ICHIKO AOBA – Intervista alla cantante, musicista e compositrice giapponese
In occasione dei due concerti di lunedì 10 aprile al Circolo Arci Bellezza di Milano, in collaborazione con Caramello, e di martedì 11 aprile al Locomotiv Club di Bologna, ho avuto il piacere di intervistare la cantante, compositrice, chitarrista giapponese Ichiko Aoba.
Due imperdibili appuntamenti per lasciarsi ipnotizzare dalle cascate di suoni tra ambient folk, psych, jazz e musica classica impressionista.
Ichiko ha collaborato con la leggenda giapponese Ryuichi Sakamoto e con il sound artist americano Taylor Deupree.
Ciao Ichiko, benvenuta su Tuttorock, come sta andando il tour mondiale “SAISON DES FLEURS”?
Sta andando alla grande, grazie. Ho fatto 4 spettacoli sold out negli Stati Uniti, incluso uno show molto speciale in una chiesa a Knoxville Tennessee, all’interno di un festival chiamato Big Ears. C’erano molti amanti della musica lì e ho suonato con un’orchestra per la prima volta negli Stati Uniti. Ora sono in Francia e ho aperto per l’artista francese Pomme all’Olympia. Era un luogo molto speciale e lei mi ha gentilmente invitato a esibirmi in un duetto con lei. Ha cantato la canzone in giapponese ed è stato molto divertente!
Che tipo di spettacoli devono aspettarsi gli italiani il 10 aprile a Milano e l’11 aprile a Bologna?
Per gli spettacoli italiani mi esibirò da solista.
I miei testi sono in giapponese, ma per favore godetevi il suono e le melodie.
Sarei felice se poteste perdervi nel puro suono della musica.
“Windswept Adan” è il tuo album più recente, che feedback hai avuto?
Non ho mai provato niente di simile prima.
Ho ricevuto messaggi da tutto il mondo.
A partire dalla composizione, dagli arrangiamenti, dal mixaggio, per finire con grafica e design, questo lavoro è stato creato da un team affiatato in Giappone e sono molto felice che stia raggiungendo persone in lungo e in largo.
Considero la tua musica, oltre che bella, terapeutica, è come se mi portasse in altre dimensioni, sei d’accordo con me?
Credo che le melodie e le voci siano un’estensione del mio respiro e del mio battito cardiaco. La musica è molto universale, ma ha sempre origine dal corpo fisico.
Quando e come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Ho sempre ascoltato e suonato musica fin dalla giovane età, poiché mia madre, che lavorava per la Disney, mi ha incoraggiato a farlo. Ho avuto un mentore quando avevo 17 anni che mi ha incoraggiato a prendere la musica più seriamente e a scrivere canzoni.
Qual è il tuo album preferito in assoluto?
Djangology di Django Reinhardt. È uscito negli anni ’60 ma il mio mentore mi ha incoraggiato ad ascoltare questo album da adolescente. Da allora è uno dei miei preferiti.
Hai collaborato con una leggenda della musica come Ryuichi Sakamoto, cosa ha significato per te quell’esperienza?
È stato molto gentile con me, dato che ero ancora una nuova arrivata quando abbiamo collaborato.
Naturalmente l’esperienza è necessaria per la musica. Sono stata molto felice che abbia affermato il potere che avevo per cominciare. Mi sento molto onorata e privilegiata di aver potuto lavorare con lui. Il suo spirito e la sua memoria rimarranno in me finché vivrò.
Hai suonato ovunque, c’è una città o un paese di cui conservi i migliori ricordi?
Il mio recente show in Indonesia è stato molto significativo. Ero a Bali poco prima dello spettacolo, avevo la sensazione che molti dei balinesi fossero nel mio corpo.
Ed è stato anche un ricordo meraviglioso esibirmi con un’orchestra di 12 elementi l’anno scorso a Londra. La registrazione del concerto è appena uscita, sono felice che sia disponibile per le persone di tutto il mondo.
Grazie mille per il tuo tempo, ci vediamo in Italia, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Non vedo l’ora di suonare in Italia!
MARCO PRITONI
** ENGLISH VERSION **
On the occasion of the two concerts on Monday 10 April at the Circolo Arci Bellezza in Milan, in collaboration with Caramello, and on Tuesday 11 April at the Locomotiv Club in Bologna, I had the pleasure of interviewing the Japanese singe, composer and guitarist Ichiko Aoba. Two unmissable appointments to let yourself be hypnotized by the cascades of sounds between ambient folk, psych, jazz and impressionistic classical music.
Ichiko has collaborated with Japanese legend Ryuichi Sakamoto and American sound artist Taylor Deupree.
Hi Ichiko, welcome to Tuttorock, how is the “SAISON DES FLEURS” world tour going?
It’s going great, thank you. I played 4 shows in the US which were sold out, including a very special show in a Church in Knoxville Tennessee, which was at a festival called Big Ears. There were lots of music lovers there and I played with an ensemble for the first time in the US. I’m now in France, and opened for the French artist Pomme at the Olympia. It was such a special venue, and she kindly invited me to perform a duet with her. She sang the song in Japanese and it was so much fun!
What kind of shows should Italians expect on April 10 in Milan and April 11 in Bologna?
For the Italian shows I will be performing solo.
My lyrics are in Japanese, but please enjoy the sound and the melodies.
I would be happy if you could lose yourself in the pure sound of the music.
“Windswept Adan” is your most recent album, what feedback did you get?
I have never experienced anything like this before.
I have received messages from all over the world.
From the Composition, arrangement, mixing, artwork, and design, this work was created by a closeknit team in Japan, and I’m so happy that it’s reaching people far and wide.
I consider your music, as well as beautiful, therapeutic, it’s as if it bring me to other dimensions, do you agree with me?
I believe that the melodies and voices are an extension of my breath and heartbeat. Music is very universal, but it always originates from the physical body.
When and how did you approach the world of music?
I was always listening and playing music from a young age, as my mother who worked for Disney encouraged me to do so. I had a mentor when I was 17 who encouraged me to take music more seriously and write songs.
What is your all time favorite album?
Djangology by Django Reinhardt. It came out in the ‘60s but my mentor encouraged me to listen to this album as a teenager. It’s been a favourite of mine ever since.
You collaborated with a music legend like Ryuichi Sakamoto, what did that experience mean to you?
He was very kind to me, as I was still a newcomer when we collaborated.
Of course experience is necessary for music. I was very happy that he affirmed the power that I had to to begin with. I feel so humbled and privileged to have been able to work with him. His spirit and memory will remain in me for as long as I live.
You’ve played everywhere, is there a city or a country you have the best memories of?
The recent show in Indonesia was very meaningful. I was in Bali just before the show, I had the feeling that many Balinese gods were in my body.
And it was also a wonderful memory to have a show with 12ensemble last year in London. The concert has just been released. I am happy that it’s out for people everywhere to enjoy.
Thank you very much for your time and see you in Italy, do you want to add something to close the interview?
I’m very much looking forward to playing in Italy!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.