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GRAVESTONE – Intervista al chitarrista e fondatore Marco Borrani

GRAVESTONE – Intervista al chitarrista e fondatore Marco Borrani

Ho già parlato su queste pagine dei Gravestone, death metal band romana attiva dal 1992, in occasione dell’uscita del nuovo album “Ars Arcana”. Ne ho parlato con Marco Borrani, chitarrista e fondatore della band. Di seguito il resoconto dell’intervista.

Ciao e benvenuto su Tuttorock.com. Partirei nel chiederti di presentare la band che è nata agli inizi degli anni 90.
Ciao e grazie. I Gravestone si sono formati nell’ottobre 1992, con questa formazione: Marco Borrani, (chitarra ritmica e solista), Marco Mangone (chitarra ritmica e solista), Andrea Cipolla (chitarra ritmica e solista), Andrea Esposito (basso), Massimiliano Buffolino (tastiere) , Fabio Mociatti (batteria e vocalist). Nel 1994 ci fu la firma per la compilation “Audiostar Production” con il brano “Corpse Embodiment”; in seguito l’accordo con la Drachma Records, che ebbe come effetto il primo LP “Simphony of Pain”. Dopo vent’anni di split up nel 2017, Marco Borrani riforma i Gravestone con nuova formazione ed esce l’EP “Proud to be Dead”. Dopo molti live ed avvicendamenti nel gruppo giungiamo finalmente al rientro in formazione di Massimiliano Buffolino (Gennaio ’18) e quindi alla formazione odierna.

Il vostro sound era death metal ma oggi la nuova line-up avere cambiato le sonorità. Perché?
Beh sai, volevamo che le scene del libro che abbiamo deciso di musicare per quest’ultimo LP “Ars Arcana” e le relative emozioni, prendessero vita; così, ci è venuto naturale scrivere a seconda del “momento narrativo”; abbiamo usato tutte (o quasi) le sfaccettature del metal, pur mantenendo la matrice “death metal”. Andiamo infatti dal ritornello quasi “gothic metal” di “Aqua”, alle melodie corali “power metal” su “The Death of Folco de’ Nieri”, passando per la botta black/death di “The Slaughter Conspiracy”. Tutto ciò va, secondo noi, ad arricchire il classico filo conduttore death/prog che ci contraddistingue da sempre.

Presenta la nuova band.
La formazione attuale vede Massimiliano Buffolino (Tastiere), Marco Borrani (chitarra), Massimiliano Maax Salvatori (basso), Gabriele Maschietti (chitarra), Simona “Sandcrow” Guerrini (voce) e David Folchitto (batteria). Gabriele e Simona sono gli ultimi arrivati, rispettivamente 2017 e 2020. Massimiliano Buffolino è tornato nel 2018 ma rappresenta una sorta di continuum con la storia dei Gravestone. Maax e David sono stati i primi due ad essere contattati da Marco per riformare la band sul finire del 2016.

C’è la voce principale che è femminile, perché questa scelta?
Simona, detta “Sandcrow”, ci inviò delle prove di registrazione sui pezzi del precendente “Proud to be Dead”..beh, fu amore a primo.ascolto! Successivamente, abbiamo cominciato a lavorare sulle parti vocali del nuovo disco e lì Simona è stata il massimo della professionalità; infatti, ha aggiunto tutto il suo valore e tutte le sue idee pur rispettando ed apprezzando ciò che già era stato scritto da Gabriele. Siamo sicuri che live la apprezzerete in tutto il suo splendore e la sua potenza!

Ma cosa è successo realmente nei Gravestone in tutti questi anni?
Per gli ultimi 4 anni, posso dirti che c’è stata una ricerca maniacale di persone con unità di intenti col progetto, caratteristiche tecniche importanti, voglia di fare, di investire e tutto quello che ha contribuito a portare al prodotto finale di oggi, che speriamo sia più duraturo possibile. Il tutto ovviamente condito da fantastici live in Italia ed all’estero, sempre in compagnia di grandi band, come Sodom, Venom, Moonspell, I Am Morbid, Pestilence, Faceless, Septic Flesh, Dark Funerale, Marduk ecc solo per citarne qualcuno e da qualche lavoro a livello di EP e videoclip

Nel vostro nuovo sound ci sono molte idee, più tastiere, più riferimenti progressivi, è oramai questo il nuovo corso della band?
Effettivamente, c’è stata una “svolta” musicale. Come detto, tuttavia, l’esigenza di seguire la storia che abbiamo scelto, ha dettato anche molte scelte in campo musicale. Non sappiamo ancora se questa “svolta” sarà definitiva o passeggera, per ora ci godiamo i frutti di “Ars Arcana”.

