LA MUNICIPàL – Intervista a Carmine Tundo
In occasione dell’uscita del nuovo album “PER RESISTERE AL TUO FIANCO” ho intervistato Carmine Tundo – La Municipàl.
Buongiorno Carmine, piacere di conoscerci, grazie innanzitutto del bellissimo disco che ci hai regalato. Mi incuriosisce sapere quali sono stati i tuoi primi ascolti che ti hanno indirizzato alla musica?
Sono nato come cantante, partecipavo ai concorsi, non avevo una grande cultura musicale. A 15 anni sono entrato nella mia prima band, e suonavamo ska-punk, per cui ho iniziato ad ascoltarmi a cose tipo i Green Day. In seguito, ho allargato il mio gusto anche ad altri generi.
Il disco è un bel concentrato di rock, mi pare più portato su questo versante, che su quello cantautorale, che è pur presente.
Sicuramente, in questo album ho poi cercato di riportare quella che è la nostra attitudine live, questo ha portato ad accentuare il versante rock.
Ho apprezzato tantissimo la bellezza e la costruzione dei testi, è un fattore cui tieni particolarmente?
La maggior parte dei brani sono storie che tenevo a raccontare, ho cercato quindi di essere il più sincero possibile. Ho battuto quindi le strade in cui mi trovo più a mio agio, cercando di rimanere il più possibile me stesso.
Nel processo costruttivo parti dal testo poi aggiungi la musica, o viceversa?
Dipende, tutto nasce da un’idea, può essere una strofa che vado ad inserire a un immaginario sonoro. In questo caso mi sono lasciato trasportare dai suoni che avevo in mente, è stato molto divertente, di solito parto dal testo della storia che voglio raccontare, stavolta mi sono lasciato andare al sound che mi ronzava in testa. Sicuramente l’ho pensato più per il live, quindi parti strumentali e riff sono pensati per questo ambito.
La pandemia ha inciso in qualche maniera il disco?
La produzione è avvenuta durante questo periodo, quindi ha influenzato un poco il tutto. Ci sono sensazioni cupe che sono sicuramente finite nel disco, la solitudine, il lockdown, il periodo storico che abbiamo vissuto.
Mi pare lo stare assieme sia il fil rouge che è nel concept del disco.
Sì, durante la pandemia, anche il solo condividere lo studio con qualcuno è stato importante. Lo stesso titolo è monito a me stesso e un inno alla resistenza.
Lavorare con la sorella all’interno della band è facile o difficile?
Per me è una specie di amuleto, lei poi vive altrove e si occupa di tutt’altro, viene a registrare le voci ed è anche una maniera di rivedersi e passare del tempo assieme. In tour non viene più con noi, quindi vedersi in studio è ancora più bello.
Hai in previsione un tour invernale?
Abbiamo alcune date nei club, Roma, Torino, Pisa, poi vediamo secondo l’evolversi delle norme sulla capienza. Ho anche altri progetti paralleli oltre La Municipàl, vediamo come si svilupperanno le cose.
Sei in studio perché stai preparando qualcosa di nuovo?
Sono dietro la preproduzione del nuovo disco, sto rimettendo in ordine le idee, pensando anche a qualche novità, senza snaturare il mio percorso. Ora è anche più complicato rispetto l’inizio della carriera, quando componi e registri in maniera più spensierata. E’ una fase di approntamento, assorbo quello che ho intorno e lo trasferisco nel disco.
MAURIZIO DONINI
Band:
Carmine Tundo – voce, chitarre, basso, batteria
Isabella Tundo – voce, tastiere, percussioni
Facebook: https://www.facebook.com/lamunicipalband
Instagram: https://www.instagram.com/la_municipal
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.