Matinée – Intervista alla band con anteprima di “Summer sun” versione a …
In occasione dell’uscita del loro nuovo album “EVENT HORIZON” ho intervistato la band Matinée.
Ciao ragazzi e piacere di avervi sulle pagine di TuttoRock, dall’Abruzzo al Regno Unito, come è andata questa fuga di musicisti?
La fuga, AHAH. Come ci teniamo sempre a sottolineare, non abbiamo deciso a tavolino di trasferirci in UK a tavolino come se giocassimo a Risiko, è stato un processo piuttosto naturale. Siamo cresciuti con la collezione di dischi dei nostri fratelli/sorelle maggiori degli anni 80 e il Britpop degli anni 90 in Inghilterra, quindi quando abbiamo cominciato a scrivere musica i pezzi suonavano tutti piuttosto “british”. Poi abbiamo avuto la fortuna di essere ‘scoperti’ dai Franz Ferdinand e da lì una serie di eventi ci hanno portato a conoscere dei personaggi in UK, a produrre musica e suonare in Inghilterra.
E in Gran Bretagna l’incontro con i Franz Ferdinand, che esperienza è stata andare in tour con Kapranos e soci?
Ci riteniamo davvero fortunati di avere avuto la possibilità di conosocere i Franz e di conseguenza di cominciare a calcare palchi importanti.
Un legame molto forte con la terra di Albione, il vostro produttore è Tony Doogan, ricordiamo i suoi lavori con Mogwai e Libertines, com’è lavorare con un professionista di questo calibro?
Lavorare con Tony Doogan è probabilmente l’esperienza più bella che ricordiamo da quando siamo insieme come Matinée. Vedere la mente di un produttore di questo calibro in opera davvero ci ha spinto oltre i nostri orizzonti, ci ha aperto la mente facendoci pensare di suonare strumenti non convenzionali, di suonare in stili che non avremmo mai considerato in passato.
Dei Libertines risulta la vostra amicizia con Carl Barat con cui avete collaborato, cosa è nato da questo incontro?
Abbiamo fatto da support act per il progetto solista di Carl in passato in alcuni concerti in Italia anni fa e abbiamo stretto amicizia. Quando poi abbiamo fatto i primi tour in UK abbiamo avuto lo stesso tour manager e abbiamo mantenuto i contatti. Ci teniamo sempre a sottolineare che siamo sempre stati molto sorpresi dal fatto che in UK i musicisti sono molto accessibili e disponibili, senza manie di grandezza.
Una serie di tour importanti con artisti quali The Lumineers, Catfish and the Bottlemen, e tanti altri, cosa vi ha dato questa esperienza? Un aneddoto particolare da raccontare? Abbiamo avuto La fortuna di conoscere personaggi molto interessanti e assistere a concerti dal backstage che non dimenticheremo mai. Forse una delle chicche della nostra carriera musicale è stato fare da supporto ai Razorlight quando erano al culmine del loro successo, in un festival in Scozia.
Veniamo al nuovo disco con questo singolo ‘Event Horizon’, cosa avete voluto trasmettere? Si vedono scaffali di supermercato svuotati, un simbolo dei giorni nostri?
Il disco è nato per creare un diversivo dalla realtà depressiva creata dalla votazione sulla Brexit del 2016. In realtà il diversivo è necessario anche in Covid19 area. Di conseguenza abbiamo abbandonato i testi che parlano di relazioni personali in favore di testi incentrati sui pianeti celesti, astrologia, eccetera. Gli scaffali vuoti nel video di “Summer Sun” ad esempio simboleggiano l’isolamento e la preparazione all’isolamento.
Progetti futuri? Sperabilmente un tour nel prossimo anno?
Prossimo singolo a fine maggio e sicuramente un tour non appena sarà possibile. Abbiamo dovuto cancellare degli shows già in programma, ma considerata la gravità della situazione a livello globale siamo solo felici di vedere un barlume di speranza all’orizzonte.
Ascolti interessanti che vi piacciono al momento?
Le band che stiamo ascoltando al momento: Grizzly Bear, Queens of the Stone Age, Bombay Bicycle Club, Strokes, Blaenavon, UNKLE
MAURIZIO DONINI
Band:
Luigi Tiberio (voce, chitarra, synth)
Alfredo Ioannone (voce, basso)
Giuseppe Cantoli (chitarra)
Alessio Palizzi (batteria)
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