MACABRE – Corporate Death presenta il nuovo album “Carnival of Killers”
In occasione dell’uscita del nuovo album “Carnival of Killers” (Nuclear Blast), ho intervistato Lance Lencioni, meglio noto come Corporate Death, cantante e chitarrista della band americana Macabre, che dal 1984 propone un mix di grindcore, death metal e thrash metal, dando vita a quello che loro hanno chiamato “murder metal”.
Ciao Lance, benvenuto su Tuttorock, come stai?
Sto abbastanza bene in questo anno molto brutto. Abbiamo questo nuovo album e, anche se non possiamo andare in tour in questo momento, sono felice che sia comunque uscito alla fine dell’anno. In questo modo speriamo di fare un tour e suonare nuove canzoni nel prossimo anno ma non lo sappiamo ancora, aspetteremo finché non ci sarà sicurezza per tutti.
Parliamo di questo nuovo album, “Carnival Of Killers”. La scelta di uscire venerdì 13 credo non sia stata casuale, è così?
In un certo senso, era originariamente programmato per uscire il 31 ottobre per Halloween, ma gli stabilimenti per le stampe sono stati chiusi, quindi abbiamo dovuto ritardarlo e il nostro manager e Nuclear Blast hanno concordato che venerdì 13 potesse essere il giorno più appropriato per pubblicarlo.
Parlami un po’ della copertina dell’album, ci sono giostre, ragazzini e ovviamente… serial killer. Di chi è stata l’idea e chi l’ha creata?
Ho ideato il design della copertina partendo da un dipinto di John Wayne Gacy che lui ha fatto per me, unico nel suo genere. È il miglior dipinto di Gacy che lui abbia mai fatto e ce l’ho io. Nello sfondo c’è un circo, con Gacy nei panni di Pogo the Clown, ecco da dove è nata l’idea. Ho un amico australiano di nome Laz Gein che ha fatto l’artwork di questo album, è un grande artista, cercalo su Facebook. Abbiamo lavorato insieme per alcuni mesi via Internet e lui ha realizzato l’opera pezzo per pezzo, siamo stati in grado di cambiare le cose durante il processo, ne sono molto soddisfatto!!!
Quando avete iniziato a scrivere i brani del disco, avete iniziato con i testi o con qualche riff?
Il più delle volte è tutto nella mia testa, poi, più tardi, creo le melodie della chitarra e scrivo i testi su un taccuino ogni volta che mi vengono in mente.
Da anni scrivi a proposito di serial killer, ti piacerebbe lavorare come criminologo?
Non credo che mi diano questa opportunità, ma non si sa mai.
C’è anche una canzone in tedesco, “Warte Warte”, puoi raccontarmi un po’ com’è nata?
Un vecchio parente mi ha raccontato di questa vecchia canzone tedesca che parlava di Fritz Haarmann, un killer degli anni ’50. Non sono mai riuscito a trovarla, così ho scritto due mie canzoni su di lui. Ho finalmente trovato la canzone su YouTube molti anni dopo, quindi mi sono detto che avrei dovuto fare anche la canzone tedesca originale di successo. Ho un amico tedesco che mi ha aiutato con la pronuncia e ha funzionato, parlo pochissimo quella lingua, quindi non avrei potuto farlo senza di lui. Quella è stata una delle canzoni più difficili da cantare nell’album!!!
I suoni dell’album sono eccellenti, avete usato qualche tecnica di registrazione particolare?
La batteria è stata registrata presso i Kiwi Drum Studios, i migliori del Midwest, in circa quattro giorni e mezzo. Il resto dell’album è stato registrato nello studio dei miei amici, ha un’ottima attrezzatura e microfoni. Sono molto soddisfatto del suono e dei risultati.
Una domanda personale per te, riesci a cambiare continuamente voce, hai fatto degli studi particolari o sei autodidatta?
