KAYLA TRILLGORE – L’artista presenta il nuovo singolo “Nerodenso”
In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Nerodenso”, ho avuto il piacere di intervistare l’artista Kayla Trillgore.
Dopo aver sperimentato diverse sonorità e collaborazioni, Kayla si misura ora con una produzione totalmente autonoma, dando forma al suo mondo con synth, scream e la presenza ossessiva del riverbero.
Il mondo di Kayla Trillgore è un rituale esoterico, etereo e violento, uno spazio tutto suo dove convivono elettronica cupa, retaggi del metal e il mondo urban più contemporaneo.
Ciao Kayla, benvenuta su Tuttorock, che riscontri stai avendo dal tuo nuovo singolo “Nerodenso”?
Ciao! Tornare dopo un anno di stop non è mai facile, soprattutto in un contesto così saturo e frenetico come quello di oggi. Ma i miei Trillgores ci sono sempre stati e hanno atteso con fiducia, sono contenta di aver visto il loro entusiasmo per questo singolo. Ho ricevuto diversi pareri positivi, il più significativo però è quello di Sidewalks And Skeletons, producer inglese grazie al quale mi sono appassionata al genere Witch House.
Un brano nato quando e come?
Nerodenso è nata il 9 luglio 2021 durante una fase di Luna Nuova, nulla è stato premeditato ma tutto torna nei numeri e negli allineamenti.
Ero da sola nella mia casa a Milano e ho voluto provare a buttare giù da sola una produzione, per vedere se riuscissi a cavarmela da sola.
Questo brano è venuto al mondo con una naturalezza cosmica, con un vagito che come un tuono ha preceduto un temporale fatto di impulsi e istinti. Mi sono completamente lasciata andare durante la produzione e poi le parole sono venute fuori da sole. Evidentemente era una canzone Necessaria.
È il primo singolo di cui curi anche la produzione, ora che sei artisticamente indipendente quali sono i tuoi prossimi progetti?
Vorrei continuare comunque a collaborare con diversi producer, sono contenta di poter esprimere la mia dimensione con il mio linguaggio e i miei codici, ma è sempre interessante nutrirsi della contaminazione con altri mondi.
Anche l’idea del video è tua?
Sì, anche se poi abbiamo affinato alcune cose con MED Production.
Ci tengo in particolar modo ad avere voce in capitolo su tutto ciò che riguarda il progetto.
Sulle parti visive di solito propongo un’idea oppure direttamente storyboard e moodboard su cui poi lavorare a quattro mani. In altri casi invece mi è capitato di curarne anche il montaggio o lavorare in modo autonomo su tutti gli step.
Quando e com’è avvenuto il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Sono nata con quest’Energia dentro, quindi non c’è stato un momento di avvicinamento al mondo della musica. Ma i ricordi più remoti che ho del contatto con strumenti, note e strutture risalgono ai 5 anni, più o meno. Uno era un piccolissimo pianoforte in legno che mi incuriosì subito, l’altro ricordo è la ragazza che si prendeva spesso cura di me, cantava e suonava la chitarra tutto il giorno.
La tua proposta musicale è molto particolare, il fatto di non adeguarsi a correnti omogenee pensi possa essere capito fino in fondo nel nostro paese o ti stai muovendo per portare i tuoi brani anche all’estero?
Non mi sono mai posta limiti geografici, tant’è che ho scritto spesso in inglese e ad oggi sto collaborando anche con realtà estere.
Ma credo che oggi in Italia ci siano gli strumenti culturali per apprezzare la contaminazione, anzi è un vero e proprio trend degli ultimi anni, soprattutto per Millennial e Gen Z. Finalmente si esce dagli schemi e dalle nicchie, ci sarà modo di farmi ascoltare.
Considero la tua musica molto visiva, nei tuoi spettacoli prevedi anche proiezioni di immagini e/o coreografie particolari?
Sicuramente integrerò processori vocali e synth suonati, ma lascerò anche spazio al mio corpo, il movimento è una parte importante del mio modo di sentire e comunicare la musica.
Per il resto ho delle idee interessanti ma è tutto work in progress, per scoprirle bisognerà esserci.
A proposito, hai in programma qualche esibizione live durante la prossima estate?
Un’esibizione live ci sarà ma in versione digitale, in occasione del Festivalino di Anatomia Femminile di Michele Monina, potrete vederla online e successivamente sui miei canali.
Per il resto mi sto concentrando sui prossimi brani e collaborazioni, ma chissà, magari ci saranno news.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.