GIPSY FIORUCCI – Intervista alla cantautrice umbra
In occasione dell’uscita del singolo “Protagonista”, tratto dall’album “Protagonista del finale”, ho avuto il piacere di intervistare la cantautrice umbra Marta “Gipsy” Fiorucci.
Ciao Marta, benvenuta sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto, ti chiedo come va in generale e come hai impiegato il tempo della quarantena?
Ciao, grazie mille, il piacere è mio… attualmente sono immersa totalmente nella promozione del mio nuovo singolo uscito da pochi giorni, durante il periodo della quarantena posso dire di aver impiegato il mio tempo nel miglior modo possibile dedicandomi a tantissime cose; in primo piano sicuramente alla mia parte creativa scrivendo e sviluppando nuovi brani, ho lavorato alla realizzazione del videoclip di “Protagonista” in quanto le immagini dove sono presente le ho girate a casa mia, poi mi sono dedicata alla conoscenza e all’approfondimento di argomenti che mi stanno a cuore, ho seguito corsi e lezioni online, ho letto libri e pregato molto per la situazione drammatica che aveva colpito il nostro paese e tutto il mondo.
Hai pubblicato da poco il nuovo singolo “Protagonista”, tratto dal tuo album “Protagonista del finale” uscito lo scorso dicembre, che io apprezzo molto, vuoi parlarmi un po’ di questo brano? Com’è nato e con chi hai collaborato per scriverlo?
Questo brano è sicuramente uno dei più introspettivi e autobiografici di tutto l’album, infatti descrive principalmente gli stati d’animo che mi hanno attraversato nel corso degli anni e tutte le difficoltà incontrate nel mio percorso artistico in contrapposizione con la voglia sempre più forte di combattere per il proprio sogno e andare sempre avanti per poter essere appunto “Protagonista del finale”; è stato scritto da me in collaborazione con l’autrice Lina Falaschi e il compositore Riccardo Brunamonti e l’arrangiamento è stato curato dal grande produttore artistico Renato Droghetti che vanta collaborazioni con Paola Turci, Edoardo Bennato, Dodi Battaglia, Paolo Meneguzzi e tanti altri, con la supervisione di Manuel Autieri, fondatore dell’etichetta bolognese SanLucaSound.
Come sta andando l’album?
L’album “Protagonista del finale”, uscito il 10 Dicembre scorso su tutte le piattaforme digitali, rappresenta per me il sogno di una vita, un progetto a cui ho dedicato anima e corpo curando ogni minimo particolare in prima persona, devo dire che mi sta regalando belle soddisfazioni avendo avuto buonissimi riscontri sia di pubblico che di critica e, come affermo sempre, “in questo disco è racchiusa la mia anima e la cosa più importante è che possa arrivare al cuore di chi lo ascolta”.
Quanto c’è di autobiografico negli altri brani?
Riallacciandomi al discorso di prima “Protagonista” è senza dubbio tra i brani più autobiografici seguito da “Specchi di Luce”, il singolo uscito a Novembre che ha anticipato l’album, “Attimi per attimi” e “Non c’è via d’uscita”, direi che sono questi i più intimi ed introspettivi con un impatto emozionale importante.
Ci sono anche alcune tue interpretazioni di brani di altri artisti, come “What’s Up” dei 4 Non Blondes, “Imagine” di John Lennon, “Sei nell’anima” di Gianna Nannini, “Try” di Pink e “Shattered” dei The Cranberries, ciò dimostra che spazi molto tra i generi musicali, ma quali sono gli artisti che più hanno influenzato la tua carriera?
Le cover che ho scelto di inserire in questo progetto discografico mi rappresentano e mi appartengono molto, per citarne alcune “What’s Up” mi ha accompagnato fin dall’età dell’adolescenza quando la interpretavo con immensa gioia già nelle mie prime formazioni di rock-band che avevo all’ora, “Shattered” è il mio personale omaggio alla grandissima Dolores O’Riordan, voce unica e indimenticabile dei The Cranberries, gruppo che ho amato da sempre e con cui sento un legame profondo di appartenenza come energia e sound musicale e che sicuramente ha influenzato positivamente la mia carriera; è vero poi che spazio tra vari generi musicali ma principalmente posso dire di avere un’anima rock in tutte le sfumature che esso comprende, penso anche che sia fondamentale aldilà del genere mettere al centro la propria creatività e unicità presente in ognuno di noi e che deve essere il nostro marchio, quello che in qualche modo ci distingue da tutti gli altri e che ci rende riconoscibili fin dal primo ascolto.
Quando hai deciso di fare la cantante?
Più che decidere penso che, se hai una passione immensa che è parte di te come quella che ho io, è lei che in qualche modo ti sceglie e tu puoi solo lavorare duro e impegnarti affinchè il tuo sogno possa diventare realtà ma ci vuole tantissima forza d’animo per poter andare avanti e non mollare soprattutto in una realtà come quella che viviamo oggi nella musica, un percorso fatto di un amore e una costanza veramente unici e solidi che solo una grande passione può dare.
In Italia, si può ancora emergere senza passare dai Talent Show? Tu cosa ne pensi?
Questo è un argomento veramente tortuoso e complicato che richiederebbe un poema… quello che posso dire è che oggi in Italia è veramente dura, soprattutto se appunto non passi per un Talent, anche se possono essere una lama a doppio taglio considerando che tranne pochissime eccezioni molti che escono da lì diventano ben presto delle meteore di cui nessuno si ricorda nulla… e comunque penso fortemente che il duro lavoro fatto da sacrifici, costanza e amore per quello che fai a lungo andare ripaga sempre perché dall’universo torna sempre indietro ciò che si dona e ciò che si fa con vero amore.
Qual è il tuo sogno musicale più grande?
Penso che per tutto quello che ci siamo detti fino a questo momento sia abbastanza chiaro quale sia il mio sogno più grande… sicuramente vedere riconosciuto il proprio lavoro ad un livello più grande in modo che sempre più persone possano conoscermi e apprezzarmi per la mia musica… voglio emozionarmi e allo stesso tempo emozionare il mio pubblico sopra ad un palco… dove non vedo l’ora di risalire.
Quanto ti manca suonare dal vivo?
“Manca come l’aria”… (come cantava Tozzi) nel vero senso della parola… per noi artisti è fondamentale l’impatto emozionale che viviamo dal vivo davanti al nostro pubblico… è lì che viene fuori tutta l’essenza della propria arte e soprattutto la parte più vera… speriamo che quanto prima sia possibile riprendere tutto questo e vivere ancora grandi emozioni.
Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, vuoi dire qualcosa ai lettori di questa intervista?
Sono io che che ringrazio te, è stato un grande piacere raccontarmi parlando di ciò che mi sta più a cuore… La cosa più importante e a cui tengo molto che vorrei dire a chi leggerà questa intervista è di seguirmi nella pagina artista Facebook “Gipsy Fiorucci”, su Instagram “martafioruci_gipsy”, iscriversi al canale YouTube “Marta Fiorucci Gipsy”, cercarmi e ascoltarmi su tutti gli store digitali ma soprattutto condividere al massimo la mia musica e la mia arte, cosa di fondamentale importanza per tutti gli artisti ma soprattutto per noi emergenti.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.