LUCA COI BAFFI – Intervista al cantautore originario della provincia romana
In occasione dell’uscita dell’Ep di debutto “Devo parlarne con mio padre”, ho avuto il piacere di intervistare LUCA COI BAFFI, nome d’arte di Luca Casentini, cantautore classe ’97 della provincia romana con un piede nel punk e l’altro nella canzone d’autore. Oscilla tra i due con frenetica eleganza e sin da giovanissimo è abituato a suonare tra la gente.
Ciao Luca, benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo tuo primo Ep, “Devo parlarne con mio padre”, un titolo che nasce da quale pensiero?
Ciao Tuttorock, piacere Luca!
“Devo parlarne con mio padre” è una raccolta di brani scritti in quel periodo della vita in cui risulta molto difficile chiedere aiuto, fare domande, confidarsi con i/il propri/o genitori/e per diversi motivi: ma chi meglio di loro può capirci, darci una mano?
I 6 brani hanno una genesi comune o ognuno di loro ha una propria storia personale?
Sono nati in modo molto spontaneo, più o meno, nello stesso periodo, piena adolescenza, tranne “L’antico marinaio” scritta dal mio amico Leonardo Passari.
La copertina è un’idea tua?
Sono foto (copertina e singoli) che ho scattato in Normandia nell’agosto 2022. Mi piaceva molto come si legavano visivamente tra loro e credo che vogliano dire e/o rimandare a qualcosa nello specifico, ma ancora devo elaborare il pensiero che dietro vi si nasconde.
Il tuo nome d’arte l’hai scelto tu o te l’ha cucito addosso qualcuno?
Ci sarebbero diverse versioni riguardo la nascita di questo nome ma… volete sapere la verità? (ride – ndr)
Il nome è stato rubato ai Gozzilla e le tre bambine coi baffi, band punk rock di Aprilia.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica e quali sono invece i tuoi principali riferimenti artistici sia del passato che di oggi?
Abbastanza presto, facevo le elementari.
Con mio padre ascoltavamo gli U2, Pink Floyd, Smiths, Led Zeppelin, “Parachutes” dei Coldplay (capolavoro) e via dicendo.
Crescendo, mi sono avvicinato al punk, al grunge, alla musica italiana e dopo l’uscita del primo album de I Cani, provai anch’io a buttar giù qualcosa.
Qual è il tuo più grande sogno musicale?
Suonare, suonare, suonare.
Fare tanti bei concerti insieme ai miei amici, tanti bei dischi, cercando di non prendersi mai troppo sul serio.
Dopo la presentazione live ufficiale del 24 aprile presso il Monk di Roma hai altre date in programma?
Ci stiamo lavorando, sperando che ne arrivino tante altre…siamo super carichi!
Stai già lavorando ad altri nuovi brani?
Ho un po’ di canzoni in fase di sviluppo, vediamo cosa uscirà fuori!
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Andate ai concerti, emozionatevi e supportate chi della musica ne è veramente innamorato.
Grazie a voi, a presto!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.