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“LACRIME DOLCI” – IL NUOVO BRANO DI GIULIA PENNA

“LACRIME DOLCI” – IL NUOVO BRANO DI GIULIA PENNA

Un brano che fotografa la sua vita, le sue emozioni, con un tratteggio originale e intenso. Giulia Penna, la giovane cantautrice romana nonchè conduttrice a Radio Italia Live, presenta la sua ultima canzone dal titolo “Lacrime dolci” e sceglie di farlo proprio nel mese di maggio, mese dedicato al benessere psicologico.

Sono tempi difficili, vendiamo da due anni e mezzo di pandemia, di emergenza sanitaria. La frenesia del quotidiano, in una società che viaggia velocissima, spesso mina la nostra serenità. Il Mese del Benessere Psicologico è un’iniziativa lodevole e molto importante, volta a “diffondere la cultura del benessere psicologico”, sposando la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per cui “la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza di malattia”. Al centro di tutto, la figura dello psicologo come prevenzione, informazione, psicologo che  promuove il benessere, favorisce uno scambio relazionale sano e vitale durante tutto il ciclo di vita. Inoltre, sostiene le persone durante le fasi di maggiore fragilità e criticità.  Questo è il messaggio e l’obiettivo del bel brano.

Il brano, come ci racconta l’artista durante l’intervista, racconta di un particolare momento della sua vita e di tutto il dolore a cui è legato. “Lacrime dolci” parla di una storia d’amore – come ci ha raccontato – all’interno della cui storia nascosto gioie, speranze e dolori”. La parabola di una storia importante, la narrazione dei sentimenti e delle conseguenze. Un messaggio importante, quello di saper “chiedere supporto, aiuto” un gesto di grande comprensione e forza e mai di debolezza.

Giovane e talentuosa artista, si è imposta per la sua professionalità e simpatia anche in radio:
Dopo il successo ottenuto grazie a “Savana”, “Superstiti” e “Amore al quadrato”, torna con“Lacrime Dolci”.
Non è una scelta casuale, quella del mese di maggio, mese dedicato al benessere psicologico: questo perchè la cantante si augura che il suo nuovo singolo possa essere un valido aiuto per chi vive un momento di fragilità, un invito a chiedere aiuto nei momenti in cui ci sentiamo fragili, vuoti, persi. La terapia è un sostegno prezioso.

Dopo il verbo amare c’è il verbo aiutarsi ed aiutare:
Perchè la fragilità diventi una forza e perchè siamo tutti, in fondo, forti e fragili e dobbiamo accettarci. “Chiedere aiuto è un atto di coraggio”, come ci ha ribadito durante l’intervista.
Abbiamo raggiunto l’artista e intervistata per Tuttorock:

Parliamo del tuo nuovo singolo “Lacrime dolci”: come nasce l’idea narrativa e creativa del brano, qual è il filo conduttore della canzone? Quando l’hai scritta?
“L’idea è nata in modo totalmente spontaneo in studio a gennaio. Non avevo in programma di scrivere una canzone così ma è stata la mia coscienza a far si che venisse fuori questo testo, è stato davvero liberatorio lavorarci”

Qual è la tua esigenza narrativa e cosa volevi comunicare con il tuo brano?
“Per me la musica è un diario nel quale racconto tutto quello che ho dentro”

L’atto di forza che racconti nel brano è quello di chiedere aiuto: le nostre fragilità possiamo trasformarle in punti di forza e quanto è importante chiedere aiuto e supporto? La terapia, in tal senso, è davvero una risposta forte al nostro senso di vuoto?
“Per chiedere aiuto ci vuole coraggio. Io c’ho messo del tempo e per me chiedere aiuto non è un atto di debolezza ma un atto di forza. Per colmare il senso di vuoto ci vuole tanta forza di volontà e sicuramente la terapia è di supporto”

Veniamo da due anni di pandemia, non è stato facile per tutti noi questo periodo molto difficile. Cosa hai provato, cosa è cambiato dentro di te, durante l’emergenza sanitaria con il distacco sociale e le varie problematiche?
“Sicuramente ho provato un grande senso di solitudine che mi ha dato modo di scavare a fondo dentro di me… questo mi ha fatto bene? sicuramente mi ha fatto crescere! È stato difficile per tutti e sono felice che pian piano stiamo riuscendo a tornare alla normalità”

Cosa rappresenta la musica per te?
“Come accennavo prima, per me la musica è un diario, dentro ci metto tutto quello che sento e che vivo”

Come interagisci con i social, cosa ti chiedono normalmente e rispondi spesso a chi ti segue? Come è cambiata la comunicazione con l’avvento dei social?
“Sono un’amica per le persone che mi seguono. Cerco di rispondere sempre a tutte le persone che mi scrivono, mi piace comunicare con loro. I social sono la voce del popolo e questo mi da un grande senso di libertà”

Una domanda anche sulla radio: come è cambiata la radio con l’avvento dei social e delle piattaforme e che tipo di magia offre ancora?
“La radio – come la musica stessa – ci unisce e sono felice che anche la radio si stia aprendo ai social.

Progetti prossimi, per l’estate 2022? Porterai live “Lacrime dolci”?
“Assolutamente sì, stiamo lavorando sulle date che usciranno presto sui miei social”

Musica resiliente, resistente o entrambe? E tu, Giulia, che tipo di artista senti di essere: resistente, resiliente o entrambe le cose?
“Credo di essere un’artista resistente all’esterno e fragile al suo interno”.

Alessandra Paparelli