Da bambino cantavo sempre sulle canzoni che sentivo alla radio. Ho preso alcune lezioni di opera ad un certo punto della mia vita, ma sono praticamente autodidatta. Penso che i Beatles mi abbiano insegnato a fare armonie ascoltando i loro album. Ad un certo punto della mia vita avevo fatto 100 canzoni in stile karaoke e ho cercato di cantare proprio come gli artisti originali, artisti come Elvis Presley, The Beatles e Johnny Cash. Ho provato davvero tante canzoni e ho cercato di raffigurarle in questo nuovo album.
Siete una delle poche band nell’intera scena musicale che non ha mai cambiato formazione, vi siete formati nel 1984, siete sempre andati d’accordo?
Tutte le persone litigano, soprattutto se si conoscono da tanto tempo, ma siamo amici da molti anni e abbiamo iniziato a suonare insieme nel 1982. Penso che una delle chiavi sia quella di essere solamente in tre in una band, meno problemi, meno personalità. L’altro motivo per cui penso che siamo rimasti insieme è perché non ci siamo mai sposati e non abbiamo mai avuto famiglie nostre, anche se ci siamo andati vicino un paio di volte. Più persone nella band, più variabili, rendono tutto un po’ più difficile.
C’è un concerto nella tua lunga carriera che ricordi in modo particolare?
Ce ne sono molti che ricordo, al Wacken Open Air Fest non avevamo un passaggio per arrivare allo show dall’hotel, era tardi, quindi siamo arrivati all’ultimo minuto. Hanno mandato un taxi che ha corso per tutta la strada, c’era un’altra band sul palco quando siamo arrivati, pronta per suonare, e uno dei ragazzi mi ha chiesto se potevano suonare un paio di canzoni. Gli ho detto di no, gli ho detto di scendere dal palco subito e che non ero un coglione, semplicemente eravamo arrivati tardi.
Adesso che il mondo è praticamente fermo a causa del Coronavirus, state pensando ad alcuni concerti in streaming o aspettate il giorno in cui potrete tornare sui palchi?
Non abbiamo intenzione di fare alcun concerto in streaming, vogliamo tornare là fuori e fare di nuovo degli spettacoli veri e suonare le nostre nuove e vecchie canzoni in un tour da headliner con un lungo set.
State pensando a qualche scenografia particolare per portare il vostro album live in futuro?
Sì, mi piacerebbe avere degli schermi dove proiettare dei video e avere quindi più killer sul palco e molto più teatro in futuro, è stato difficile farlo fino ad ora.
Avete in programma una reinterpretazione acustica di qualche nuova canzone come avevate fatto in passato con il progetto Macabre Minstrels?
Il prossimo album potrebbe essere un album dei Macabre Minstrels chiamato Fish Tales, l’ho iniziato a scrivere circa 30 anni fa. Penso che potremmo farcela abbastanza facilmente, vorremmo aggiungere il nostro batterista Dennis the Menace e fornirgli vecchie batterie molto tradizionali, poi dividerlo in tre parti. Potrebbe anche essere possibile per noi fare un set Minstrel prima di quello elettrico dei Macabre un giorno.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi salutare i fan italiani dei Macabre?
Vorremmo ringraziare tutti i nostri fan italiani, non vediamo l’ora di tornare lì e suonare le nostre nuove canzoni per voi!!!
MARCO PRITONI
Band:
Basso, cori: Nefarious (Charles Lescewicz)
Voce, chitarra: Corporate Death (Lance Lencioni)
Batteria: Dennis The Menace (Dennis Ritchie)
**ENGLISH VERSION**
On the occasion of the release of the new album “Carnival of Killers” (Nuclear Blast), I interviewed Lance Lencioni, better known as Corporate Death, the singer and guitarist of the American band Macabre, which, since 1984, has been mixing grindcore, death metal and thrash metal, creating a sound that they called “murder metal”.
Hi Lance, welcome to Tuttorock, how are you doing in general?
I am doing pretty good during a very bad year. We have a new album out and even though we can’t tour right now I am happy it came out late in the year. This way we hope to tour and play new songs in the next year. But we don’t know just yet, we are going to wait until it is safe for everyone.
Let’s talk about this new album, “Carnival Of Killers”. The choice to go out on a Friday the 13th I guess was not accidental, is it so?
