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IVANO ZANOTTI – Intervista a “The Big Drummer”

IVANO ZANOTTI – Intervista a “The Big Drummer”

Come nasce l’Ivano Zanotti batterista, hai avuto ascolti particolari?
Sinceramente non ho nessun parente, nonno, simile che suonava, nasce dalla mia voglia di sfasciare tutto, di picchiare su qualunque cosa, poi a 8 anni sono entrato nella banda del paese. A quell’età non ascoltavo ancora niente, è stato istinto primordiale. Poi ho iniziato ad ascoltare varie cose, mia madre era una vaschiana, il mio primo concerto grosso fu proprio “Gli spari sopra”.
 
Quindi nessun idolo giovanile? Scuola o autodidatta?
A 8 e 10 ancora niente, poi certo verso i 15-16 ho iniziato ad ascoltare i grandi gruppi, i Beatles verso i 23-24, probabilmente ancora non li capivo, ero troppo irruento, sicuramente per me il numero 1 rimane John Bonham. Sono andato a scuola dal grande Mauro Gherardi, poi anche il Conservatorio a dire il vero, ma lì con la batteria serve a poco, fai percussioni, quindi tipo marimba, ma alla fine chi è contato nella didattica è stato Mauro e basta.
 
Poi hai iniziato con i primi gruppi.
Il primo gruppo ce l’avevo già a 12 che mi portava la mamma, poi non mi sono più fermato, a 16 anni tour europeo e avevo questa band hard-core di Ravenna, poi con la Solierigang, con Fede Poggipollini, Gli Atroci, tanti altri.
 
Adesso hai anche il progetto Zois che abbiamo visto pochi giorni fa.
Sì è l’ultimo progetto, Valentina ha una voce strepitosa, si fa del pop con tante influenze elettroniche, una musica strepitosa e sono bravissimi, spero proprio che avremo un grande successo.
 
E stasera ad esempio sei con i Crumars di Fede Poggipollini.
E’ dal 2006 che suono con lui, abbiamo fatto 3 album con lui, con gli altri sono questo ultimo, abbiamo voluto darci questo nome che viene dalla tastiera italiana degli anni ’60 di Alberto Linari. Con lui siamo anche nella band della Loredana Bertè, poi c’è il progetto con i Musici di Guccini, che anche se Francesco ha smesso i componenti originari della band continuano.
 
Poi sul palco con Grillo anche? Ma lui suona?
Con lui ho fatto due date, lui è un pianista blues dilettante, gli piace suonare.
 
Poi adesso docente alla Music Academy Since 1999, con cui avete appena fatto una strepitosa reunion, Real Drummer 2.
C’ero già stato, poi avevo dovuto interrompere per i troppi impegni e adesso ci sono tornato, poi certo tengo anche lezioni private. Con il Real Drummer dopo la data dell’anno scorso abbiamo voluto allargarci, e quest’anno è venuto molto più grande con due ospiti internazionali come El Negro e Mike Terrana.
 
Progetti in corso e futuri?
Con gli Zois adesso, poi abbiamo appena finito di registrare il nuovo album della Bertè che esce a gennaio e poi faremo quindi il tour, e vedremo se verrà un tour con gli Zois che per ora non è ancora fissato. Poi sempre a gennaio registreremo l’album con i Musici di Guccini, con un Vince Tempera che ha fatto la storia. Poi dopo la serata di stasera che chiude il primo gruppo, a gennaio riparte il tour di Nero con Fede, lui finchè non lo richiama Luciano non si ferma mica.
 
Un album bellissimo Nero con Capitan Fede.
L’ultimo l’abbiamo fatto assieme, contrariamente ad altri lavori fatti da turnista dove vai lì e ti dicono cosa fare e tu cerchi di dare il meglio, Nero due pezzi li abbiamo proprio firmati assieme e gli altri che li aveva preparati Fede li abbiamo finiti in studio tutti assieme e si sente, secondo me, il sound è venuto fuori alla grande.
 
Anche in Zois hai partecipato in pieno?
Non proprio perché l’album in realtà era finito due anni fa, poi causa un cambio di produttore è rimasto fermo e quando è ripartito e ci siamo trovati in studio era già pronto, poi certamente ho aggiunto del mio, è un grande gruppo e non vedo l’ora di suonare.
 
Ad oggi cosa ti piace ascoltare?
Ascolto tantissimo, mi tengo aggiornato su tutto, se esce un disco nuovo dei Muse che sono il gruppo di riferimento degli ultimi 10 anni non puoi non ascoltarlo. Sicuramente mi piace di più la parte rock e pop, il jazz-rock strumentale, non tanto il post-rock ed il grunge dopo i Nirvana. Allora mi piaceva roba più spinta tipo Rage Against The Machine. Mi piace molto Cornell, e vedi come da solista sia molto più morbido rispetto a Soundgarden e Audioslave.
 
Bene, poi anche singoli importanti giusto?
Ho fatto il singolo “Cambiamenti” di Vasco assieme alla chitarra di Vince, l’ultimo di Venditti ”Cosa avevi in mente” di cui mi ha mandato il video l’altra sera che era qui a Bologna e nel video dietro di lui scorreva l’immagine dove appaio io mentre suono. Poi ho fatto 5 pezzi nel nuovo album di Guido Elmi che esce fra poco, mentre negli altri 4 c’è un altro batterista.
 
MAURIZIO DONINI
 
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