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JEFF KOLLMAN – Intervista al chitarrista da Alan Parsons Project ai Cosmosquad

JEFF KOLLMAN – Intervista al chitarrista da Alan Parsons Project ai Cosmosquad

In occasione dell’uscita del su nuovo album “EAST OF HEAVEN” ho intervistato il chitarrista JEFF KOLLMAN.

Buongiorno Jeff, complimenti per il bellissimo album. Come ti sei appassionato alla musica e alla chitarra? Chi è stato il tuo guitar hero?
Mio fratello Tommy ha iniziato suonando la batteria, quindi la chitarra mi sembrava la cosa logica conseguente. Ho iniziato davvero, come la maggior parte dei ragazzini, imparando riff e power chord da tutte le grandi band come Rush, UFO e Thin Lizzy. I miei primi eroi sono stati Randy Rhoads e Edward Van Halen. Da bambino sono stato davvero ispirato anche dalla musica classica e da quella dei films. Ovviamente avevamo la radio con la Motown e tutti i grandi gruppi del rock classico. La musica è sempre stata parte della mia vita dal primo giorno. 

Fare un disco strumentale non è facile, rivolgersi al pubblico solo con i suoni, è un genere rivolto a degli intenditori?
Penso che alcune canzoni di questo disco possano essere ascoltate e apprezzate da chiunque. Dipende molto dal tuo umore quando ascolti musica. Questo è il tipo di disco in cui hai davvero bisogno di calma e attenzione per un ascolto approfondito. Ma ha dentro di sé un bel panorama di colori e sfumature. 

Ho sentito molte influenze nel tuo disco, rock, spanish, jazz, quale genere senti più vicino? Hai delle preferenze?
Amo il lato melodico più oscuro del rock. Detto questo, mi piacciono molto anche alcuni momenti acustici da solista, come il brano “Insomnia”. 

Hai parlato di Ghostly con Steve Lukather, che effetto ti ha fatto ricevere i suoi complimenti?
Io e lui siamo buoni amici. Sono un suo fan da quando ho sentito l’assolo di “Rosanna”. Ricevere un complimento da uno dei grandi chitarristi del rock è eccitante. Ottenere un feedback positivo da un ragazzo come Luke è molto speciale per me. Questo è tutto ciò di cui ho bisogno. FATTO! ah!! 

Sei parte di Alan Parsons Project, come inserisci la tua chitarra nello spettacolo di un genio dell’elettronica come lui?
Ci sono così tante fantastiche parti di chitarra nelle registrazioni con il grande Ian Bairnson alla chitarra. È VERAMENTE sottovalutato, lui è un maestro della melodia. Cerco di seguire una linea tra suonare alcune cose nota per nota, che sono davvero parti importanti e segnanti, ma altre volte c’è spazio per portarlo dove voglio io. Alan è molto gentile nel concedermi un poco di libertà per fare le mie improvvisazioni. Amo davvero la grande gamma dinamica della sua musica e le nostre esibizioni dal vivo. Sono fortunato a suonare con quell’incredibile gruppo di talenti! 

Alan Parsons, Glenn Hughes, Yazawa, Gramm, Sebastian Bach, tante collaborazioni, hai un ricordo o un aneddoto particolare da raccontare?
È stato qualcosa di speciale registrare la voce di Glenn Hughes per “Songs In The Key Of Rock”. È così facile per lui fare queste incredibili e davvero esaltante per un co-produttore come me assistere a una tale meraviglia a un metro di distanza nella stessa stanza. Ci sono state alcune volte in cui il mio cagnolino Pug Buddy Jo ha iniziato a mordere i piedi di Glenn. Penso che non gli piacesse molto l’iper-movimento di Big Daddy!! 

Tu hai anche molti progetti personali come Cosmoquad e Bombastic Meatbats, riesci a portarli avanti tutti? Che differenze ci sono?
I Meatbats sono più che altro una jam dal vivo che rimanda al genere fusion degli anni ’70 tipo Jeff Beck / Billy Preston. Cosmosquad è un approccio molto diverso. Spingiamo davvero tantissimo l’insieme musicale e integriamo molti stili in qualcosa di unico. Non ci sono davvero regole. Anche se mi impegno davvero tanto nella scrittura per entrambi, i risultati desiderati e raggiunti sono diversi. Con Chad Smith e i Meatbats, la melodia è la regina e cerchiamo di mantenere gli arrangiamenti semplici. Detto questo, le canzoni suonate dal vivo hanno preso il volo in molte direzioni. C’è molta improvvisazione. Tutto ciò che facciamo in studio è live e di solito senza click track. Si gioca come nella vecchia scuola, dove uno suona qualcosa e l’altro reagisce. 

