LE NOTTI BIANCHE – Intervista al duo su “INVERNO 3310”
Le Notti Bianche nascono in una notte d’estate del 2017 e il nome è un chiaro riferimento all’omonimo romanzo dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij.
Questo singolo si di distende su di una zona concettuale ben delimitata. Su cosa si basa il fulcro della composizione testuale di “Le notti bianche”?
Come per “Inverno 3310”, tutte le storie che raccontiamo nei nostri brani, si basano sulle nostre esperienze e il nostro vissuto quotidiano, ma a volte prendiamo spunto anche da tutto ciò che ci circonda. Anche il semplice sguardo di un passante ci apre la visione per una nuova storia da raccontare.
Il dettaglio più interessante del giorno in cui si è formato il vostro duo?
Sicuramente che la nostra intenzione, quel giorno, non era di formare questo duo.
La meta geografica del prossimo pezzo? Quali sono i colori che ci immaginate dentro?
Forse un posto caldo, intimo e lontano dalla frenesia della città. I colori che ci immaginiamo sono ugualmente caldi, che al solo sguardo riappacificano l’anima.
Rimedio anti-pandemia consigliato da “Le notti bianche”?
Siamo tutti costretti a passare più tempo in casa, di conseguenza meglio approfittare e sfruttarlo per sviluppare nuove passioni e ascoltare buona musica.
Con quale artista/ band internazionale e non, vivente e non, contemporaneo e non, fareste un featuring e perché?
Un buon featuring, secondo noi, nasce dopo essere in connessione con l’altro artista, ma sicuramente se dovessimo sparare un nome internazionale, diremmo Mac DeMarco.
GIOELE AMMIRABILE
Band:
Rino Candela
Francesco Bonanno
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