MADBEAT – Intervista alla band piemontese
Ho avuto il piacere di intervistare la punk rock band piemontese Madbeat, qui di seguito potete leggere cosa mi hanno raccontato soprattutto sul loro nuovo album “Luci rosse”.
Ciao ragazzi, innanzitutto benvenuti sulle pagine di Tuttorock, siete freschi della pubblicazione del vostro secondo album “Luci rosse”, l’ho ascoltato e mi è piaciuto molto, come mai avete scelto questo titolo?
Luci rosse deriva da una monotonia…le luci rosse sono gli stop delle auto quando sei in coda mentre vai a lavoro. Quelle luci ti abbagliano sia al mattino che alla sera quando è buio…hai magari avuto una giornata di merda, il lavoro ti opprime e tu dopo tutta la giornata sei li fermo in coda con tutte queste luci rosse accese e ti chiedi cosa vale veramente la pena fare…dopo di che abbiamo pensato che per ogni (o quasi) argomento del disco le luci rosse erano l’argomento collante (quando fai coda ma per arrivare ad un concerto) quindi abbbiamo deciso di chiamarlo Luci Rosse. Una riflessione…su cosa stai aspettando li fermo in coda…stai aspettando un concerto? O stai aspettando di timbrare il cartellino?
Il primo brano “Amica mia” è dedicato a Genova. Anche se voi siete piemontesi siete molto legati a quella città?
Siamo legati socialmente alla CITTÀ di Genova, e abbiamo molti amici e fratelli Genovesi e Liguri. Quindi è stato un omaggio alla città ma anche a tutte le realtà sociali che la compongono, dai ragazzi dello Zapata, agli amici con cui siamo molto legati.
Nel brano “Familia” volevate dire grazie alle vostre famiglie?
Si esatto. Ci sono 3 persone nella nostra vita che non ringraziamo mai abbastanza…queste persone magari subiscono i tuoi sfoghi dopo una giornata di merda, subiscono le tue risposte affrettate quando non hai tempo per loro, subiscono i tuoi vaffanculo quando hai 15 anni e non sai un cazzo del mondo anche se loro lo hanno vissuto 30 anni prima di te…queste persone sono:
TUA MADRE: che ti ripete sempre di prendere la strada giusta, che non condivide la tua mentalità ma che sprecherà fino all’ultima goccia di sudore per darti il futuro migliore che si possa avere,
TUO PADRE: del quale ammiri tutto ma non sarai mai abbastanza grande per fare i passi che lui ha saputo fare e non sarai mai forte per fare i sacrifici che lui ha fatto per te.
LA TUA COMPAGNA/COMPAGNO: non sei un romantico, sei un duro, hai la corteccia e non ti esprimi mai, la pensi solo con il cuore e non ti esprimi mai con lei, la trascuri ma quando la guardi sai che puoi rimanere in silenzio perchè lei ti ha già capito e tu lo sai.
I singoli sono “Notte Punk” e “Luci rosse”, cos’è per voi una notte punk?
Notti punk è un racconto (quasi) nudo e crudo di una serata finita nei migliori dei modi…parla di una tipica giornata lavorativa, esci da lavoro e senti i tuoi amici per andare ad un concerto, ti ritrovi a fare serata e la notte punk arriva in un attimo. Ti ritrovi alle 6 del mattino con le luci dell’alba davanti e una serata da eroi alle spalle.
Nell’album avete molti ospiti, volete parlarmi un pò di loro?
Eugy, Gippy, Path e Pablo sono persone che personalmente seguivo già da molti anni prima di formare i Madbeat. Loro sono stati (e/o sono) parte di band o di realtà che conoscevo già da anni. Per me loro sono amici, fratelli. La collaborazione è arrivata sicuramente dal rispetto che ho per loro come persone e come artisti. Questo è quanto.
Una domanda per chi non vi conosce, quando è nata l’idea di formare una band?
L’idea è nata a fine 2012 ma la prima formazione si è concretizzata a febbraio 2013.
Avete avuto alcuni cambi di formazione, ora vi sentite stabili?
Ora sì, abbiamo trovato un equilibrio molto bello! Siamo tutti musicalmente maturi pronti ad affrontare un tour.
Una domanda che faccio un pò a tutti, vedete qualcosa di buono nell’odierna società o sta andando tutto allo sfascio?
Penso che tutto sia risolvibile…la gente si organizza e vive. Spesso violando la legge ma questo è soltanto parte del gioco. Violare la legge non conta nulla quando la vivibilità di una persona è messa a rischio. La legge conta poco. E sto parlando di tutte quelle cose che impediscono ad una famiglia di vivere la propria vita tranquillamente. A me non fa schifo la ricchezza…ma la ricchezza deve essere per tutti, altrimenti resterà solo un privilegio. I ricchi saranno sempre più ricchi e andranno in tv da altri ricchi a dire che gli dispiace che ci siano i poveri.
Il vostro tour, partito dal nostro paese, arriverà anche in Germania, Spagna e Francia, immagino che siate impazienti di varcare i nostri confini, è così?
Siamo impazienti di fare ogni singola data. Questo tour è stato un passo molto importante per noi, lo aspettavamo da tempo!
Volete salutare e dire qualcosa ai lettori di questa intervista e a chi verrà a vedervi dal vivo?
Ragazzi…supportate le riviste come Tuttorock, un giorno potrebbero chiedere alla vostra band di parlare del vostro disco proprio come stiamo facendo noi ora! Ed è una cosa bellissima che lo possano fare tutti! Grazie TUTTOROCK
MARCO PRITONI
Band:
FIX – Chitarra ritmica / Voce
ZO – Basso / Cori
GIULIO – Chitarra solista /Cori
CRI – Batteria / Cori
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.