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GIOVANNI BLOCK – Intervista al cantautore, musicista e compositore napoletano

GIOVANNI BLOCK – Intervista al cantautore, musicista e compositore napoletano

A due mesi dall’uscita dell’album “Retrò”, ho avuto il piacere di intervistare Giovanni Block. Nato e vissuto a Napoli, cresciuto tra la musica e il teatro, classe 1984, da giovane flautista e compositore si forma al conservatorio di musica di S.Pietro a Majella, dove coltiva a prescindere dagli studi classici una forte passione per la canzone d’autore.

Dopo molti premi nazionali ricevuti (tra i quali “Premio Alex Baroni”, “Targa Bigi Barbieri”, premio “Fabrizio De Andrè”, premio “Lucio Battisti”, “Premio Sisme SIAE 2007”, “Premio Are Festival”, “Premio Argo Jazz” ed altri) nel novembre del 2007 vince il Premio Siae / Club Tenco come “Migliore autore emergente” e nel giugno 2009 vince il primo premio assoluto al Festival “Musicultura”, ricevendo inoltre un premio speciale dall’Università delle Marche per il miglior testo. Due volte finalista al Premio De Andrè nel 2006 e nel 2007. Nel 2010 è il vincitore a Torino della prima edizione del “Premio Fred Buscaglione.

La sua storia è ricca di riconoscimenti e collaborazioni con artisti del mondo musicale e teatrale ed intellettuale italiano tra cui Mauro Calise, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Arnoldo Foà, Lello rena, Luciano Melchionna (Dignità autonome di prostituzione), Cosimo Damiano Damato e molti altri.

Il suo debutto discografico è nel 2011 con “Un Posto Ideale”. L’album si aggiudica il Premio Lunezia al valore letterario per il miglior album esordiente e nel 2012 è finalista delle Targhe Tenco nella categoria “Miglior opera prima”.

Nel 2014 riceve il premio Sele Doro per il Mezzogiorno nella sezione dedicata alla musica e alla poesia e nel 2016 produce artisticamente e arrangia il suo primo lavoro in lingua Napoletana “Spot”. La sua canzone “Preghiera” riceve il premio alla poesia Salvatore Quasimodo 2018.

Block è stato direttore artistico dell’Ugo Calise Festival (Festival Molisano per la giovane canzone d’autore) e ideatore e direttore artistico del “Be Quiet” presso il Teatro Bellini di Napoli, laboratorio permanente di scambio e di idee nel mondo della canzone d’autore e non solo. Nel 2018 il successo del suo finto talent Satirico “Be Quiet – Talent Show – “L’unico talent che ti rende meno famoso di prima”, lo fa approdare per una sera su Rai 2, dove va in onda una registrazione effettuata a maggio dello stesso anno al Teatro Bellini.

Nel 2019 riceve con Sandro Ruotolo e Patrizio Oliva il “Premio Vesuvio D’oro” dedicato alle eccellenze napoletane.

Nel 2020 inizia le prove in qualità di interprete di “Le Metamorfosi di Nanni” (testo di Barbara Napolitano tratto dall’omonimo libro), che andrà poi in scena con Lello Arena e di cui cura anche le musiche che diverranno un lavoro discografico pubblicato nell’estate del 2021 in concomitanza del debutto a Salerno per il Campania Teatro Festival. Dal 2021 è invitato a dirigere il coro ed ensemble del Liceo Classico Vittorio Emanuele.

Nel 2022 firma un contratto con la storica casa discografica La Canzonetta Record con cui pubblica la sua prima colonna sonora, scritta per il docufilm dedicato a Massimo Troisi “Il Mio amico Massimo” di Alessandro Bencivenga, distribuito da Lucky Red.

Ciao Giovanni, benvenuto su TuttoRock, circa due mesi fa è uscito il tuo disco “Retrò”, da me apprezzatissimo, che riscontri stai avendo?

