JINJER – Intervista al bassista Eugene Abdukhanov
Questo è un riassunto della mia chiacchierata telefonica con Eugene Abdukhanov, bassista della band metal ucraina Jinjer, in occasione dell’uscita del loro nuovo album “Macro”.
Ciao Eugene, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto, congratulazioni per il nuovo album “Macro”, lo apprezzo molto. Avete pubblicato l’EP “Micro” a gennaio, ora un LP, due pubblicazioni nello stesso anno, avete così tante idee?
Ciao Marco! È un piacere per me! Grazie mille! Abbiamo sempre molte idee, sì. Il fatto è che non lavoriamo come altre band, partiamo sempre da una pagina vuota. Quando abbiamo iniziato la composizione di Macro, a febbraio, non avevamo assolutamente niente.
Le vostre canzoni sono strutturalmente molto tecniche e complesse, come nascono? Per esempio, ho sentito un po ‘di reggae in “Judgment (& Punishment)” e un po’ di jazz nella mia traccia preferita, “Home Back”.
“Home Back” è la tua canzone preferita? Davvero? Cosa interessante! Scelta interessante! Sì, le strutture delle nostre canzoni a volte sono molto complesse. Continuiamo a scrivere canzoni lasciando procedere il flusso e quando sentiamo che è una buona cosa ci fermiamo. Non pianifichiamo mai il percorso di una canzone, loro arrivano in modo naturale e penso che questa sia la strada giusta per la composizione.
Mi sembra che le cose stiano andando bene per la tua band, avete iniziato il tour negli Stati Uniti e ho letto che alcuni show sono sold out. Quindi continuerete il tour in Europa e anche lì avete registrato dei sold out, i vostri fan apprezzano la vostra proposta musicale, sei soddisfatto di come stanno andando le cose?
Oh sì, non solo alcuni show ma la maggior parte di essi è sold out. Ovviamente siamo tutti soddisfatti ma questa non è la priorità della band. Le nostre priorità sono suonare dal vivo sul palco e poter comporre nuove canzoni. Suonare le nostre canzoni sul palco ci dà molte soddisfazioni.
Quando avete presentato il video della nuova canzone “On the Top” avete dichiarato: la vera felicità non ha nulla a che vedere con carriera, risultati, soldi, ecc. Sembra che il mondo giri sempre più velocemente ogni giorno. Che cos’è la felicità per te ?
È una cosa molto difficile di cui parlare. Una volta ho letto che se una persona non ha sogni, per questa persona non è possibile essere felice, questa è la chiave. Le persone devono sognare, ora invece le persone sembrano senza sogni, vogliono solo fare soldi e comprare cose. Viviamo nella società del consumismo, questo è il problema. Sicuramente la felicità sta nel realizzarsi. L’autorealizzazione è una grande parte della felicità, non intesa come successo, le persone possono realizzarsi in molti modi, è soddisfazione, non denaro.
Puoi dire due parole su Tatiana, la vostra fantastica cantante che può cambiare voce in pochi secondi?
Sì, Tatiana è molto speciale per le abilità con cui ha costruito la sua voce. È assolutamente unica, passa immediatamente da una voce aggressiva ad una voce pulita con tante sfaccettature. Penso che sia tra le prime tre / cinque migliori cantanti metal al mondo.
Per i pochi che non ti conoscono, puoi dirmi come hai incontrato gli altri membri della band?
All’inizio non ero nella band, i membri originali lavoravano nella stessa città, era come una piccola comunità, uscivano insieme, suonavano insieme. Venivo da una città diversa a circa 40 km da loro e suonavo in una band diversa che condivideva il palco con i Jinjer. Un giorno mi hanno chiesto di unirmi a loro e l’ho fatto nel 2011.
Com’è la scena metal in Ucraina?
Allora, la scena metal da noi è un qualcosa di diviso in due parti diverse, una parte è bella, ci sono band meravigliose famose nel mondo, l’altra parte è triste, non abbiamo infrastrutture, in un paese di oltre 40 milioni di persone non riesci a fare più di 6-7 spettacoli durante l’anno, questa è la scena.
C’è qualche band con cui vorresti collaborare?
