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Intervista a Filippo De Paoli, voce dei Plan De Fuga.

Intervista a Filippo De Paoli, voce dei Plan De Fuga.

Ciao Filippo, in “Fase1” vi siete preoccupati molto di quelle che sono le problematiche delle persone, dell’umore della gente.
In Italia sopravvive il partito dell’incosapevolezza, di quelli che non sanno, che non si accorgono di ciò che succede, mentre all’interno della nostra politica c’è il caos più totale.
Noi non vogliamo dire cosa è giusto o sbagliato ma solo di farsi qualche domanda in più, di “imporsi” un dubbio. Siamo parte di un mondo occidentale che fa acqua da tutte le parti e tante persone nel resto del mondo hanno qualcosina da dire su come sfruttiamo le risorse del pianeta. Poniti un dubbio se noi siamo i fortunati del pianeta e non riusciamo nemmeno a pagare le bollette a fine mese. Bisognerebbe solo distribuire meglio le ricchezza del mondo, ma solo a dirla una frase del genere suona impossibile e sicuramente lo sarà finché la così detta massa non capirà il meccanismo.

E non è solo una questione italiana, tutta Europa soffre questo stress economico che ormai ci attanaglia da qualche anno.
Il problema è che noi italiani ci siamo assuefatti ad un certo tipo di politica e ci siamo praticamente abituati alle menzogne. 
La nostra rivoluzione non ci porta da nessuna parte perché siamo abituati a lamentarci solo nei bar. C’è questo malessere ma dobbiamo capire da dove arriva e come risolvere il problema.

Altro malessere attuale o se vogliamo chiamarla “piaga”, è l’avanzare del terrorismo e a pagarne le spese per adesso è stata Parigi…cosa ne pensi e soprattutto come vedi il fatto che sia stato colpito un concerto di musica rock, quello che forse per noi occidentali è un’espressione di libertà?
E’ un esempio della società malata. Colpire il concerto? Si entra nel grande mondo delle opinioni, ma di sicuro hanno fatto incazzare tantissimo l’opinione pubblica. secondo me è tutto così assurdo e non c’è nessuna giustificazione logica nel terrorismo quindi non cerchiamola nemmeno. Chiunque abbia architettato tanta ferocia ha voluto scuotere tutti il massimo possibile, per quale motivo? Questo è il dubbio da porsi. Da parte mia condanno completamente qualsiasi atto di violenza possibile. Dall’11 settembre in poi il mondo ha cominciato un percorso preciso e la lotta al terrorismo nasconde oltre gli intenti a tutti noti un business esorbitante che mira a risollevare le sorti dell’alta finanza, dopo il pasticcio che ha creato la crisi economica mondiale.
Dietro ogni guerra ci sono interessi economici enormi, è sempre stato così e sempre lo sarà, quindi non c’è da meravigliarsi se succedono cose che sembrano impensabili. 
Noi condanniamo chi uccide e chi guadagna dalla morte in egual misura.

Parliamo del vostro Ep che è meglio, il cambio della lingua ha spiazzato un bel po’ di persone, anche se sono rimaste positivamente impressionate, non avete deluso nessuno insomma, i testi sono belli e intensi e il cd è fatto bene, come mai questo cambio?
Noi abbiamo sempre parlato di società e abbiamo sempre cercato di capire l’animo umano, ad esempio in love.pdf era un modo di spiegare il sentimento più complesso della vita che è l’amore ma non nel solito modo all’italiana, volevamo farla in modo diverso ma purtroppo non tutti hanno voglia di impegnarsi a capire l’inglese e questo ci poneva in una posizione un po’ “fighetta” e non ci è piaciuto questo snobismo linguisitico, abbiamo visto che all’estero i nostri testi rendevano molto di più nell’immediatezza della lingua madre e ci piaceva l’idea che la gente ci capisse al volo, avevamo il bisogno di farci capire per dare il nostro messaggio e abbiamo deciso di passare a scrivere in italiano. 
Ovviamente non è detto che arrivi a tutti il nostro concetto, non sono Bob Marley che aveva il dono dell’universalità assoluta o persone come lui. Bob non additava nessuno in particolare, cercava di far ragionare le persone ed è quello che vorremmo fare noi. Facciamo dei ragionamenti e vorremmo che la gente capisse il nostro concetto, quindi solo per un immediatezza comunicativa.

Le canzoni sono tutte molto belle e intense ma devo dire che Brucia ha qualcosa che mi affascina molto. Non ho mai sentito parole più giuste verso un amore che ci abbandona definitivamente, la sento vera, come se si potesse toccare con mano questa sofferenza. Solo chi un certo dolore lo prova sulla propria pelle può trovare le parole giuste per descriverlo, è qualcosa che ti ha toccato da vicino?
In realtà non parla diun amore che fnisce ma di due persone che non riescono più a comunicare. Di una persona che si logora lentamente senza condividere i suoi problemi e l’altro l vede distruggersi piano piano senza poter fare nulla…sì, l’ho vissuta.

C’è chi si sta impegnando affinchè nelle radio venga trasmesso un 20% giornaliero di musica indipendente, cosa ne pensi?
Sono perosnaggi da elogiare. Ci sono Paesi che credono molto nel beneficio che porta la propria attività culturale e artistica e purtroppo in Italia spesso ce ne freghiamo perché crediamo che la cultura sia noiosa e pesanti. Invece potrebbero portare a qualcosa di diverso.

Come mai avete deciso di fare 2 Ep (il secondo uscirà nei primi mesi del 2016 e si chiamerà Fase2) invece di un unico cd?
E’ un trend discografico molto in voga e in realtà non saranno 2 Ep ma un disco che esce in 2 momenti diversi. Il motivo è che da più visibilità alle band, doppio ufficio stampa, doppio tour, doppie informazioni. C’è più possibilità di arrivare a più persone.

Saranno 2 o 3?
Saranno 2 in italiano e poi…vedremo il prossimo.

Con questo Tour avete girato un po’ l’Italia, siete stati anche nella provincia dove sono cresciuto, Avellino…
E’ vero siamo stati al Meet Eventi ad Atripalda ed è il locale più fico in cui abbiamo mai suonato, e ti assicuro che ne abbiamo girati molti e non solo in Italia, anche Londra o in America e non hanno locali così.
Ha un fonico incredibile, un impianto pazzesco e il tutto è stato costruito da un ingegnere bravissimo e ti dico che è un locale pazzesco. Bello e raffinato.

Una piccola anticipazione sul secondo Ep?
Dirà cose pesanti. Noi lo abbiamo fatto per questo. Ci piace l’inglese, ci piace andare all’estero. Ma con fase2 vogliamo arrivare a più persone possibile e a insinuare più dubbi possibili.

Quando Uscirà?
Spero per febbraio, stiamo promuovendo ancora questo quindi abbiamo poco tempo per organizzare il tutto.

Sono molto curioso
Anche noi, non vediamo l’ora che esca e vedere come va.
 
Filippo, noi di Tuttorock ti ringraziamo e ci vedremo presto, febbraio è alle porte e abbiamo voglia di ascoltare Fase2
Grazie a voi, e un saluto a tutti i lettori di Tuttorock

Daniele “DiKi” Di Chiara

A seguire due video dell’Ep Fase1 : Il Dubbio e Spazi Immensi