Intervista ad Alan Clark, lo storico tastierista dei Dire Straits, ora dei Legacy e DSL …
Intervista ad Alan Clark, a cura di Elena Arzani.
(scroll down for English version)
Alan Clark (1952, Great Lumley – Durham) a partire dagli anni ’80, è stato il primo e principale tastierista del gruppo rock dei Dire Straits. Agli inizi del 2018, Clark è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.
Fin dalla tenera età suona il pianoforte e l’Hammond, si forma presso il Durham Technical College, rifiutando l’inserimento presso la Guildhall School of Music, in quanto già avviato verso una carriera di successo nella musica.
Suona in alcune band della zona di New Castle, una delle quali è Geordie, in cui milita un giovane Brian Johnson, che in seguito sarebbe entrato in AC/DC. La band registra alcune tracce del suo repertorio con Splinter, un duo di artisti, che è sotto contratto con l’etichetta discografica Dark Horse di George Harrison. L’incontro con il membro dei Beatles segna l’inizio di un’amicizia, che abbraccia il periodo di collaborazione con Eric Clapton, durante il quale George è spesso ospite tra il pubblico dei concerti di Alan.
Entrato in Dire Straits nel 1980, in qualità di principale tastierista, vi rimane fino allo scioglimento della stessa, durante gli oltre 10 anni di attività, ispira il lavoro di Knopfler, imprimendo uno stile nuovo e divenendo in seguito il co-produttore di “On Every Street”.
Clark è un artista particolarmente brillante e prolifico, intrattiene diverse collaborazioni di prestigio a latere del progetto Dire Straits, suona con Bob Dylan negli album Infidels ed Empire Burlesque, collabora con i fratelli Knopfler, nella colonna sonora cinematografica del film Local Hero di Mark e negli album solisti di David.
Si affianca ad Eric Clapton, accompagnandolo nei diversi progetti musicali, tra cui i concerti di 24 notti della Royal Albert Hall. Direttore musicale di Tina Turner, a lui si deve il successo del brano di fama mondiale “Private Dancer”. Nel 2010 Clark si è riunito con i membri della band dei Dire Straits John Illsley e Phil Palmer al club XRoads di Roma.
Clark ha composto musica per diversi spettacoli, programmi televisivi e spot pubblicitari. In anni più recenti, ha continuato a scrivere canzoni e produrre dischi: tra cui il nuovo album per LEGACY (3 Chord Trick).
Legacy è uno dei due progetti a cui Clark è attualmente associato musicalmente, il secondo è Dire Straits Legacy (DSL). Le band annoverano gli stessi artisti (Alan Clark, Phil Palmer, Steve Ferrone, Marco Caviglia, Trevor Horn, Primiano Di Biase, Mel Collins, Danny Cummings), ma propongono brani diversi, nel primo si tratta di inediti, nell’altro si celebra la musica dei Dire Straits, con l’idea di portare la musica del celebre gruppo a tutti gli appassionati che hanno atteso a lungo di poter riascoltare dal vivo tanti brani memorabili. L’anno scorso, è arrivato il primo tour internazionale, che li ha visti esibirsi con successo in Francia, Svizzera, Lussemburgo e anche in Sudamerica, con una serie di sold-out in diverse città.
Nell’intervista a seguire, abbiamo approfondito insieme a Clark, alcune delle tematiche relative ai progetti in corso.
Durante la sua carriera, ha collaborato non solo con i con Dire Straits, ma con alcuni tra gli artisti più prestigiosi dell’intera storia del rock, dal premio Nobel Bob Dylan, slow hand Eric Clapton, Lou Reed, Phil Collins, la Signora Tina Turner (di cui è stato direttore musicale), Brian Johnson, e molti altri. C’è un momento particolare, un aneddoto, che desidera condividere con i nostri lettori.
Ne ho un sacco, mi viene in mente il concerto allo stadio di Wembley con i Dire Straits, si trattava del BandAid o dello spettacolo per Nelson Mandela, durante il quale abbiamo dovuto prendere un ascensore per salire sul palco. Continuavamo a sbagliare piano, per fortuna siamo arrivati a quello giusto in tempo per l’inizio. Spinal Tap è un’altra storia che mi viene in mente. Durante i concerti dei Dire Straits, la performance prevedeva circa 5 minuti, durante i quali Guy Fletcher non aveva nulla da fare. Una notte doveva disperatamente andare alla toilette, così è saltato giù dal palco ed ha trovato un bagno, ma quando ha provato ad aprire la porta del cubicolo, si è accorto che non c’era la maniglia e per almeno un minuto è rimasto bloccato. Riuscito finalmente a liberarsi, è tornato di corsa sul palco e salite le scale di lato, è stato bloccato dall’uomo della sicurezza, che pensava di trovarsi di fronte ad un pazzo. Guy nonostante tutto, ce l’ha fatta in tempo.
