LUCA PACIONI – Intervista al cantante
Ciao Luca, grazie del tempo dedicato. Innanzitutto ci vuoi raccontare come ti sei avvicinato alla musica, i tuoi primi ascolti?
Ciao e grazie a voi! E’ stato tanto tempo fa, mio zio un giorno si è presentato con una chitarra in regalo e da quel momento è nata una dipendenza meravigliosa nei confronti della musica, avevo 12 anni.
La decisione di intraprendere la carriera come è nata?
Ho tenuto le mie canzoni custodite nel privato per tanto tempo e due anni fa durante un live, in mezzo alle tante cover, ho deciso di suonare per la prima volta un pezzo in acustico. La condivisione di una mia canzone con il pubblico è stato un mix di emozioni e sensazioni a dir poco devastante. In quell’istante ho capito che era il momento di chiudersi in studio per registrare e lasciarsi andare definitivamente.
Genere cantautorale, ma con ritmo e mi pare di sentire molte contaminazioni rock, vari pezzi sono molto vivaci. A cosa ti ispiri nella composizione delle tue canzoni?
Non ho un riferimento preciso, sono influenzato dalla musica in tutte le sue possibili identità. Ascolto generi molto lontani tra loro e ognuno di questi influenza decisamente la mia musica.
Al momento cosa ascolti?
Negli ultimi tempi le mie playlist sono ricche della nuova musica cantautorale italiana. Mi piace andare a scoprire e conoscere i nuovi artisti che stanno condividendo la loro musica: per fortuna trovo qualcosa di molto interessante ogni giorno.
Progetti futuri? Ti vedremo in tour?
Con il nuovo anno saranno in programma una serie di concerti e concorsi in tutta Italia. Sento oggi, come non mai, l’esigenza di avere un contatto diretto con il pubblico e immagazzinare ogni sensazione che solo un palco ti può dare. Nel mio futuro vedo musica, in ogni senso. Il giorno dell’uscita di “Complice” ero già in studio per lavorare al prossimo album!
MAURIZIO DONINI
Ciao e grazie a voi! E’ stato tanto tempo fa, mio zio un giorno si è presentato con una chitarra in regalo e da quel momento è nata una dipendenza meravigliosa nei confronti della musica, avevo 12 anni.
La decisione di intraprendere la carriera come è nata?
Ho tenuto le mie canzoni custodite nel privato per tanto tempo e due anni fa durante un live, in mezzo alle tante cover, ho deciso di suonare per la prima volta un pezzo in acustico. La condivisione di una mia canzone con il pubblico è stato un mix di emozioni e sensazioni a dir poco devastante. In quell’istante ho capito che era il momento di chiudersi in studio per registrare e lasciarsi andare definitivamente.
Genere cantautorale, ma con ritmo e mi pare di sentire molte contaminazioni rock, vari pezzi sono molto vivaci. A cosa ti ispiri nella composizione delle tue canzoni?
Non ho un riferimento preciso, sono influenzato dalla musica in tutte le sue possibili identità. Ascolto generi molto lontani tra loro e ognuno di questi influenza decisamente la mia musica.
Al momento cosa ascolti?
Negli ultimi tempi le mie playlist sono ricche della nuova musica cantautorale italiana. Mi piace andare a scoprire e conoscere i nuovi artisti che stanno condividendo la loro musica: per fortuna trovo qualcosa di molto interessante ogni giorno.
Progetti futuri? Ti vedremo in tour?
Con il nuovo anno saranno in programma una serie di concerti e concorsi in tutta Italia. Sento oggi, come non mai, l’esigenza di avere un contatto diretto con il pubblico e immagazzinare ogni sensazione che solo un palco ti può dare. Nel mio futuro vedo musica, in ogni senso. Il giorno dell’uscita di “Complice” ero già in studio per lavorare al prossimo album!
MAURIZIO DONINI
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