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JAKKO M JAKSZYK – Intervista al cantante e seconda chitarra dei King Crimson

JAKKO M JAKSZYK – Intervista al cantante e seconda chitarra dei King Crimson

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In occasione dell’uscita di “Secrets & Lies”, nuovo album da solista di Jakko M Jakszyk, voce e seconda chitarra dei King Crimson, abbiamo avuto l’occasione di parlare con il musicista inglese del suo album di quali segreti e bugie parla e logicamente dei King Crimson e di Robert Fripp e di altre sue collaborazioni tra cui quella con Franco Battiato. Di seguito il resoconto dell’intervista.

Ciao Jakko, benvenuto tra le pagine di Tuttorock.com, come stai? Parlami del tuo nuovo album, “Secrets & Lies”, quale à stato il processo compositivo dei brani?
Ciao Fabio, grazie, diciamo tutto bene se è questo che possiamo dire in questo momento difficilissimo. I brani dell’album li ho composti durante e nelle pause del tour con i King Crimson, ho avuto molte idee, alcune di queste idee di solito le propongo a Robert Fripp, ma mi sono reso conto che andavano bene per un mio album da solista e così è stato.

Musicalmente hai avuto qualche ispirazione particolare?
Prendo ispirazione un po’ ovunque, dalla vita, ascolto anche tanta musica, da esperienze personali, diciamo che ho sempre molti input.

Perché il titolo “Secrets & Lies”?
Sono le mie esperienze di vita. Da bambino sono stato adottato e solo quando avevo 20 anni ho conosciuto la mia vera madre, una donna irlandese anche famosa negli anni 50, l’ho incontrata in America e ho scoperto di avere una sorella e 3 fratellastri. Ho scoperto poi che molte cose che mi erano state dette non erano affatto vere e ho saputo poi in quest’ultimo anno di avere un altro fratello di cui non conoscevo l’esistenza e che quella sorella di cui ti ho accennato prima non è affatto mia sorella. Mi sono documentato e ho scoperti tanti segreti e bugie che mi ha detto mia madre e che un po’ mi ha sconvolto. Ma parlo anche delle menzogne e delle bugie della politica e dei nostri governanti, del disastro Brexit e delle fake news che sconvolgono il mondo, di alcune mie disavventure amorose. Tanti segreti e tante bugie che mi hanno convinto che “Secrets & Lies” fosse il titolo giusto.

Il significato dei testi riguarda ciò che è l’uomo, l’umanità?
Si, esatto! La politica è spesso colpevole di tutto questo, la vita è difficile e siamo circondati da politici, persone che vogliono risolvere problemi difficilissimi, con superficialità e semplicità e non si fa così politica! Nascono così personaggi come Trump, Johnson, Bolsonaro, leader politici che sembra faccino spettacolo. Qui in Inghilterra la Brexit è stata creata per dividere ancora di più le persone, le famiglie e per creare più differenze tra poveri e ricchi. Si vogliono innalzare solo muri, mostrare arroganza, usare linguaggi che in politica non ci dovrebbero essere, si semina odio e questo è molto negativo. Tu pensa che dopo il voto ho ricevuto insulti solo per il mio nome polacco e poi io non sono nemmeno polacco, sono stato insultato solo per il mio cognome, non si rispettano più le idee, le diversità.

Capisco! Purtroppo stiamo tornando indietro! Tornando al tuo album i brani sono molto vari, per esempio “Before I Met You” è molto ritmato e rock, in stile King Crimson, mentre “The Trouble With Angels” è progressive lento e romantico e “Fools Mandate” è vicino alla world music, perché? Sono tutti i tuoi volti musicali?
Si, apprezzo molto stili musicali e logicamente l’influenza King Crimson c’è. “The Trouble With Angels” è un brano triste, parla delle donne e i testi sono stati scritti da mia moglie e in parte ci leggo anche le mie delusioni di mia madre. Comunque si, cerco di non darmi troppe limitazioni nello scrivere musica.

Ci sono molti ospiti, come li hai scelti? Peter Hammill e quasi tutti i King Crimson, Fripp, Levin, Harrison.
Quando conosci musicisti come Gavin Harrison non ti devi nemmeno porti il problema di spiegargli ciò che vuoi, gli lasci carta bianca e lui ti accontenta, così come Tony Levin. Loro non eseguono ciò che tu hai in mente, loro ti aiutano a creare quello che tu hai in mente e questo è fantastico! Sono musicisti e persone eccezionali. Peter Hammill e Robert Fripp li conosco da tantissimo e sono sempre pronti a contribuire e ad aiutare a creare un qualcosa di unico.