Qual è la tua chitarra preferita? Usi strumentazioni o accordature particolari?
Amo la mia Stratocaster Wildwood Tens con la tastiera in acero. Ho un legame davvero speciale con quella chitarra. Anche una leggerissima Gibson Les Paul con pickup originali del ’59. Probabilmente uso circa 10 accordature diverse. Il mio tipo preferito di accordatura Kollman preferito è C G C G B E. Ce n’è un altro che ho scoperto che è un’accordatura aperta min9 che uso su “Brother To Brother” da “Hills Of Granada” D A D F A E 

Progetti futuri? Possiamo sperare di vederti in tour in Italia?
Inizierò un disco con Erik Norlander la prossima settimana per Lana Lane della Frontiers. Penso che presto registreremo un nuovo disco di CosmoSquad. Voglio anche fare un disco con molti dei vari cantanti con cui ho incrociato la strada. Vedremo. 

MAURIZIO DONINI

Band:
Jeff Kollman – chitarra 

www.jeffkollman.com
www.facebook.com/JeffKollman
twitter.com/jeffkollman
www.instagram.com/jeffkollman 
www.youtube.com/guitarscreams
https://marmadukerecords.bandcamp.com

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** ENGLISH VERSION **

Hello Jeff, congratulations on the beautiful album. How did you get into music and guitar? Who was your guitar hero?
My brother Tommy started on the drums so guitar seemed like the next logical thing. I really started out like most kids just learning riffs and power chords from all the great bands like Rush, UFO and Thin Lizzy. My early heroes were Randy Rhoads and Edward Van Halen. I was really inspired as well by classical music and film music as a kid. Of course we had the radio with Motown and all of the great classic rock bands. Music was always apart of my life from day 1. 

Making an instrumental record is not easy, addressing the public only with sounds, is it a genre aimed at connoisseurs?
I think certain songs on this records could be embraced by anyone. It really depends on your mood. It’s the kind of record that you really need to get a deep listen to. There’s quite a landscape of colors and shades. 

I have heard many influences in your record, rock, spanish, jazz, which genre do you feel closest to? Do you have any preferences?
I like the darker melodic side of rock. Having said that, I really enjoy some of solo acoustic moments as well like the track ‘Insomnia’. 

You talked about Ghostly with Steve Lukather, how did it affect you to receive compliments from him?
He and I are pretty good friends. I have been a fan since I heard the ‘Rosanna’ solo. To get a compliment by one of the greats is humbling. To get positive feedback from a guy like Luke is very special to me. That’s all I need. DONE! HA!!

You are part of the Alan Parsons Project, how do you insert your guitar into the spectacle of an electronic genius like him?
There’s so many great guitar parts on the recordings with the great Ian Bairnson on guitar. He is TRULY underrated and a master of melody.I try to walk a line between playing some things note for note that are really signature parts and other times there’s room to take it wherever I want. Alan is very gracious to allow a bit of freedom to make a statement. I really love the big dynamic range of his music and our live interpretation. I’m blessed to play with that incredible band of talent! 

Alan Parsons, Glenn Hughes, Yazawa, Gramm, Sebastian Bach, many collaborations, do you have a particular memory or anecdote to tell?
It was something special to record Glenn Hughes vocals for ‘Songs In The Key Of Rock’. It’s so effortless for him and truly exhilarating for co producer like me to witness such greatness standing 3 feet away in the same room. There were a few times where my Pug Buddy Jo would start chomping at Glenn’s feet. I think he didn’t like to much hyper movement out of Big Daddy!! 

You also have many personal projects like Cosmoquad and Bombastic Meatbats, can you carry them all forward? What are the differences?
The Meatbats are more of a live jam throwback to the 70 fusion ala Jeff Beck / Billy Preston sort of thing. Cosmosquad is a much different approach. We really push the musical envelope and mesh many styles into something unique. There’s really no rules. Though I’m heavy in the writing for both it’s a different thing all together. With Chad Smith and the Meatbats, melody is king and we try to keep the arrangements simple. Having said that, the songs played live kind of take off in many directions. There’s much improvisation. Everything we do in the studio is live and usually without a click track. It’s old school playing off each other and reacting. 

What is your favorite guitar? Do you use special instruments or tunings?
I love my wildwood tens strat. Maple fretboard.I have a real special connection with that guitar. Also a 59 reissue wildwood featherweight Les Paul with original ’59 pickups.  I probably use around 10 different tunings. My favorite sort of signature Kollman tuning is C G C G B E. There’s another one i discovered that’s a min9 open tuning that I use on ‘Brother To Brother’ off ‘Hills Of Granada’D A D F A E 

Future projects? Can we hope to see you on tour in Italy?
I’m starting a record with Erik Norlander next week for Lana Lane on Frontiers. I think we’ll knock out a new CosmoSquad record soon. I also wanna do a record with many of the various singers that I’ve crossed paths with. We’ll see. 

MAURIZIO DONINI