GORILLA PULP – Intervista alla band viterbese
In occasione dell’uscita del video del singolo “Don’t Jump The Fence”, che anticipa l’album “Mask Off” (Ammonia Records / Tufo Rock Records) prevista per il prossimo 27 aprile, ho avuto il piacere di intervistare i Gorilla Pulp.
Sin dalla loro nascita nel 2014 a Viterbo, Italia, i Gorilla Pulp hanno imbracciato i propri strumenti con un unico obiettivo: unire le influenze heavy blues anni ’70 all’energia fuzzed-out tipica dello stoner rock moderno. Il quartetto formato da Maurice, Choris, Mr. Vernati e Bulldozer fa della propria energia contagiosa e sex-driven il fulcro delle proprie performance, caratterizzate da jam esplosive e tutta l’euforia tipica del rock ‘n roll. Dopo l’avvio del motore nel 2014 con l’EP di debutto “Hell in A Can”, uscito per la Mother Fuzzer Records, non si sono più fermati. Nel 2016 vede luce il disco d’esordio con la Retro Vox Records, “Peyote Queen”, in cui consacrano la loro devozione per lo stoner rock. Nel 2017, dopo essere apparsi in una compilation curata dalla Cleopatra Records insieme a band del calibro di Pentagram, Saint Vitus e Wo Fat, escono con il secondo full lenght “Heavy Lips”, continuando la collaborazione con la Retro Vox Records. Il singolo “In Your Waters” viene scelto per la OST di “Wreckfest”, uscito su Playstation, XBox e Pc.
Ciao ragazzi, benvenuti su Tuttorock, parliamo subito di questo vostro nuovo singolo, “Don’t Jump The Fence”, un brano nato quando e come?
Ciao amici di Tuttorock e grazie per averci invitati a questa intervista. Don’t Jump The Fence è una delle tracce del nuovo album a cui più siamo affezionati e per questo abbiamo deciso di lanciarlo come primo single e video ufficiale. È l’inno della Tufo Rock Army, una dedica diretta che noi Gorilla facciamo a tutti i fan del genere che abbiamo coniato, il nostro Tufo Rock. Fu il primo pezzo scritto di getto subito dopo aver lanciato il vecchio album “Heavy Lips”, perché volevamo creare un vero e proprio anthem. Così, arrivati col il riff iniziale, è stato molto semplice aggiungere il fuzz a cannone e un basso con cassa dritta!
Il singolo anticipa l’album “Mask Off”, un titolo che significa cosa per voi?
Sì, esatto, è quello che introduce l’album anche se non è la prima traccia, ma la quarta. Il titolo “Mask Off!” è un gioco di parole che abbiamo trovato per esorcizzare quello che è stato il periodo in cui abbiamo inciso. Ci destreggiavamo tra Viterbo e il comune di Montefiascone con le autocertificazioni sviando i posti di blocco possibili. Tutto questo per registrare l’album in tempo che poi vedrà luce finalmente ora, a Primavera. Quindi ci è sembrato un bel nesso quello tra il togli la maschera/mascherina che utilizzavamo durante la pandemia come segno di libertà, e la stessa libertà del togliersi la maschera che qualcuno indossa ogni giorno per non rivelare mai sé stesso alla società. Mask Off! significa libertà!
Un album che uscirà in vari formati, tra cui un formato interattivo con tanto di pop up, volete parlarmene in maniera più approfondita?
Siamo dei feticisti affezionati a tutto quello che è pulp e anni ’70. Proprio in questa epoca andavano molto in voga i pop up componibili tanto che trovammo un libro nella soffitta della nonna di Maurice (voce e chitarra) che spiegava come crearne uno, fino ad arrivare a modelli molto complessi. Volevamo creare qualcosa di interattivo che fosse diverso dai soliti dischi odierni. Allora l’inserto del gatefold nella sola versione in vinile sarà proprio lo stesso pop up. Chi avrà il disco potrà ritagliare il cartonato della band e incollarla al centro del disco (sono presenti anche le istruzioni ahahah) con tanto di maschera gorillesca opzionale.
