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“GUARDAMI – MANGO” – TUTTO IL TALENTO DI VIPRA

“GUARDAMI – MANGO” – TUTTO IL TALENTO DI VIPRA

Parliamo di Giovanni Vipra, in arte Vipra, e il suo nuovo singolo “Guardami – Mango” ( (Asian Fake/Sony Music), talentuoso cantautore e rapper  classe ‘92, uno degli artisti più promettenti e talentuosi della scena musicale pop punk nazionale, conosciuto inizialmente come voce e frontman della band Sxrrxwland. In seguito allo scioglimento di quest’ultima, band che univa la trap al pop d’avanguardia, decide di intraprendere la propria carriera solista nel 2020.
Come il precedente “Musica dal morto – Martini”, dedicato all’indimenticata Mia Martini, anche questo brano omaggia un grande cantautore italiano qual è stato e resta Mango. Con questo nuovo progetto discografico, l’artista porta avanti una riflessione sul mondo in cui viviamo, un percorso di ragionamento, riflessione e critica della società contemporanea, del momento storico attuale, partendo soprattutto dallo star system. Uno spunto interessantissimo di riflessione, di ragionamento sulle piaghe della società contemporanea, sul mondo della musica, il mainstream, la dipendenza dai social network, il consumismo e l’accanimento verso i più deboli. Paradossi e carenze di quello che stiamo vivendo, insomma.

Vipra ironizza sulla costante continua necessità di apparire che ossessiona gli artisti del mainstream:

Si sgomita per entrare nel party esclusivo, l’ossessione di stare accanto ai “vip”. L’eccesso si è elevato a regola, si esaspera la distanza fra chi ha e chi non ha beni. Vipra coglie l’occasione soprattutto per un focus sul mondo della musica, le sue regole, il mainstream, un vortice inarrestabile: mai come nell’ultimo anno, nel 2022 è stato difficile creare, scoprire qualcosa di nuovo, diverso, rivoluzionario.

Vipra ha lavorato come autore per artisti di livello nazionale:

Ha pubblicato un album solista nel 2021 per Asian Fake e Sony Music, “Simpatico, solare, in cerca di amicizie”. Il suo percorso artistico l’ha portato a non amare il mercato musicale e i suoi addetti ai lavori ed essendo un artista libero, naturalmente ha criticato la struttura capitalista – con tutto il genere umano – “in marcia verso l’auto-annientamento”, un’autodistruzione come ci racconta durante l’intervista.
Nel corso degli anni, Vipra è stato headliner dell’edizione 2021 del Mi Ami Festival e dello Spring Attitude Genera Festival. Ha suonato al Pinewood Festival, nei maggiori festival e club italiani sia solista che con i Sxrrxwland.
Abbiamo raggiunto ed intervistato Vipra per Tuttorock:

Parliamo del tuo nuovo singolo “Guardami – Mango”, come nasce l’idea creativa, narrativa del progetto artistico, a seguire del precedente “Musica dal morto”, Martini?
Sono due tasselli pregiati di un concept-album di prossima uscita: come nasce l’idea narrativa?

“Penso che la musica italiana sia in una fase di “stagnazione”: ne esce tantissima, fa tantissimi streaming, ma parla un po’ tutta delle stesse cose, quasi ossessivamente, nonostante ci siano argomenti che sembra quasi ci si sforzi di non vedere. Mentre nel resto del mondo anche il pop comincia a politicizzarsi, mentre alcune problematiche si fanno così pressanti da non poter essere ignorate, qui restiamo tutti più o meno fermi, muti, indifferenti. Invece le storie, la passione di molti artisti e artiste del passato continuano a vivere nonostante non siano più tra di noi: in questo senso si trova più vita nei morti che nei vivi, oggi”

Perché la scelta di queste due figure, amate, nel panorama della musica italiana? Sono due metafore importanti, legate a tematiche da esporre, in qualche modo da esternare, da condividere?
“Musica dal Morto” è un brano che parla di atteggiamenti tossici nel mondo dello spettacolo, e di un pubblico che ha “giustiziato” impunemente persone che prima metteva su un piedistallo: Mia Martini era la figura più emblematica da accostare. Nel caso di “Guardami!” Descrivo un artista affamato di attenzione, di successo, tutt’altro che interessato alla musica: esattamente il contrario di un genio sensibile come Mango, quindi qui si è trattato più di una contrapposizione”

Con la scelta di dedicare due brani ad altrettanti indimenticati artisti, cosa vuoi raccontare, cosa intendi denunciare?
“Esattamente quello che ho detto sopra. Più che denunciare mi interesserebbe creare dibattito, anche con la musica dal vivo (morta pure quella tranne che per i nomi giganteschi) per riappropriarci un po’ dello spazio pubblico, che è stato in gran parte divorato dai rapporti social”

Come ti collochi nel panorama musicale attuale ed in questa società liquida, come sosteneva il filosofo Baumann, frenetica, aggressiva? Chi è Vipra, cosa vuole raccontare? Qual è la tua esigenza narrativa?
“Racconto quello che mi va, se mi sembra valga la pena di raccontarlo. L’ho fatto pure con l’amore o con le spacconate, poi però mi annoio a stare sempre su un argomento o un genere musicale. Come ho detto prima c’è un sacco di cui parlare”

Siamo ossessionati dal mainstream: si insegue il gusto del pubblico o è il pubblico ad inseguire proposte musicali tutte uguali? La musica si muove oggi in acque avvelenate, secondo il tuo pensiero?
“È una domanda da fare ai discografici, non a me. Sicuramente gran parte degli artisti non ama esporsi – né in senso musicale né in senso politico – quindi si può dire che il pubblico incuta timore e si cerchi sempre di dargli in pasto un boccone per calmarlo, non per incuriosirlo, men che mai per indispettirlo. Alla prima opinione che rischia di sbilanciare lo status quo ti attaccano: non tutti se lo vogliono accollare, a molti interessa di più una platea sorridente e che spenda. Diciamo che in questo senso se un’acqua c’è, preferisco andare a piedi anche se mi stanco di più”

Alessandra Paparelli