LOVE FRAME – Intervista a Laerte e Dave

Come realizzate i dischi?
Laerte: “Il nostro lavoro è totalmente autoprodotto da noi 4, sia a livello artistico, componiamo e scriviamo noi i brani, che a livello esecutivo. Io e Beppe, nel disco, abbiamo curato tutta la parte di arrangiamenti. Nei nuovi pezzi che stiamo scrivendo c’è anche lo zampino di Dave, che è entrato nella band dopo aver finito le registrazioni. Abbiamo registrato tutto il disco al Magnitude Studio di Matteo Magni a Seregno. Le canzoni sono state scritte tutte da Giulia, sia la musica che i testi. Per due brani presenti nel disco, ho collaborato anche io alla stesura sia musicale che letterale, “Halo” e “Lie To Lie”. In totale abbiamo impiegato una settimana per registrare tutte le parti di ogni singolo strumento, io personalmente ho impiegato una vita, poi per il mese successivo ci siamo dedicati ai Mixaggi che hanno richiesto un’attenzione particolare.”

Avete avuto un bel avvicendamento di bassisti e batteristi nella vostra storia.
Laerte: “Nell’arco dei 7 anni di attività della band, la line-up ha subito parecchie modifiche: abbiamo cambiato 7 batteristi e 4 bassisti, tutto ciò ci ha procurato la nomea di cannibali musicali. In effetti ci piace mangiare!”

Dove vi potremo vedere prossimamente?
Dave: “Venerdì 10 aprile suoneremo al Mayflower Pub di Milano. Sarà un set acustico, la formazione resterà la stessa, due chitarre con basso e batteria, ma al posto di martellare, con il batterista in versione Thor, saremo molto più soft, un po’ ambient. Sabato 25 aprile suoneremo a Busto Arsizio alla Comunità Giovanile. Ci teniamo molto, perché doveva essere la prima data dell’anno, il 17 gennaio, ma abbiamo avuto delle defezioni, nonostante ciò siamo riusciti a tamponare, chiamando al volo una band amica che ci sostituisse. Il locale ha apprezzato il gesto repentino e ci ha premiati fissando un’altra data per rifarci di quella mancata. Venerdì 22 Maggio Suoneremo alll’apertura del Rock In Park, una manifestazione che durerà un mese ed è stata organizzata, come ogni anno da Filippo Puliafito e dal Legend Club.”

A che genere musicale vi richiamate?
Laerte: “Ancora adesso faccio fatica nel dare un’etichetta al genere che facciamo. Siamo quattro persone con gusti e background molto differenti, ma nonostante questo riusciamo a venirci incontro nella scrittura e nell’arrangiamento dei nostri pezzi.”

I vostri idoli musicali?
Dave: “Beppe è un fanatico di John Bonham, il celebre batterista dei Led Zeppelin, infatti il suo modo di suonare si basa principalmente sul rock anni ’70, ma riesce ad assorbire anche tecniche più moderne dettate da batteristi come Vinnie Paul, Scott Phillips e Garrett Whitlock. Io adoro suonare il basso con uno stile molto metal, infatti il mio idolo, fin da ragazzino, è sempre stato il grande Rex Brown dei Pantera.
Parla Laerte: “Io sono partito, come tutti i chitarristi, con un eroe da emulare, nel mio caso specifico era una triade composta da Steve Vai, Joe Satriani e John Petrucci. Ma dopo aver avuto la fortuna di Jammare con Steve Vai durante una sua clinic, ho capito che tipo di chitarrista sarei voluto diventare. Adesso mi ispiro molto a Mark Tremonti, perchè rispecchia lo stile rude, ma allo stesso tempo accurato che cerco di trovare da anni.
Le influenze di Giulia partono dal grunge dei Nirvana fino ad arrivare al metal degli HIM, infatti il suo mito attuale è Ville Valo, celebre e fascinoso cantante della band finlandese. Da lui prende ispirazione per la scrittura dei nostri brani, che sono chiaramente di stampo melodico nordeuropeo.”

E la storia della Finlandia come è andata?
Dave: “Sono entrato nel gruppo lo scorso giugno, dopo aver letto un loro annuncio su mercatino musicale. Dopo vari tentativi di contatto, sono riuscito ad accordarmi con Lae per incontrarci. Già dopo la prima prova mi sembrava di suonare con loro da sempre. Tanto era forte il feeling tra di noi, che qualche giorno dopo Giulia mi ha fatto una proposta indecente chiedendomi: “cosa fai quest’estate? Noi andiamo in Finlandia per prendere qualche data lì, vieni con noi?” Neanche a dirlo, ho subito risposto di SI! E’ stata un’esperienza incredibile: Abbiamo girato moltissimo, riso tanto e mi sono affezionato a tutti e tre, in particolar modo credo di aver trovato in Laerte un fratello maggiore.

E i Love Frame cosa altro hanno da dirci?
Dave: “Una cosa che mi preme sottolineare è la correttezza. Come band e come singoli elementi cerchiamo sempre di essere corretti in ogni contesto: nelle relazioni con altri gruppi, con i gestori dei locali e soprattutto con i fans. Abbiamo avuto di recente alcune brutte esperienze con locali molto poco corretti nella gestione delle serate, e vedere certi comportamenti a volte scoraggia, ma noi siamo sempre quì, siamo affiatati e abbiamo i nostri obiettivi, quindi vorrei far capire a chi ha un locale che le band che suonano da voi svolgono un lavoro vero e proprio, rispettatele e le vostre serate saranno una bomba.”

Cosa suonate sul palco?
Laerte: “Durante una serata, avendo fatto solo un disco per il momento, non abbiamo la possibilità di variare la scaletta, quindi tendiamo a coinvolgere il pubblico ad ogni esibizione in modo diverso, così che tornando ad un nostro live, una persona pur sentendo la stessa canzone, può rimanere sorpresa.”