La band romana “La Scelta” racconta il suo ultimo eroico singolo…
“L’Eroe” è l’ultimo singolo della band romana “La Scelta”, brano che fa da colonna sonora a “Golia”, film indipendente italiano che segna il debutto alla regia di Roberto Marra e Stefano Salvatori per Raphsodia Film.
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Suonate da ormai vent’anni: nel 2008 avete vinto il secondo posto a Sanremo Giovani con il brano “Il Nostro Tempo”, presentavano Piero Chiambretti e Pippo Baudo che all’epoca fu anche direttore artistico della kermesse. Prima di riuscire a partecipare ci avete provato diverse volte, ma alla fine l’avete spuntata anche su due figli d’arte come Daniele Battaglia e Francesco Rapetti.
In questo periodo di festival la domanda è d’obbligo, quindi non posso esimermi… quali sono i vostri ricordi legati a quelle giornate e consigliereste ad una giovane band emergente di provarci?
Ciao, è un piacere! Sanremo è un’esperienza che si dimentica per tutta la vita, tanto che a distanza di anni il ricordo di quel palco, insieme a tutte le emozioni che ne conseguono rimane indelebile. Ne vale sicuramente la pena.
Mi chiedo anche se vi siate mai veramente “vendicati” nei confronti dei vostri colleghi Sonohra per il secondo posto?
Ma no! Figurati! [ride]. Non c’è stato assolutamente nulla di cui vendicarsi, la musica è solo unione.
La vostra formazione è rimasta quasi invariata negli anni, in effetti siete rimasti quasi tutti: Mattia del Forno (voce), Emiliano Mangia (chitarre) e Francesco Caprara (batteria) con qualche piccola sostituzione o aggiunta. Si direbbe che la vostra sia stata una vera e propria “scelta”…
Ci svelate il segreto della vostra longevità artistica, ciò che vi mantiene vivi e sempre in moto?
L’amicizia prima di tutto e poi la stima reciproca che ci ha legato sin dagli inizi. Abbiamo condiviso non solo la musica e i traguardi ma anche sconfitte e difficoltà, siamo rimasti in piedi grazie alla grande forza di volontà che ci contraddistingue, alla voglia di continuare ad inseguire un sogno comune chiamato “LA SCELTA”.
Piano, batteria, chitarra, voce e…. violino elettrico. Si potrebbe obiettare che manchi un bassista all’appello…
È vero, con i bassisti abbiamo sempre penato un po’ [ride]. Ma attualmente nei live ci affianca Menotti Minervini, un ottimo bassista con cui già collaboriamo da qualche anno.
Il vostro ultimo singolo “L’Eroe” potrebbe essere considerato un brano che fuoriesce dalla vostra comfort zone essendo creato su misura per diventare la colonna sonora di un film: Golia, che tratta tematiche spinose come la malattia neurodegenerativa.
Come avete affrontato la composizione e avete trovato difficoltà rispettivamente al vostro usuale modo di scrivere musica?
In realtà il brano non è nato appositamente per il film, infatti è stato scritto due anni prima. Lo avevamo presentato ad Amadeus per il Festival e non fu selezionato. Ma la vita è affascinante e sorprendente perché all’improvviso si creano delle connessioni inspiegabili che ti portano da tutt’altra parte, come in questo caso. Il brano fu ascoltato e piacque molto a Roberto Marra, il regista e produttore di GOLIA che lo volle nel film.
La scelta del titolo Golia per il film è suggestiva, in quanto evoca l’immagine dell’imbattibile gigante filisteo che nella Bibbia fu sconfitto da Davide. Questo Golia ex rugbista ha in comune con l’omonimo personaggio il fatto di essere un omone in grado di spaccare una porta con una spallata, pur rimanendo fragile. Vi siete immedesimati anche voi in questo personaggio eroico?
Personalmente sì, specie quando indosso i panni del “Mattia-papà”.
Come scritto nella canzone, un padre-eroe è visto dalla propria piccola figlia come un invincibile figura, pronto a salvarla da qualsiasi difficoltà.
Un padre sarà sempre così per lei, nonostante le proprie fragilità e le umane vulnerabilità. Essere fragili però non significa essere necessariamente deboli, tutt’altro, a volte la forza che abbiamo dentro può sorprenderci.
Il singolo segna un rapporto consolidato con l’attore protagonista, Mirko Frezza, con cui in passato avevate già collaborato per la realizzazione di “Ho guardato il cielo”…
Mirko è per noi a tutti gli effetti più di un collaboratore. Sono anni che collaboriamo insieme nei videoclip, nei live e nelle canzoni.
Lo consideriamo come un elemento aggiunto della band.
Con “Ho Guardato il Cielo” siamo riusciti, grazie a lui, a coinvolgere tanti grandi nomi del panorama cinematografico italiano: Giallini, Claudia Gerini, Adamo Dionisi per citarne alcuni… abbiamo la sua fiducia perché probabilmente crede molto nella nostra artisticità e si rispecchia nei messaggi delle nostre canzoni. Stiamo percorrendo insieme un bel viaggio dove musica e cinema vanno a braccetto.
Dove potremo incontrarvi a breve per la promozione del singolo?
In giro! Per restare costantemente aggiornati seguiteci sulle nostre pagine social, stiamo preparando cose belle!
Vi ringrazio per il vostro tempo e vi auguro un in bocca al lupo per la promozione de “L’Eroe”
W il LUPO!
SUSANNA ZANDONÀ
Better known as Violent Lullaby or "The Wildcat" a glam rock girl* with a bad attitude. Classe 1992, part-time waifu e giornalista** per passione. Nel tempo libero amo inventarmi strambi personaggi e cosplay, sperimentare in cucina, esplorare il mondo, guardare anime giapponesi drammatici, collezionare vinili a cavallo tra i '70 e gli '80 e dilettarmi a fare le spaccate sul basso elettrico (strumento di cui sono follemente innamorata). *=woman **=ex redattrice per Truemetal