Qual è stato l’impatto di queste collaborazioni nella tua produzione musicale? Ci sono progetti, artisti o metodologie che l’hanno ispirata maggiormente?
Tutto ciò che ho ascoltato mi ha presumibilmente ispirato in qualche modo, come ogni grande artista con cui ho lavorato, e forse anch’io, a mio modo, sono stato fonte d’ispirazione. Ad esempio, quando mi sono unito a Dire straits, ho ispirato Mark Knopfler perché, come puoi sentire, la musica è diventata più complessa.
Al momento è coinvolto sia nel progetto DSLegacy, che celebra la musica di Dire Straits, e Legacy, la band che annovera lo stesso team di DSL, con cui ha prodotto, e scritto un nuovo album, 3 Chord trick, di canzoni originali. Qual è stata la genesi di questi progetti?
La DSL è nata perché Marco era/è un grande fan dei Dire Straits e l’opportunità di suonare con noi si è presentata. L’album Legacy è nato perché io e Phil Palmer abbiamo deciso di creare una band formidabile con la quale intendevamo registrare un album. Così abbiamo fatto.
“3 Chord Trick” ha un forte legame con l’Italia, essendo stato prodotto insieme a Massimo Scarparo negli Forward Studios di Grottaferrata, creato insieme a Marco Caviglia, Pino Palladino, e successivamente rilasciato il 24 novembre 2017 a Milano insieme alla vostra esibizione per Evento Italia, durante la “Settimana della musica”. Per noi italiani è un grande privilegio ed onore poter vantare una tale associazione al suo lavoro. Quando è stato pubblicato l’album, ha dichiarato: “Ho appena finito di completare e produrre, con Phil Palmer, l’album LEGACY. Si chiama 3 Chord Trick, esce il 24 novembre. Si è trattato di un 90% di divertimento ed un 10% di duro lavoro “. Come si è trovato a lavorare in Italia in confronto ad altri Paesi?
Bene, ho guadagnato parecchi chili mangiando un’ottima pizza da Fondi a Grottaferrata! E ‘stata una sfida! Lavorare in Italia agli Forward Studios è stata un’esperienza gioiosa; è uno studio di livello mondiale gestito da grandi persone. E io amo l’Italia.
Qual è il processo creativo del vostro lavoro, jam di gruppo?
Di tanto in tanto si jamma, di solito ai soundcheck prima di uno spettacolo. Quando Phil ed io scriviamo canzoni, di solito inizia lui ed io lo seguo suonando attorno a una sequenza di accordi, che poi si sviluppano in una canzone.
Sta attualmente girando il mondo con la band, il tour 2018 è iniziato con il Sud America, come sta andando, è soddisfatto del risultato?
Potremmo fare altri spettacoli, ma è difficile riunire tutti perché siamo tutti impegnati a fare altre cose. Come continuo a dire alla gente, di certo non lo stiamo facendo per i soldi!
Sappiamo che tornerà in Italia ad Agosto, insieme a Phil Palmer, per produrre un album per una misteriosa megastar italiana, puoi condividere alcuni approfondimenti? Altri progetto per il futuro?
Phil ed io stiamo scrivendo brani per qualcuno, ma questo resta un mistero, finché non si tratta più di un mistero.
Alan Clark ha suonato e registrato, tra gli altri, con:
Dire Straits Eric Clapton Bob Dylan Tina Turner Bee Gees Gerry Rafferty Trevor Horn Splinter Beccuccio prefabbricato The Blessing Escape Club Ian Drury Bo Diddley Buddy Ragazzo Billy Joel Lou Reed Dave Stewart David Knopfler Mark Knopfler Gallagher e Lyle Bill WymanMary Hopkins Shakin Stevens Matt Monroe Mark Knopfler Rory Block Westernhagen Mick Hucknall Joan Armatrading Lindesfarne Geordie Brian Johnson Jimmy Nail Mike Brecker Sting Robert Cray Renato Zero Al Green George Harrison Pacifico Legacy Robbie Williams Jon Anderson
a cura Elena Arzani
Alan Clark www.alanclarkmusic.com
Informazioni: dslegacy.com Facebook: http://www.facebook.com/direstraitslegacy
Interview to Alan Clark by Elena Arzani.