Oh, è una cosa difficile di cui parlare. Molte band collaborano con artisti più famosi per ottenere visibilità, ma non va bene. La priorità della maggior parte dei musicisti deve essere la musica, non la popolarità.
Quali sono i vostri progetti futuri dopo aver completato il tour europeo?
Saremo in tour in giro per il mondo per gran parte del 2020, anche se è presto per parlare di date perché molte di loro non sono ancora state confermate.
Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa chi la leggerà e a coloro che verranno a vedervi ai Magazzini Generali di Milano il prossimo 14 dicembre?
Sì, pace e amore per tutti. Ci vediamo ai nostri spettacoli! Ciao!
MARCO PRITONI
Band:
Tatiana Shmailyuk – Voce
Roman Ibramkhalilov – Chitarra
Eugene Abdukhanov – Basso
Vladislav Ulasevish – Batteria
** ENGLISH VERSION **
This is a summary of my telephone chat with Eugene Abdukhanov, bass player of the Ukrainan metal band Jinjer on occasion of the release of their new album “Macro”.
Hi Eugene, welcome to the pages of the webzine Tuttorock, first of all, congratulations for the new album called “Macro”, I really appreciate it. You have published the Micro EP in January and now a LP in these days, two publications in the same year, do you have so many ideas?
Hi Marco! It’s a pleasure for me! Thank you very much! We have always many ideas, yeah. The thing is that we doesn’t work as other bands, we always start from a blank page. When we started the composing of Macro in February we had nothing in the beginning.
Your songs are structurally very technical and complex, how are they born? For example I heard a bit of reggae in Judgment (& Punishment) and a bit of jazz in my favourite track, Home Back.
Is Home Back your favourite song? Really? Interesting thing! Interesting choice! Yes, the structures of our songs sometimes are very complex. We keep writing songs letting the flow go and when we feel that it’s a good thing we just stop. We never plan the way of a song, they come naturally and I think it is the right way for the composing.
It seems to me that things are going well for your band, you started the tour in the United States and I have read that some shows is sold out. Then you will continue the tour in Europe and even there you have sold out, your fans like your musical proposal, are you satisfied with how the things are going?
Oh yes, not only some shows but most of them are sold out. Of course we are all satisfied but this is not the priority of the band. Our priorities are to play live onstage and to be able to compose new songs. Playing our songs onstage brings a lot of satisfaction to us.
When you presented the video of your new song “On the Top” you have declared: true happiness has nothing to do with career, results, money, etc. It seems that the world turns faster and faster every day. What is happiness for you?
It’s a very difficult thing to talk about. One time I read that if one person has not dreams for this person is not possible to be happy, this is the key. People must dream, now people seem like in absence of dream, they only want to make money and to buy things. We live in a consumer society, this is the problem. Definitely happiness is to realize yourself. Self realizations is a big part of happiness, not intented as success, people can realize themselves in many ways, it’s satisfaction, not money.
Can you say two words about Tatiana, your fantastic singer who can change her voice in a few seconds?
Yes, she is very special for the skills how she built her vocalizes. She’s absolutely unic, she immediately passes from an aggressive voice to a clean voice with many facets. I think she is on the top three / five best metal vocalist in the world.
For the few who don’t know you, can you tell me how you met the other band members?
I wasn’t in the band at the beginning, the original members worked in the same town, it was like a small community, they went out together, they played together. I came from a different town at about 40 km from them and I played in a different band that shared the stage with Jinjer. One day they ask me to join them and i did it in 2011.
How is the metal scene in Ukraine?
Well, the metal scene is something divided in two different sides, the good side has wonderful bands famous in the world, the sad side doesn’t have infrastructure, in a country of more of 40 million of people you can do not more of 6-7 shows during the year, this is the scene.
Is there any band you would like to collaborate with?
Oh, it’s a hard thing to talk about. Many bands collaborate with more famous artists to get visibility but that’s not good. The priority of most musicians must be the music, not the popularity.
What are your future projects once you have completed the European tour?
We will on tour around the world for much of 2020 even though it is early to talk about dates because many of them have not yet been confirmed.
Thank you very much for this interview, do you want to say something to the readers of this interview and to those who come to see you at the Magazzini Generali in Milan on next December, 14?
Yes, peace and love to everyone. See you at our shows! Bye!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.