Intervista alla band Julia and The Roofers
Conosciamo la band di Julia and The Roofers al debutto con l’album “The Will Of Evil”.
Ciao ragazzi come state? Presentatevi ai lettori di Tuttorock!
Julia: Ciao a tutti! Noi siamo i Julia and The Roofers, un trio genovese nato nel 2018. Inizialmente l’idea era quella di creare un piccolo progetto in chiave acustica che ci permettesse di suonare nelle nostre zone che, purtroppo, sono carenti di locali ed eventi vari. Dopo un anno passato a suonare qua e là proponendo varie cover e rivisitazioni di pezzi rock e non, ci siamo accorti che a fine concerto ci veniva sempre chiesto come mai non proponessimo qualcosa di nostro. Così, grazie o a causa del lockdown, ci siamo dedicati alla stesura del nostro primo lavoro originale.
Avete pubblicato da poco il vostro album di debutto intitolato “The Will of Evil” qual è stata la sua genesi? Chi ha scritto testi e musiche o è un lavoro di team?
Julia: La pandemia ci ha obbligati a lavorare a distanza e la prima parte di scelta e stesura dei pezzi è avvenuta tramite Skype, mail e messaggi vari. Lo scheletro dei brani e i vari testi sono opera mia. Inizialmente ho fatto ascoltare a Peso e Ranza una versione abbozzata dei brani solo voce e chitarra, se l’idea sembrava girare nel verso giusto mandavo loro una semplice registrazione in modo tale che potessero iniziare a pensare alle loro parti. E’ stato un processo un po’ complicato e ci ha privati della magia che si crea in saletta nel veder nascere e crescere i brani, ma ci ha permesso di arrivare in studio con le idee chiare.
PESO: Per me e’ stata la prima volta che ho lavorato sulla stesura di un brano in questa maniera… Ha ragione Julia a dire che è mancata la magia e il sudore della sala prove che ti fa arrivare al risultato finale ma nello stesso tempo devo ammettere che abbiamo realizzato un piccolo miracolo… Se consideri che i pezzi del disco non li abbiamo mai suonati tutti e tre insieme prima di registrarlo. Ora abbiamo iniziato a vederci, zone arancioni permettendo e abbiamo già notato che dal vivo i pezzi sono una bella sberla in faccia rispetto alla versione più controllata realizzata in studio e questo mi fa particolarmente piacere!
Julia ha cantato e suonato in altre band, anche una tribute dei Led Zeppelin , Peso è il batterista dei Necrodeath e Ranza chitarrista nei Beatzone. Questo vostro bagaglio musicale si ritrova nella vostra band?
Julia: Personalmente credo che l’esperienza nel tributo, così come le varie band in cui ho militato negli anni passati, mi abbiano aiutata a costruire uno stile vocale riconoscibile ed efficace. Quindi in un certo senso sto portando tutto con me. Le influenze dell’album sono varie: doom, gothic, rock e ritroviamo anche la rabbia della Generazione X, quella del Grunge di Seattle.
Peso: il mio stile nei Necrodeath e’ completamente diverso, ma il mio background ha un adorazione particolare per John Bonham per cui mi sono affidato a quello stile e a quei groove che tanto mi hanno ispirato, inserendo anche diverse percussioni.
Come siete riusciti a far convivere tutto questo in “The Will of Evil”?
Julia: Quando ho iniziato a scrivere i brani per The Will Of Evil ho cercato di non focalizzarmi su un genere definito ma ho lasciato spaziare la fantasia e, alla fine, è nato un disco pieno di sfumature e sonorità che vanno a pescare da molte delle mie esperienze passate nonché dai miei artisti preferiti. E’ stato un processo molto naturale così come l’approccio dei miei colleghi Roofers che hanno arricchito il tutto con le loro influenze.
L’album è suggestivo, forte, indomito e due brani in special modo mi hanno colpita, “Eros e Thanatos” e “Bones”. Come sono nate e quali sono invece, i vostri brani preferiti di questo lavoro?
Julia: “Eros e Thanatos” e “Bones” sono due dei brani più rappresentativi di The Will Of Evil. Il tema generale del disco è l’amore tossico e questi due pezzi parlano di due sfumature di questo tipo di relazione: in Eros e Thanatos troviamo la rabbia cieca e il desiderio di vendetta che scaturisce dalla fine del rapporto, quando finalmente ci si rende conto che la realtà dei fatti è ben diversa. In “Bones” invece troviamo l’aspetto più personale, quando arriva il momento di fare i conti con se stessi perché in un certo senso ci sentiamo complici del nostro carnefice. Sono molto affezionata a tutti i pezzi del disco essendo la mia prima esperienza come autrice, ma sicuramente Bones è uno dei miei preferiti.
Come stato promuovendo “The Will of Evil”? Avete per caso pensato a dei live streaming?
Julia: Per promuovere il disco in questo periodo di stop forzato abbiamo girato due video per i primi due singoli “Sound Of Evil” e “Eros & Thanatos” e un lyrics video uscito poco tempo fa per “River”. Abbiamo intenzione di girarne altri mentre nel frattempo ci prepariamo al meglio per portare il disco sul palco ma continuiamo a lavorare su nuovi brani.
Questo spazio è per voi, se volete aggiungere qualche curiosità e salutare i lettori di Tuttorock fate pure!
Julia: Grazie mille per il supporto! Speriamo di poter salire sul palco il prima possibile e incontrare tutti voi dal vivo!
Grazie e buona Musica sempre!
Band:
Julia: vocals
Ranza: guitars
Peso: drums
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.