(English version)
EA – Throughout your career, while with Dire Straits you’ve collaborated with the most prestigious artists in the whole history of rock, playing with Nobel Prize winner Bob Dylan, slow-hand Eric Clapton, Lou Reed, Phil Collins, Mrs Tina Turner – being also her musical director, Brian Johnson, and many more. Is there a particular moment, an anecdote, you wish to recall for our reader.
AC – I have lots, but one that springs to mind is playing in Wembley Stadium with Dire Straits, it was either BandAid or the Nelson Mandela show, and we had to take an elevator to the stage and, with time running out, we kept getting the wrong floor but we found the stage just in time. Spinal Tap comes to mind. Another good tale is there were 5 mins or so in Dire Straits’ set when Guy Fletcher had nothing to do, and one night he was desperate to go to the toilet, so he nipped offstage and found a toilet, but when he tried to open the cubicle door there was no handle, and for a minute or so he couldn’t get out. When he eventually did, he raced back to the stage and up the stairs at the side of the stage only to be manhandled by the security man who thought he was a crazy punter. But he still made it back in time.
EA – What has been the impact of those collaborations in your music production? Are any projects, artists or methodologies that have inspired you the most?
AC – Everything I’ve ever heard has presumably inspired me in some way, as has every great artist I’ve worked with, and perhaps I have inspired them. For instance, when I joined Dire straits, I inspired Mark Knopfler because, as you can hear, the music became more complex.
EA – At present you’re involved both in DSLegacy, celebrating the music of Dire Straits, and Legacy, the band featuring all the guys in DSL, with whom you have produced, and written an album, 3 Chord trick, of original songs. What was the genesis of this projects?
AC – DSL came about because Marco was/is a huge fan of Dire Straits and the opportunity to play with us presented itself. The Legacy album came about because Phil Palmer and I decided we had a terrific band and we should make an album. So we did.
EA – “3 Chord Trick” has a strong connection to Italy, being produced together with Massimo Scarparo in the Forward Studios in Grottaferrata, as well as created together with Marco Caviglia, Pino Palladino, and further released on 24 nov 2017 in Milan together with your performance at the Billboard Italia Event, during the “Music Week”. We, being Italians, feel very privileged and honored to have such a relationship with you. When the album came out, you declared: ”Just finished making and producing, with Phil Palmer, the LEGACY album. It’s called 3 Chord Trick, it comes out Nov 24, and it was 90% fun, 10% hard work.” How did you find working in Italy compared to other Countries? Where there any challenges?
AC – Well, I gained several pounds from eating great pizza from Fondi in Grottaferrata! That was a challenge! Working in Italy at Forward Studios was a joyful experience; it’s a world class studio run by great people. And I love Italy
EA – What is the creative process for your work, do you jam all together?
AC – We do jam occasionally, usually at soundchecks before a show. When Phil and I are writing songs, it usually starts with he and I jamming around a chord sequence which then develops into a song
EA – You’re presently touring the world with the band, the 2018 tour began with South America, how is this coming along, are you happy with the outcome?
AC – We could do with some more shows but it’s difficult getting everyone together because we’re all busy doing other things. As I keep telling people, we certainly aren’t doing this for the money!
EA – We know you’ll be back in August, together with Phil Palmer, to produce an album for a mysterious Italian megastar, can you share some insights? Any other project for the future?
AC – Phil and I are writing songs with someone in mind but some things must remain a mystery until they are no longer a mystery.
Elena Arzani è Docente presso la University of the Arts London di Londra. Fotografa e Consulente in marketing, comunicazione e social media management, segue artisti e progetti del settore culturale e moda e musica. Master di Laurea in Design Studies, presso il Central Saint Martin's di Londra, ha completato la sua formazione tecnica al Sotheby's Institute of Arts di NY ed alla 24Ore Business Schoold di Roma. Tra le sue collaborazioni, illustri aziende ed iconiche personalità della cultura contemporanea, da Giorgio Armani, Tina Turner, Aubrey Powell, a Guerlain, Fondazione Prada, e molti altri. Elena Arzani, Art Director di Tuttorock - elena.arzani@tuttorock.com