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Intervista ad Alice, la ragazza che “disegna il rock”

Intervista ad Alice, la ragazza che “disegna il rock”

Alice

Alice Prinzis è una giovanissima artista modenese, le cui illustrazioni dedicate alle rockstar (e non solo) sono state pubblicate sul libro di Francesca Mercury (editor di Tuttorock e curatrice della nostra rubrica “Almanacco Mercury”) dal titolo “Le Storie Dell’ Almanacco”.  Abbiamo intervistato Alice, per conoscere la sua arte e la sua personalità

Alice, per prima cosa ti chiedo di raccontarmi come nasce la tua passione per il disegno e per l’arte figurativa, e quando hai capito di avere questo talento.
Guarda, da che ho memoria, io ho sempre disegnato. Ho iniziato davvero da piccolissima. Disegnavo in continuazione. Ed ero solita iniziare mille disegni, senza mai finirli (ride…). Inoltre la mia passione per gli animali ha giocato un ruolo fondamentale, in quanto ho iniziato proprio disegnando gli animali, a partire dai protagonisti dei cartoni animati. E da lì poi ho iniziato a  riprodurre altri soggetti

Cos’è che ti ha spinto a dire : “ Questa è la mia strada”. Quando ti sei accorta che volevi fare questo nella vita?
E’ una cosa che ti senti. Ed è quando ti accorgi che quando disegni non pensi a nulla. Io mentre disegno mi ascolto la musica,  penso solo a quello, e non penso a nient’altro. E’ spesso anche un modo per scaricare lo stress.

Un po’ come accade al musicista quando suona…
Esatto, il senso è proprio quello.

Disegni per te, ma disegni anche per gli altri…
Sì, anche qui il paragone con il musicista è naturale. Gli artisti (che siano musicisti, pittori, fotografi) attraverso la loro arte desiderano trasmettere emozioni agli altri.

Il fatto di scegliere un istituto d’arte, per il tuo percorso di studi, è stata ovviamente una cosa automatica…
Sì, io frequento il corso di arti pittoriche, quello che una volta si definiva “Le Belle Arti”. E mi rendo conto che non avrei potuto fare nulla di diverso. Non ci ho pensato un attimo! (ride…)

A scuola suppongo che vi cimentiate disegnando vari soggetti. Tu eri partita dagli animali, ma poi hai iniziato a disegnare di tutto. Arrivando forse alla cosa più difficile… che è quella di raffigurare i volti, le persone…
E’ difficilissimo, coi volti ! Soprattutto quando si tratta di rendere le espressioni facciali. Perché basta cambiare un tratto, anche solo di un millimetro, che sia un sopracciglio, o una bocca, che l’espressione cambia completamente. Poi, con l’ esercizio, arrivi ad un punto in cui ti riescono bene.

E dimmi… perché le rockstar? Perché tu avevi già fatto qualcosa, prima che Francesca Mercury ti chiedesse di illustrare il suo libro…
La risposta sembra ovvia.. ma.. è perché mi piace la bella musica ! (ride…) . In casa mia la musica è comunque una componente fondamentale. Mia sorella canta, e mio fratello e mio padre suonano. E se ne ascolta sempre tanta… E spesso, mentre disegno un determinato cantante, mi ascolto la sua musica.  A me poi piacciono tutti i generi musicali, e ascolto di tutto. Francesca poi mi ha lasciato libera di scegliere i soggetti da disegnare, anche perché nel suo Almanacco Mercury ha talmente tanti aneddoti sulle rockstar che secondo me neanche loro si ricordano di avere vissuto quelle cose !

Conoscendola, lo possiamo immaginare! Quindi, si può proprio dire che in casa vostra, la musica, c’è chi la fa e chi la disegna! Ti faccio una domanda particolare: che cosa vorresti che la gente sapesse di te?
Uh! Che domanda ! Forse mi piacerebbe che sapessero che mi piace esprimere ciò che sento attraverso la mia arte.

Certo. Anche chi scrive una canzone, la scrive affinché possa trasmettere qualcosa agli altri. Dimmi, qual è la tua tecnica preferita?
Premetto che ci sono tante tecniche con le quali non mi sono ancora misurata, essendo agli inizi del mio percorso di studi. Sicuramente, ed è una delle più difficili da utilizzare, mi piace l’acquerello. E’ difficile, perché il colore, una volta messa l’acqua, “scappa”. Fai fatica a tenerlo sotto controllo… e devi cercare  sempre di prevedere le sue mosse. A differenza del tratto di una matita… o di un pennarello

In effetti abbiamo visto, nel libro, tante illustrazioni realizzate con questa tecnica. A proposito di libri: cos’hai provato nel vedere i tuoi lavori pubblicati?
Vedere il mio lavoro pubblicato, o anche solo condiviso sui social, è una bellissima soddisfazione. Perché vedo che si trasforma in qualcosa di concreto. Se chi vede un mio disegno, dice che gli piace, io sono davvero molto soddisfatta . Ma soprattutto nel caso di un libro cartaceo, assume un senso diverso. Perché i libri sono eterni. E pensandoci, attraverso i negozi online, il mio libro può essere acquistato in tutto il  mondo. Quindi.. caspita! E’ una bella emozione…

Alice, a quali artisti ti ispiri?
Io più che altro mi ispiro a determinate caratteristiche, dei vari artisti. Ad esempio, di Van Gogh amo il tratto… di  Salvador Dalì amo le idee assurde… Dell’arte classica ammiro il tratto e la precisione con la quale i vari “mostri sacri” eseguivano i lavori.

Un’ ultima domanda: cosa vorresti fare “da grande”?
Mi piacerebbe coniugare il mio disegno con le altre forme d’arte. Ad esempio illustrare le copertine dei dischi. O realizzare le scenografie per il cinema e il teatro. Sono consapevole che si tratta di un mercato di nicchia, e che probabilmente non ci saranno sbocchi lavorativi immediati, per il mio percorso di studi. Ma io non avrei potuto fare nient’altro, se non questo ! E poi mi piacerebbe anche avvicinarmi un po’ al mondo dei tatuaggi.

Noi te lo auguriamo ! Grazie per l’intervista
Grazie a voi di Tuttorock, e grazie a Francesca Mercury.