino Palladino e Micheal League, ma non li seguo troppo. Per quanto riguarda il basso sono come i bambini allo zoo, il suono e il contributo che dà al brano sono per il mio orecchio fondamentali.
La foto di copertina ora, tu come Eva e la mela del peccato. Provocatoria o cosa?
La mela d’oro è la mela dell’eterna giovinezza, quindi perché non assaggiarne un pezzetto?!
(La mela di Adamo era rossa)
Hai ragione, era rossa!! Le tue letture preferite e se hai altre passioni oltre alla musica.
Ho scoperto, da un anno circa, lo scrittore giapponese Murakami che mi sta piacendo moltissimo e mi piace molto anche Pennac. Amo molto anche guardare film d’azione, film comici, film romantici e gialli.
Hai in programma qualche concerto e un futuro album completo?
Ho in programma un nuovo Ep. Per ora niente live, anche se mi piacerebbe molto!
Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio a chi leggerà ad intraprendere il tuo viaggio musicale con te.
Ringrazio per tutte queste belle domande e invito tutti ad ascoltare “Esperidi”, che spero possa piacere. Consiglio, in assenza di un paese delle meraviglie, di provare anche a pensare a 6 cose belle e impossibili tutte le mattine per vedere se funziona come antidoto alla presa male!
FABIO LOFFREDO
Band:
Rosita Moroni (Ms. Rosita): Voce, cori e basso
Marco Vialardi: Chitarra
Italo Graziana; Batteria
Angelica Boin: Tastiere
Riccardo Ruggeri: Cori
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!