JONO – Intervista a NICKA HELLENBERG, batterista della band svedese
Ciao e benvenuti tra le pagine di Tuttorock. Eravamo rimasti, nella precedente intervista, a “Silence”, sono passati due anni, nuovo album e l’incontro con la Frontiers Records. Tirando le somme state crescendo notevolmente!
Ciao, grazie a te Fabio e a Tuttorock, assolutamente, il tempo vola. Siamo stati contattati dalla Frontiers Records dopo l’uscita di “Silence”, siamo andati avanti, abbiamo parlato molto ed il tutto è stato fantastico!
Perché avete scelto la Frontiers Records?
Prima di tutto la Frontiers Records è un’etichetta che tratta un tipo di musica che penso calzi a pennello anche per noi e quando abbiamo capito che loro apprezzavano realmente ciò che avevamo fatto in passato e che volevano scommettere su di noi, abbiamo subito accettato la loro proposta. Noi siamo molto contenti di questa scelta e di lavorare con loro e speriamo che anche loro siano lieti di lavorare con noi. Il nostro sound non è propriamente AOR, hard rock o heavy metal e la nostra non è una band “ordinaria”, ma crediamo che la nostra musica sia un pezzo interessante del puzzle della Frontiers.
Come sono nati i brani di “Life”?
Johan (Norrby), scrive il materiale e lo porta quando proviamo, in studio dove tutti noi siamo coinvolti negli arrangiamenti e mettiamo insieme anche le nostre parti strumentali, aggiungendo anche alcune cose al mix e arriviamo alle canzoni pronte. C’è quindi molto lavoro per tutti noi, anche quando siamo in fase di produzione e registrazione.
Mi sembra che alcuni brani sono più metal e altri più sinfonici. Sei d’accordo con questo mio pensiero?
Diciamo si e no! Non pianifichiamo mai di creare un album con “queste o quei tipi di canzoni”, sai.. abbiamo sempre nuovo materiale in arrivo. E’ successo quindi che alcune di queste canzoni, precisamente dieci, erano perfette per “Life”, che queste dieci erano le migliori per quest’album. Non c’è mai stata l’idea di cambiare direzione musicale. “Life” è molto Jono, fino in fondo. Abbiamo lavorato duramente su arrangiamenti e produzione.
C’è qualcosa che unisce “Requiem”, “Silence” e “Life”?
E’ tutta la musica che si evolve dal nostro modo si scrivere, arrangiare e suonare. In un certo senso siamo in una sorta di viaggio in cui cerchiamo di sviluppare tutto il tempo. Non è come una “saga” o una sorta di storyboard, sono album diversi tra loro con canzoni che abbiamo amato creare, registrare e suonare, con la speranza che esca fuori il suono Jono.
Cosa mi dici dei testi? Hanno un significato particolare?
E’ Johan Norrby che scrive i testi, visto che li deve anche cantare. Sono racconti del mondo che lui vede e che sente, del mondo che lo circonda.
Il disegno di copertina è molto bello, perché questa scelta?
Grazie, mi fa piacere che ti piaccia. E’ stato realizzato dal nostro tastierista, Johan Carlgren (che è anche un grande direttore artistico). Siamo molto schizzinosi riguardo l’artwork e il design. Ad esempio non vogliamo sembrare a tutti i costi un’heavy metal band o una power metal band. Niente spade e uomini arrabbiati, niente paesaggi fantasy e colorati con guerrieri che corrono giù da una collina, se capisci cosa intendiamo. Non fraintenderci, niente di male in tutto questo, ma non è affatto quello di cui vogliamo parlare. Vogliamo che l’opera d’arte rifletta ciò che siamo e mostri ciò che non siamo.
“No Return” è un bellissimo brano, molto sinfonico con una grande prova della voce di Norrby ed un guitar solo molto passionale di Helleblad. Come è nato il brano?
E’ molto simile al resto delle canzoni. Johan ha un’idea, a volte è l’idea base di una canzone completa. La suoniamo testando parti diverse, variando il tempo e così via. L’assolo di chitarra è stato realizzato da Stefan (ovviamente). Di solito esce con qualcosa dal suo studio di casa, registra alcune idee e ascolta il tutto di nuovo per sapere bene cosa gli piace. Mettendo insieme il tutto crea poi il suo assolo.
“Downside” è il brano più metal degli Jono, continuerete anche su questa strada?
Non si sa mai! Probabilmente faremo più canzoni verso quella direzione, ma una cosa importante degli Jono è che facciamo cose diverse, “stili” diversi, ma insieme facciamo ciò che è Jono.
State pianificando un tour? Suonerete in Italia?
Si, speriamo davvero di andare presto in tour. Stiamo per firmare per un’agenzia e stiamo discutendo del tour, che è ovviamente quello che vogliamo fare. Suonare dal vivo non è solo divertente, è molto importante per noi. Spero di vederti e vedervi presto in Italia.
Quali sono le differenze tra “Life” e i primi due album?
Sicuramente con “Life” abbiamo fatto un importante passo in avanti anche nella produzione. Suona un po’ meglio dei precedenti. Johan si sente ancora più maturo come autore di canzoni e tutti noi stiamo cercando di migliorare album dopo album. Un’altra grande differenza è che questa volta siamo con la Forntiers che ci aiuta non solo a distribuire il disco, ma a puntare di più i riflettori su di noi. Non è facile uscire fuori allo scoperto con la quantità di musica che esiste.
Chiudi l’intervista come vuoi per i vostri fans e i nostri lettori. Un invito per entrare nel mondo degli Jono.
Grazie ancora a te Fabio e a Tuttorock. Speriamo di vedervi in molti ai nostri concerti. Non vediamo l’ora di iniziare il tour e speriamo che siano in molti a scoprire la nostra musica e a renderla possibile.
FABIO LOFFREDO
Jono Members:
Johan Norrby: Voce
Johan Carlgren: Pianoforte e tastiere
Stefan Helleblad: Chitarra
Leo Olsson: Chitarra
Janne Henriksson: Basso
Nicka Hellenberg: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!