Gli altri 9 brani hanno seguito lo stesso processo di scrittura e di registrazione del singolo?
Esattamente. I brani dei Gorilla Pulp nascono e vengono sviluppati tutti nella stessa maniera sin da quando siamo nati, nell’aprile del 2014. Uno di noi arriva in sala prove con un riff appuntato in testa o su un registratore, lo sviluppiamo insieme durante la prova e quelle successive e poi per ultimo arriva il testo. Di solito parliamo sempre di fatti realmente accaduti, romanzati nella nostra maniera.
Chi ha realizzato la copertina?
La copertina è stata realizzata dalla Talentuosa D’Aria Art, una giovane illustratrice della nostra amata Tuscia, che fa parte del collettivo Supa Studio. Nell’ambito musicale hanno già lavorato per copertine assieme ZeroCalcare, compilation in ambito punk/hc, one man band e illustrazioni per festival importanti come “ATB X – A Tuscia Birra”.
Come e quando vi siete conosciuti?
Ci conosciamo da quando eravamo davvero piccoli e veniamo tutti dall’ambiente underground italiano con le esperienze delle vecchie band. Prima dei Gorilla Pulp eravamo già ottimi amici vivendo tutti più o meno a Viterbo e in varie combinazioni già suonavamo in formazioni storiche come FAVL (Streetpunk), Neid (Grindcore), Minefield (Heavy Metal) e altri ancora. Quindi è stato facile per noi costruire un legame ancora più solido avendo già delle radici salde frutto di una storica amicizia.
Il nome della band da chi è stato scelto e per quale motivo?
Per motivi comunicativi e di immagine volevamo descrivere quello che saremmo andati a proporre durante un live: un grosso impatto fin da subito e tanto casino, perché siamo principalmente una live band. Ci piace suonare in giro e fare i tour, non di certo creare tracce non replicabili poi dal vivo. Ci serviva quindi il nome di un animale grosso, che ci rappresentasse (siamo tutti capelloni e pelosi), e soprattutto un qualcosa di diverso che avrebbe giocato con il nome di polpa e il genere pulp, una corrente letteraria e cinematografica che ci rappresenta molto. Quindi una sera in sala prove ci guardiamo e uno di noi esclama “Gorilla!”. La mattina successiva guardando un poster vecchio di Pulp Fiction abbiamo deciso di aggiungere il secondo nome per farne uno composto e originale.
Avete già qualche data live in programma?
Sì, abbiamo appena confermato un bel trittico di date che riguarderà la prima parte italiana del tour di “Mask Off!”. A seguire confermeremo il tour Europeo che partirà da settembre. Per l’occasione ci accompagneranno i nostri fratelli storici parmigiani Black Gremlin per tutta la durata di questo weekend. Il 28 aprile inizieremo con la prima data a casa nostra, in provincia di Viterbo, precisamente nel live club “Il Belvedere” di Montefiascone. Seguiremo con una bella data alla storica Officina 99 di Napoli il 29, per poi concludere a Parma allo Splinter domenica 30, altro live club diventato un’istituzione nel panorama underground settentrionale. Quindi un bel centro-sud-nord per coprire una bella fetta dello stivale. A seguire tutte le altre date in continuo aggiornamento.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Grazie Marco e grazie infinite a tutti gli amici di Tuttorock per il tempo che ci avete dedicato! E un saluto speciale a tutta la nostra Tufo Rock Army, ricordatevi che senza di voi non esiste il TUFO ROCK! Alla prossima!
MARCO PRITONI
Band:
Maurice Flee – voce e chitarra
Choris – basso e cori
Angioletto Mr. Vernati – chitarra e cori
Giorgio ‘Bulldozer’ Pioli – batteria e percussioni
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.