GOOGA – Intervista alla band
In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “LUPO MANNARO” ho intervistato la band dei GOOGA.
Ciao ragazzi, piacere di avervi sulle pagine di TuttoRock, volete iniziare a raccontarci come nascono i Googa e quali sono stati i vostri primi ascolti?
Siamo amici da molti anni, ma ci siamo trovati a suonare insieme con questa formazione solo alla fine dell’estate 2017. Dopo aver praticato per anni, singolarmente, in varie cover band e sperimentato diversi generi e stili, abbiamo sentito la necessità di esprimere il nostro punto di vista musicale e poetico attraverso una musica che ci appartenesse. Definire un background di ascolti specifico è difficile come lo è trovare una collocazione in un genere preciso. Come punto di partenza abbiamo avuto sicuramente il cantautorato italiano, da Daniele Silvestri a Lucio Dalla, ma i nostri ascolti personali, che in qualche modo entrano nella musica che esprimiamo, spaziano enormemente. Senza esagerare possiamo dire che vanno dal metal alla trap.
Il nome della band da dove nasce?
Esistono diverse versioni sulla nascita del nostro nome, ma la verità è che come spesso accade, nasce per caso: è preso in prestito da un personaggio minore di un cartone animato, Rick e Morty, ma nel tempo lo abbiamo fatto nostro. Googa è diventato il nome della nostra tribù e qualche volta ci piace dire che rappresenta il nostro motore di ricerca esistenziale.
Avete iniziato partecipando a Spaghetti Unplugged, che esperienze sono state e cosa vi ha insegnato? Avete partecipato ad altri festival? Qualche aneddoto da raccontare?
Abbiamo partecipato a molti festival, contest e open mic, quasi tutti quelli della scena romana probabilmente. Ognuno ha un suo target e delle sue regole, ma senza dubbio rappresentano tutti uno spazio fondamentale per la musica emergente. Se non ci fossero saremmo tutti spinti a fare solo le cover band: per chi ha voglia e bisogno di esprimere qualcosa sono una bocca d’ossigeno enorme. Ce n’è molto bisogno. Di aneddoti ne avremmo svariati. Nell’estate del 2018 ci siamo allagati letteralmente per due concerti di seguito (una volta per la pioggia, una per la marea in spiaggia). Da lì è nata Sapone, una traccia del nostro primo EP, Oblò.
La dimensione live quanta importanza riveste per voi?
È assolutamente fondamentale e in questo momento di lockdown, in cui non è possibile farlo, lo si percepisce ancora di più. L’esperienza in studio è certamente un momento stimolante e cruciale per una band, ma tutti nasciamo suonando live, con l’obiettivo di continuare a farlo.
Nel processo creativo avete ruoli ben definiti? A cosa vi ispirate nelle vostre composizioni?
Diciamo che abbiamo dei ruoli, anche se non espliciti e abbastanza intercambiabili per dare la possibilità a tutti di esprimersi al meglio. La scrittura nasce da Francesco, il cantante, ed Eugenio, il tastierista, ma è successo che lo spunto partisse da altri. L’arrangiamento è collegiale, fatto in sala prove, in cui ognuno costruisce le sue linee insieme agli altri.
Quale filo conduttore avete seguito per il nuovo singolo “Lupo mannaro” e che significato avete voluto inserire nel brano?
Nei nostri brani molto spesso ci piace lanciare svariati spunti e suggestioni, con diverse possibilità di interpretazione. Lupo mannaro in qualche modo parla della condizione umana, del nostro sentirci uomini e animali, ma a volte nessuno dei due.
Progetti futuri? Quando si potrà vi vedremo in tour?
Al momento stiamo ricominciando con una fase compositiva intensa che nell’ultimo anno abbiamo un poco trascurato per seguire altri aspetti della band (serate live, promozione del progetto, registrazione del singolo e dell’EP prima ecc.). Contiamo sicuramente di tornare a suonare per l’Italia il più possibile, ma ancora di più ci preme adesso scrivere un album che ci rappresenti a pieno.
Ascolti interessanti che fate al momento?
Un poco scontato, ma ci stiamo per l`ennesima volta spaccando di Beatles.
MAURIZIO DONINI
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.