JASPERS – Intervista sul nuovo album “COME ASINI NEL POZZO”
In occasione dell’uscita del nuovo album “COME ASINI NEL POZZO“, ho intervistato gli JASPERS.
Ciao, piacere di avervi sulle pagine di Tuttorock, volete iniziare raccontandoci come vi siete conosciuti e la nascita della band?
Il piacere è tutto nostro! Ci siamo incontrati casualmente nei corridoi della scuola di Franco Mussida, il CPM music Institute, abbiamo iniziato a provare quasi per gioco e da lì è scattata immediatamente un’alchimia e una sintonia umana ed artistica che continua da ben 15 anni!
Quali sono stati i vostri primi ascolti musicali che vi hanno portato a seguire in modo professionale la carriera?
Ognuno di noi, nonostante una matrice rock di base, proviene da ascolti di generi e sottogeneri del tutto diversi, dai supergruppi degli anni 70-80 a tutti gli anni 90 e 2000 in cui eravamo dei bambini/ragazzini, spaziamo dal metal all’ elettronica fino al cantautorato italiano, questa amalgama di generi eterogenei poi va a scolpire la nostra musica.
Dopo 15 anni di carriera, guardando indietro, ci sono cose che non rifareste e altre opportunità che avete lasciato e invece cogliereste con il senno di poi?
Ci sono davvero tante cose che certamente non rifaremmo più, soprattutto artisticamente e discograficamente parlando, ma la vita è bella anche per i suoi errori che ti portano ad essere dove sei, in particolare se riesci a trovare te stesso e la tua identità, vivendo pienamente il presente e guardando al futuro.
La bella pagina a “Quelli che il calcio” come si è materializzata? Come è stata questa esperienza? Che ricordo ne portate?
L’esperienza a “Quelli che il calcio” è stata un’esperienza stupenda e formativa che ci portiamo nel cuore, abbiamo avuto la possibilità di suonare con la maggior parte degli artisti italiani ed essere in diretta tutte le domeniche su RAI2 per ben 4 anni. I tempi televisivi sono strettissimi, quindi anche a livello prettamente tecnico e musicale abbiamo imparato tantissimo e ci siamo messi veramente in gioco. Abbiamo stretto amicizie umane e professionali con persone che vedevamo in tv da ragazzini e siamo orgogliosi che la produzione abbia scelto noi. La stima nei nostri confronti era alta, tanto da avere carta bianca praticamente su tutti gli arrangiamenti, sacchetti e parodie durante la puntata, ci siamo divertiti tantissimo in quegli anni.
Siete arrivati al terzo album, possiamo definirlo quello della maturità? 😊
Possiamo definirlo l’album della libertà, scevro ed immune da qualsiasi condizionamento esterno e al 100% Jaspers. Ne siamo fieri.
Uno dei punti forti del vostro percorso artistico sono i testi, colorati, intelligenti, mai banali anche se a volte surreali e sarcastici, non per niente venite accostati a Elio. Come nascono? Da dove arriva l’ispirazione?
Essere accostati agli Elio e le storie tese è sempre un onore per noi. L’ispirazione arriva semplicemente osservando il mondo che ci sta intorno per poi dargli quell’impronta Jaspers che è l’ironia nella maggior parte dei casi, anche quando affrontiamo tempi più delicati. Il tutto poi viene condito e affinato in sala prove dove diamo la veste adeguata ad ogni brano con l’arrangiamento che secondo noi più gli corrisponde.
Ho trovato la parte musicale del nuovo album davvero notevole, “Riscaldamento globale” è un treno in corso con il suo coro, “Rockstar” è una bomba di potenza, “My Computer” è fortissima, anche una ballad come “Soluzioni diverse”. Direi che avete curato molto la trama musicale e gli arrangiamenti.
Grazie, amiamo la musica ed è parte integrante della nostra vita, crediamo che il rispetto per la musica sia tutto; quindi, curarne ogni dettaglio con passione e dedizione sia il modo migliore per dare valore al lavoro e all’arte stessa, a cui noi dobbiamo tantissimo.
Avete un pezzo preferito cui vi sentite particolarmente legati nel nuovo album?
Ognuno di noi è fortemente legato ad un brano, quindi al fine di evitare la scazzottata fraterna tra di noi dobbiamo rimanere vaghi ahah
Progetti futuri? Un tour?
Questa band è diventata una famiglia quindi il primo punto, fondamentale, è rimanere uniti e continuare quello che la band ha urgenza di dire con la propria musica, sicuramente arriverà un tour estivo, e ci sarà da divertirsi!
MAURIZIO DONINI
Band:
Fabrizio Bertoli – voce
Erik Donatini – basso elettrico
Eros Pistoia – chitarre
Francesco Sgarbi – tastiere
Giuseppe Ferdinando Zito – voce
Guests:
Roberto Gualdi per le sessioni in studio di registrazione (a partire da “Come asini nel pozzo”)
Marco Antoniazzi per i live
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.