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Intervista a Stef Burns, a cura di Elena Arzani

Intervista a Stef Burns, a cura di Elena Arzani

Abbiamo avuto il piacere di incontrare una vera leggenda del rock: Stef Burns, chitarrista americano, nato ad Oakland, molto noto al pubblico italiano, soprattutto per la sua collaborazione con Vasco Rossi, e riconosciuto a livello internazionale.
Stef si è distinto nel panorama musicale fin dalla giovane età, annoverando collaborazioni di spicco, tra cui Alice Cooper, Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp, Stevie Wonder, Steve Winwood, James Taylor, Sheryl Crow e molti, moltissimi altri. Nel 1989 Stef ha istituito una propria band dal nome Stef Burns Group, molti dei membri, che si sono alternati nel corso degli anni, sono gli stessi musicisti menzionati poc’anzi, in aggiunta a Billy Johnson alla batteria (Santana/Robben FordMyron Dove al basso (Santana/Robben Ford).  Alcuni anni più tardi, più precisamente nel 2012, è nata Stef Burns League, in cui Stef si esibisce al fianco di Juan Van Emmerloot, Fabio Valdemarin e Roberto Tiranti, successivamente dal 2014 al 2016 Burns, che collabora stabilmente con Vasco Rossi da diversi anni in qualità di chitarra solista, ha preso parte a quella serie di tour estivi denominati LIVE KOM TOUR, culminati con l’evento record mondiale del MODENA PARK datato 1º luglio 2017, in cui la band di Vasco si è esibita di fronte ad oltre 220.000 persone.  A dicembre di questo anno, Stef Burns sarà impegnato nel BHG Christmas Tour insieme a Claudio Golinelli e Will Hunt, che partirà il 4 dicembre, tredici concerti  che toccheranno l’Italia (ed uno nella vicina Svizzera)

Intervista a Stef Burns, a cura di Elena Arzani

• Clinics, sessioni in studio, concerti dal vivo. Con una lunga carriera dai risultati eccezionali come la tua, suonare sul palco o l’opportunità di formare giovani talenti, quale tra questi ambiti rappresenta ancora la sfida più emozionante?
Mi piacciono entrambi. Esibirmi dal vivo è sempre il top! Adoro l’energia, il suono, la spontaneità, il sudore! L’insegnamento è sempre stato molto soddisfacente su un altro livello. Mi piace l’equilibrio nel fare cose diverse che riguardano la musica.

• Paul McCartney. In molte interviste hai spesso rilasciato, che si tratta di uno degli artisti con cui ti piacerebbe suonare e che vorresti essere stato uno dei Beatles. Cosa ti incuriosisce di più della sua musica? Credi sia ancora possibile al giorno d’oggi raggiungere un tale successo mondiale nell’industria musicale?
È la musica della mia infanzia ed è rimasta con me sempre, accompagnandomi fino all’età adulta. Questo significa che è estremamente potente. Inoltre Paul suona il basso e canta quindi potrei essere il suo chitarrista. Hahaha! :-)) Penso che siano finiti i giorni dei leggendari cantautori e gruppi come i Beatles. Sebbene vi siano MOLTI artisti talentuosi ed assolutamente creativi, che producono musica fantastica. La differenza tra ieri ed oggi è che a quei tempi, il rock and roll stava ancora costruendo la propria strada verso il grande pubblico.

• Che tipo di set-up usi per la tua chitarra?
Io uso principalmente la mia Fender Custom Shop Stratocaster del 1991 e la mia Gibson Les Paul Custom del 1968. Amo anche le mie altre chitarre, che uso spesso. Il Marshall JCM 900 è stato personalizzato da Massimo Mantovani, mentre la pedaliera è progettata e realizzata da Massimo e Matteo Camurati, entrambi modenesi. Di solito uso pochissimi effetti … solo un po ‘di delay. Uso anche gli amplificatori Fender DeVille, sono molto belli e Spaccano!

• Qual è il tuo chitarrista preferito?
Difficile scegliere naturalmente … Jimi Hendrix, Jeff Beck sono i due che mi vengono in mente ora.

• Sei uno dei più importanti chitarristi del il mondo e durante la tua carriera hai suonato con artisti incredibili come Alice Cooper, Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp, Stevie Wonder, Steve Winwood e molti altri ancora. Qual è stato l’impatto di queste collaborazioni nella tua produzione musicale?
Beh, non lo direi! ma grazie. Tutti gli artisti con cui ho suonato, hanno avuto un impatto su di me, che adoro. Alice è un uomo così gentile oltre ad essere un artista leggendario e innovativo. Non l’ho mai visto arrabbiato … non una volta! Anche Huey Lewis e The News mi hanno insegnato molto. Steve Vai è uno, oltre ad un’abilità stravolgente ed intensa creatività e gusto, è diventato per me un grande amico, mi ha ispirato ad essere una persona migliore, a vivere felicemente anche al di fuori del rapporto con la chitarra o la musica. Pura vita. Steve è un uomo di gran cuore, premuroso e saggio per molto ancora.