C’è anche la tua famiglia, Amber e Django, vuoi presentarli?
Con piacere! Django è mio figlio e ama molto la musica, ma ascolta più che altro musica moderna. Amber invece è mia moglie, mi aiuta molto quando compongo, suona il pianoforte e mi ha insegnato molto sulla cultura e musica celtica.

Leggo nella tua biografia che sei diventato musicista dopo aver visto i King Crimson in concerto al Watford Town Hall nel 1971. Cosa ti ha colpito di quel concerto?
Si, hai letto bene, fu un concerto fantastico, mi cambiò la vita, ero un ragazzo che ascoltava musica leggera, romantica e quella musica così articolata, complicata, mi fece decidere di diventare un musicista professionista e ho lavorato duro per riuscirci e ci sono riuscito!! Un concerto che non dimenticherò mai!

E ora sei il cantante e la seconda chitarra dei King Crimson, era quindi il tuo destino?
Si, incredibile ma vero, da qualche anno faccio parte dei King Crimson, di quella band che osannavo quando ero giovane e che amo e stimo tutt’ora. Si sicuramente è stato il mio destino!

Come è lavorare con Robert Fripp?
E’ orribile!! E’ veramente orribile!

Come è orribile!! Stai scherzando?!
Si dai! Scherzo, ma Robert è una persona molto esigente, spigolosa, una volta ebbe da ridire su una risposta che avevo dato in un’intervista a Classic Rock Magazine! E’ esigente sicuramente ma è una grande persona!

Anche un grande musicista!!
Si, quello è innegabile, è un musicista straordinario, altrimenti quel giorno del 1971 non mi sarei innamorato dei King Crimson!

Ma in futuro uscirà mai un album di inediti dei King Crimson?
Non lo so!! Ma penso sia molto difficile, facciamo molti live, difficile trovare spazio per nuovi brani, dipende comunque sempre da Robert!

Tornando alla tua musica, mi è molto piaciuto il brano “Secrets Lies & Broken Memories”, strumentale e sinfonico e con splendidi fraseggi di chitarra e “The Borders We Traded” quasi solo per voci e cori e “Trading Borders”, strumentale, celtica e sinfonica. Tre mondi apparentemente distanti ma che tu hai unito in atmosfere veramente avvolgenti, che ispirazioni hai avuto in fase di scrittura?
E’ il mio bagaglio culturale, il brano strumentale che hai citato l’ho pensato come un brano per chitarra e orchestra e mi fa piacere ti sia piaciuto. Il secondo brano che hai citato è molto personale e un po’ autobiografico, parla di me e mia madre e forse è per quello che è quasi solo vocale e il terzo brano, le influenze celtiche sono opera di mia moglie.

“Separation” è invece molto King Crimson, ci suona Robert Fripp?
Si, non poteva mancare un brano molto King Crimson, oramai fanno parte di me.

Come stai vivendo questa emergenza covid?
Sicuramente male. Con i King Crimson abbiamo cancellato molte date del tour. Mi ha aiutato però a scrivere i brani dell’album, mi sono chiuso nel mio studio e sono nati molti brani.

Progetti futuri?
Spero di tornare a suonare dal vivo, non solo con i King Crimson, ma anche per presentare i brani del mio album.

Ok, grazie mille Jakko, chiudi l’intervista come vuoi per i tuoi fans italiani e i nostri lettori.
Vengo spesso in Italia, siete un popolo fantastico, ho suonato anche con artisti italiani tra cui Franco Battiato, ci sono venuto varie volte in vacanza e ho suonato alcuni dei migliori concerti con i King Crimson, non scorderò mai le meraviglie di quando abbiamo suonato a Verona, l’Arena, splendida cornice, a Pompei, dove c’è parte della storia dell’umanità e a Roma. Momenti fantastici!

A Roma c’ero. Un concerto veramente incredibile!
Ti ringrazio, ne sono consapevole, forse uno dei migliori concerti che abbiamo fatto, ma grazie principalmente al pubblico, coinvolgente e appassionato. Grazie!

FABIO LOFFREDO

Band:
Jakko M Jakszyk: Chitarra, voce, tastiere e programmazione

Special Guests:
Gavin Harrison: Batteria
Mark King: Basso
John Thirkle: Tromba
Tony Levin: Basso
Amber Jakszyk: Cori
Peter Hammill: Voce e chitarra
Al Murray: Batteria
Django Jaksxyk: Basso
John Giblin: Basso
Robert Fripp: Chitarra e Frippertronics
Nigel Hopkins : Orchestrazioni
Mel Collins : sax

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