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LITTAMÈ – Intervista alla cantautrice veneta

LITTAMÈ – Intervista alla cantautrice veneta

Ho avuto il piacere di intervistare Angelica Littamè, in arte Littamè, che nasce nel 1996 a Monselice (PD) e fin da piccola si avvicina al mondo della musica, ascoltando grandi artisti pop internazionali e nazionali come Coldplay, Rihanna, Elisa e Negramaro tra gli altri. A 16 anni inizia a prendere lezioni di canto e da quel momento si esibisce in serate ed eventi della sua zona. Laureata in Storia e Tutela dei Beni Culturali, alla passione per la musica affianca anche quella per la pallavolo, giocando a livello agonistico nel Conselve. Nel 2020 sente l’esigenza di raccontare la sua vita e le sue emozioni in musica, e inizia a scrivere le proprie canzoni. A giugno 2021 si aggiudica un posto tra i primi 6 artisti al “Fatti Sentire”, Festival della musica emergente italiana in onda su Rai2. Dopo aver superato le selezioni per “Area Sanremo”, entra tra i 12 finalisti di “Sanremo Giovani” con “Cazzo avete da guardare” (Matilde Dischi). La giovane artista gareggerà con questo singolo il 15 dicembre in diretta su Rai1 per aggiudicarsi uno dei 2 posti tra i ”Big” del 72° Festival di Sanremo.

Ciao Angelica, benvenuta su Tuttorock, raccontami subito le emozioni che stai provando in attesa della finale di “Sanremo Giovani” del 15 dicembre.

Ciao Marco, grazie, sicuramente ho un po’ di ansia e paura, devo ricordarmi di mettere nella valigia tutto quello che mi serve (ride-ndr), però provo anche molta felicità perché salirò su un palco non indifferente e non vedo l’ora di trasformare tutto in carica e adrenalina.

Il brano “Cazzo avete da guardare” è un incoraggiamento a rimanere sempre sé stessi andando contro ad ogni tipo di pregiudizio. Dove hai trovato l’ispirazione per scriverlo?

Un anno fa, l’ispirazione è arrivata da un’esperienza che è capitata a persone molto vicine a me e volevo aiutar loro ad aver voce e a sentirsi meno sole.

Il brano è accompagnato da un video, dove e da chi è stato girato?

Il video è nato così, sono andata dal ragazzo che l’ha girato che è di San Donà di Piave, lui ha proposto di farlo a Jesolo, che è lì vicino, è stata sì un’idea mia ma i ragazzi sono stati bravi a realizzarla.

Immagino tu abbia altri brani pronti, hai in mente di uscire con un disco o proseguirai con altri singoli?

Ho altri brani pronti sì, vediamo dopo l’esperienza di Sanremo come proseguire.

Quando e come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Fin da quando ero piccola ho avuto sempre la musica nelle orecchie, cantavo anche le canzoni dello Zecchino d’oro poi, a 16 anni, ho iniziato a prendere lezioni di canto per non pentirmi in futuro di non aver intrapreso un percorso serio.

Poi hai iniziato a scrivere canzoni tue.

Sì, da un annetto ho capito di aver qualcosa da dire e ho iniziato con Stefano Paviani e Laguna a scrivere i pezzi cercando di mettere la mia vita dentro a quello che scrivo. Di solito parlo a loro di quello che vorrei dire e loro mettono giù parole e metrica.

So che tu giochi a livello agonistico a pallavolo. Se la musica dovesse prenderti tutto il tempo, saresti pronta a lasciare da parte l’altra tua passione, lo sport?

Assolutamente darei spazio totale alla musica, la pallavolo è una passione sì, ma cantare è la mia priorità.

Qual è il tuo più grande sogno musicale?

Vorrei riuscire ad emozionare la gente nei miei concerti. Vado a vedere tanti artisti nei loro tour perché mi piace quel clima e l’empatia che loro hanno con le persone, ecco, vorrei riuscire a fare quello.

Quali sono gli artisti che più ammiri?

Per farti qualche nome ti dico: Florence and the Machine, Elisa, i Coldplay, i Negramaro, Cesare Cremonini, Coez, Adele.

Hai qualche concerto in programma e hai già pensato a come ti presenterai sul palco?

Per ora non c’è niente in programma ma spero che, dopo quest’avventura sanremese, riusciremo a piazzare qualcosa. Mi piacerebbe presentarmi con una band al completo, sono quasi riuscita già ad ingaggiare una mia amica che suona la chitarra.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie a te, abbiamo toccato tutti i punti, non aggiungo altro, ciao!

MARCO PRITONI