Well kind of, it was originally scheduled to come out October 31st for Halloween. But the pressing plants were shut down, so we had to delay it, so our Manager and Nuclear Blast agreed Friday The 13th was the next appropriate day to release it.
Tell me a little about the album cover, there are carousels, kids and obviously… serial killers. Whose idea was it and who created it?
I came up with the design of the cover from a John Wayne Gacy painting he did for me, a one-of-a-kind. It is the best Gacy clown painting he ever did and I have it. It has a circus background with Gacy as Pogo the Clown on a pogo stick. That’s where the idea came from. I had a friend from Australia named Laz Gein do the artwork for this album, he is a great artist, check him out on Facebook. We worked on it together for a few months via the internet and he did the art piece by piece. We were able to change things around during the process, I am very happy with it!!!
When you started writing the record, did you start with lyrics or some riff first?
Most of the time everything is in my head. Then later I will figure out the melodies on guitar and I write the lyrics down on a notepad whenever I think of them.
You’ve been writing about serial killers for years, would you ever like to work as a criminologist?
I don’t think they’ll give me that opportunity, but you never know.
There is also a song in German, “Warte Warte”, can you tell me a bit about how it was born?
A relative from the past told me about this old German song it was about Fritz Haarmann, a killer from the 50s. I could never find it so I wrote two of my own songs about him. I finally found the song on YouTube many years later, so I said I have to do the original hit song from Germany too. I had a German friend who helped me with the pronunciations and it just kind of worked out, I speak very little German so I couldn’t have done it without him. That was one of the hardest songs for me to sing on the album!!!
The sounds on the album are excellent, did you use any particular recording techniques?
The drums were recorded at Kiwi Drum Studios, the best in the Midwest in about four and a half days. The rest of the album was done at my friends studio, he has very good gear and mics. I was very happy with the sound and the results.
A personal question for you, are you able to constantly change your voice, have you done any particular studies or are you self-taught?
I always sang along with the radio as a kid since, I was super young. I did take some Opera lessons at one point in my life but I am pretty much self-taught. I think the Beatles taught me how to do harmonies from hearing their albums. At one point in my life I was able to do 100 karaoke songs and tried to sound just like the guys. I did stuff like Elvis Presley, The Beatles and Johnny Cash. I tried so many songs. I tried to portray that on this new album.
You are one of the few bands in the entire music scene that has never changed line up, you formed in 1984, have you always gotten along?
All people get in arguments especially over a long. Of time. But we have been friends for many years and started jamming together in 1982. I think one of the keys is only having three guys in a band, less problems, less personalities. The other reason I think we stuck together is because we never got married and had families of our own, even though we’ve come close a few times. The more people in the band, the more variables it makes it a bit harder.
Is there a concert from your long career that you remember in a particular way?
There are many that I remember, Wacken Open Air Fest we didn’t have a ride to get to the show from the hotel, it was late so we got there at the last minute. They sent a taxi that sped the whole way. There was another band set up on stage when we got there, ready to play and one of the guys asked me if they could play a couple songs. I told him no, I told him to get off the stage now, I wasn’t being a dick about it, we just didn’t have time for that.
Now that the world is practically stopped due to the Coronavirus, are you thinking of some streaming concerts or are you waiting for the day when you can return to the stages again?
We have no plans to do any live stream, we want to get back out there and do real shows again and play our new songs and our old songs on a headline tour with a long set.
Are you thinking of some particular scenography to bring your album live in the future?
Yes I’d like to get into video footage with screens and have more killers come out on stage and way more theatrics in the future, it’s just been hard up to this point.
Are you planning an acoustic reinterpretation of some new song as you did with the Macabre Minstrels project?
The next album might be a Macabre Minstrels album called Fish Tales, that I started writing about 30 years ago. I think we could pull it off pretty easy and want to add Dennis the Menace on old, very traditional drums and do it as a three piece. It would also be possible for us to do a Minstrel set before the electric Macabre one day.
Thank you very much for your time, do you want to greet your Italian fans?
We would like to thank all our fans from Italy, we can’t wait to come back there and play our new songs for you!!!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.