Parliamo ora di “Ars Arcana” il nuovo album, come sono nati i brani?
Il disco nasce dall’esigenza di raccontare qualcosa che, Gabriele prima e poi tutti noi, avevamo letto con grande emozione e coinvolgimento; si tratta appunto del romanzo intitolato “Gens Arcana” che, viste le tematiche esoteriche e storiche rappresentate, ha smosso in noi subito qualcosa, facendoci rimanere stupiti che ancora nessuno avesse tratto un film o un disco da questo racconto; così, l’abbiamo fatto noi eheh!!

Il significato del titolo e dei testi? E’ un concept quindi?
Si, come detto è un concept album che segue il filone del libro, senza però togliere spazio alla nostra fantasia; insomma parlare di Elementi, Arcani, Lorenzo de’ Medici, intrighi della Firenze del rinascimento, ci ha stimolato parecchio.

Tanti ospiti e anche molto vari, da Cristiano Borchi a Giacomo Voli e anche Ketty Passa e Daniele Coccia del Muro del Canto. Come li avete scelti?
Gli ospiti sono stati scelti in base a ciò che avremmo voluto far trasparire riguardo alle varie emozioni e soprattutto in base a quello che ci stimolava sperimentare (duetti clean/growl, parti melodiche ecc..). In ultimo, non nascondiamo che, con più o meno tutti gli ospiti, abbiamo legami di amicizia; tuttavia, sono stati tutti molto professionali e li ringraziamo infinitamente per questo.

Come avete vissuto questa pandemia da musicisti visto che la musica è stato uno dei settori più colpiti?
Molto male. Abbiamo, come tutti, smesso di provare, di fare live, di vederci anche solo per il piacere di una birra. Per fortuna, il disco che stavamo registrando (Ars, appunto) ci ha salvato. Si perché la voglia di tornare in studio per terminare le registrazioni ci ha portato avanti per un bel po’.

Siete pronti a tornare on stage?
La pandemia ci ha rallentato moltissimo, sia per l’uscita del disco, sia per le prove e quindi per la sua preparazione da portare live. Ora stiamo lavorando duro, ma nel frattempo abbiamo onorato l’impegno del 13 novembre al Traffic di Roma, in apertura ai Marduk, che celebravano i 30 anni di attività. Poi, il 27 novembre, abbiamo avuto un altro live da headliner. Per il 2022 stanno uscendo cose interessanti, speriamo vadano in porto. Insomma di ruggine “il covid” ne ha messa tanta, vediamo di spazzarla via.

Cosa vi aspettate da questa nuova uscita?
Noi non pretendiamo di piacere a tutti, per carità. Anzi forse dividere può essere anche un bene. Quello però a cui teniamo particolarmente è il riconoscimento del grosso grosso grosso lavoro che c’è stato dietro questo disco. Siamo coscienti che probabilmente è un disco che necessita di 2/3 ascolti prima di essere assimilato e digerito, ma la nostra aspirazione sarebbe quella di arrivare a toccare corde emozionali alle quali non tutti prestano sempre attenzione. Ecco il nostro messaggio è: “prima di dare giudizi affrettati, ascoltate con attenzione e poi, se lo desiderate, distruggeteci! Ahahahahah!!

Quanto e come sono cambiati i Gravestone in questi 30 anni e se cambierete ancora.
Come detto non sappiamo dire se questa direzione sarà la definitiva. Il mondo cambia, “panta rei” direbbe Eraclito; è difficilissimo rimanere identici a sé stessi negli anni (e a dirla tutta, anche un po’ noioso eheheh). Starà a noi chiaramente far sí che i cambiamenti siano in positivo piuttosto che in negativo..anche se..ma chi lo decide poi?? Forse nel nostro caso, solo il nostro pubblico.

Chiudi l’intervista come volete, un messaggio per entrare nel vostro mondo musicale.
Vogliamo solo ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile lo sviluppo e la realizzazione del disco Ars Arcana Grazie alla gente che ci segue da sempre ed anche ai nuovi fan. Grazie a tutti quelli che si sbattono perché questo cavolo di underground diventi un po’meno underground e, ovviamente… Grazie a voi dello spazio, alla prossima!

FABIO LOFFREDO

Band:
Marco Borrani: Chitarra
Gabriele Maschietti: Chitarra
Simona “Sandcrow” Guerrini: Voce
Massimiliano Maax Salvatori: Basso
Massimiliano Buffolino: Tastiere
David Folchitto: Batteria

Special Guests:
Cristiano Borchi: Voce
Ketty Passa: Voce
Daniele Coccia: Voce
Giacomo Voli: Voce

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