• Com’è la vita di una rockstar come te, dal punto di vista del tempo dedicato alla pratica dello strumento, alle sessioni di lavoro ed a tour mondiali?
Ci vuole equilibrio, penso. La vita include anche avere una famiglia e passare del tempo con i propri figli, poi il bucato e i piatti ecc. :-)) Cerco sempre di esercitarmi alla chitarra durante questi periodi e tenere il passo.

• Stef Burns League nasce per caso dal desiderio di sperimentare suoni e musica che ami, ma che non trovano spazio nella discografia di Vasco?
Stef Burns League è un’evoluzione del solo di Stef Burns, che si arricchisce di un sound rock più classico mixato a sapori più moderni.

• Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto componendo del nuovo materiale per me stesso ed altri artisti.
Collaboro con diverse persone tra cui Will Hunt, Juan Van Emmerloot, Vince Pastano, Alberto Rocchetti e Niccolo Bolchi.

• Un’ultima domanda: hai dei bellissimi figli e mi stavo chiedendo se hai comprato una chitarra per qualcuno di loro, poiché è risaputo che hai iniziato a suonare lo strumento, quando eri ancora un bambino. Il mondo accoglierà presto un nuovo chitarrista Burns Junior?
Decisamente! Jamie ha due chitarre … una acustica e una elettrica, in più sto acquistando un pianoforte per casa. Sono cresciuto con un pianoforte in casa e penso sia molto bello ed importante. I miei figli hanno anche chitarre, batteria e bassi e si divertono a suonare!

– Elena Arzani


Stef Burns
Interview by Elena Arzani

Clinics, Studio sessions, Live concerts. After such an outstanding career, do you still enjoy more to play on stage, or perhaps the opportunity of shaping new young musicians occurs to you more challenging?
I enjoy both. For me the top has always been performing live. I love the energy, the sound, the spontaneity, the sweat! Teaching has always been very satisfying on another level. I like the balance of doing different things involving music.

Paul McCartney. In many interviews you’ve often said, that he’s one of the artist with whom you’d love to play, and that you wish you’d been one of the Beatles. What does intrigue you the most about his music? And I wonder, in your opinion, is it still possible nowadays to reach such a worldwide success in the music industry? It’s the music of my childhood that stayed with me throughout my adulthood. Means it’s very powerful. Also he plays bass and sings so I can be his guitar player. Ha ha ha! :-)) I think the days of legendary songwriters and groups like the Beatles has passed. Though there are MANY artists that are very creative and making great music. Just that in those times, rock n roll was still making it’s way to the masses.  

What kind of set up do you use for your guitar?
I use mostly my 1991 Fender Custom Shop Stratocaster, and My 1968 Gibson Les Paul Custom. I love and use often my other guitars as well. Marshall JCM 900’s customized my Massimo Mantovani, and a pedal board designed and built also by Massimo and Matteo Camurati, both from Modena. I usually use very little effects… just some delay. I use also the Fender DeVille amps. Very nice! LOUD!

What’s your favorite guitarist of all time?
Hard to say of course… Jimi Hendrix, Jeff Beck are the two that come to mind.

You’re one of the most important guitarist around the world, and throughout your career you’ve played with incredible artists such as Alice Cooper, Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp, Stevie Wonder, Steve Winwood and many, many others. What has been the impact of those collaborations in your music production?
Well I would not say that! but thank you. All the artists that I have played with have had an impact which I love. Alice is such a nice man besides being a legendary and innovative artist. I never saw him angry… not once! Huey Lewis & The News have taught me a lot as well. Steve Vai is one that besides his amzing ability and intense creativity and taste has been someone that became a great friend and someone that has inpired me to be a better person and live happily not connected to the guitar or music. Just life. He is very heartful, thoughtful and wise to say the least.

How is the life of a rock star like you, from the perspective of time devoted to the practice of the instrument, the working sessions, and touring the world?
It takes balance I think. Life also includes having a family and spending quality time with your childern, then laundry and dishes etc :-)) I always try to pick up the guitar during these times and keep up. 

Is perhaps the Stef Burns League born under the desire of experimenting sounds, and music, that you enjoy, but cannot play while performing Vasco discography?
Stef Burns League is a continuing evolution of Stef Burns solo. Changing into a more classic rock sound mix with modern rock flavors. 

What are your projects for the future?
I am writing new material for myself and other artists as well. I collaborate with different people including Will Hunt, Juan Van Emmerloot, Vince Pastano, Alberto Rocchetti and Niccolo Bolchi.

One last question: You’ve got beautiful children, and I was wondering if you bought a guitar for any of them, since it’s well known, that you’ve started playing the instrument, when you were still a child. Will the world welcome soon a junior Burns guitarist?
Definitely! Jamie has two guitars… one acoustic and one electric Plus I am getting a piano for the house. I grew up with a piano in the house and I think it’s very important and beautiful. My sons have guitars and drums and basses as well and they enjoy playing!

– Elena Arzani