Ne scrivono molto bene, e chi ama il mondo della canzone d’autore sta molto amando questo lavoro. Sicuramente è un diesel per quanto riguarda il live, e dobbiamo camminare a piccoli passi. Mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche brano in radio o in TV. Chissà che non avvenga in futuro. Per il momento sembra utopia.

I tuoi brani nascono da tue improvvisazioni, da cose che vedi, da un’idea che ti balza improvvisamente in mente o ognuno di essi ha una propria storia?

Io non faccio altro che fotografare la realtà. Sono un professore di musica, mi muovo tra la gente di nuove e vecchie generazioni, ne ascolto le storie, vivo. Racconto quello che vedo e cerco di essere federe alla verità. Credo che la musica e ogni forma di comunicazione artistica oggi necessitino la verità come prima fonte di ispirazione. Nella verità può esserci tanta poesia.

Un disco che sembra arrivare dal passato, un cantautorato sempre più raro nel nostro Paese purtroppo, colpa delle major, del fatto che oggigiorno con un computer puoi fare quello che vuoi, della superficialità sempre più dilagante o di cosa?

Non ho molta voglia di dilungarmi su giudizi inerenti il modo di produrre musica o le scelte editoriali di radio ed etichette che necessiterebbero ore di discussione, vista la complessità dell’argomento, ma sicuramente il “mercato” sta facendo molti danni all’aspetto più umano della creatività. Se educhiamo le persone a produrre solo quello che “Può piacere” per aspirare al successo, questo non può fare altro che portarci più in basso nel processo evolutivo e già si vedono gli effetti di questo sistema folle, specialmente sulle nuove generazioni. Ma il mondo è fatto di corsi e ricorsi. Sono fiducioso che “fuori la caverna” (di Platoniana memoria)  presto saremo in molti.

Il video di “Sposami sul mare” è nato da una tua idea o ti sei completamente affidato al regista?

Sposami sul mare è un brano a cui tengo molto. E ho affidato il videoclip ad un amico/regista a cui tengo molto. Io e Renato muro siamo cresciuti insieme artisticamente a Procida (recentemente capitale della cultura), l’isola che ci lega. Ogni volta che veste le mie canzoni con le immagini, riesce a sorprendermi. Mi porta in posti dell’anima che hanno colori e fotografie che non avrei mai immaginato. Amo la sua chiave di lettura dei brani che nel tempo gli ho proposto. Chiave sempre “altra” e sempre “lontana”, eppure sempre coerente, puntuale, poetica.

Per chi non ti conosce quando e com’è avvenuto il tuo avvicinamento al mondo della musica?

Da sempre. Sono un bambino che ha avuto la FORTUNA di avere un pianoforte in casa. Volete fare un regalo ai vostri figli? Mettete uno strumento in casa. Un piano, una chitarra… gli salva la vita per sempre.

Se dovessi scegliere cinque dischi da portare sempre con te quali mi diresti?

Beyond the Missouri Sky (Short Stories) / Charlie Haden e Pat Metheny

Pink Moon / Nick Drake

Local Valley / José González

You Must Believe in Spring / Bill Evans

Dalla / Lucio Dalla

Hai qualche concerto previsto per l’estate?

Qualcosa si muove.

Sarò a Meta di Sorrento il 4 Agosto in Full band e con la stessa formazione il 7 Agosto a Montefalcone di Val Fortore. In duo invece sarò il 6 Luglio ad Eboli e il 13 Agosto al festival amore e rabbia di Verzino. Per chi volesse vedermi in veste di direttore di coro e di orchestra il 30 Maggio al conservatorio San Pietro a Majella dirigerò i ragazzi della formazione NEAPOLIS (Orchestra e Coro del Liceo Vittorio Emanuele) e proporremo un programma interamente dedicato alla forma canzone nel mondo, che ho orchestrato e arrangiato per loro.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Se avete del tempo, ascoltate “RETRÒ”. Grazie a te e a tutti i lettori.

MARCO PRITONI