GioGala – Intervista a Giovanni Gala
Dal 29 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “PRENDERE O LASCIARE” (BIT Records), nuovo brano di GIOGALA che vede il featuring di KID SMOCKA
Giovanni Gala, in arte GioGala, nasce a Ischia 34 anni fa , muove i primi passi nella musica da ragazzo a Ferrara dove è cresciuto. A 14 anni inizia a studiare chitarra, basso elettrico, pianoforte e canto cominciando a comporre le prime canzoni, alcune delle quali presenti nel suo album di debutto per tenere un filo conduttore con il suo passato. Nel 2017 viene scoperto dalla Vadema music che lo prende sotto la sua ala, portandolo ad incidere diversi brani, tra cui “Scivola” arrivando in vetta a numerosi concorsi. Nel febbraio 2018 vince il Sanremo New Talent al festival della musica italiana imponendosi su circa 3000 partecipanti. Da quel momento diventa inarrestabile, varca numerosi palchi importanti aprendo i concerti di Irene grandi, Omar Pedrini, Ivana Spagna e molto altro. Continua la sua carriera con il brano “Lascia andare”, si classifica nei primi 5 al concorso nazionale Cantaingiro 2019, inoltre arriva alle finali del Premio “Nilla Pizzi” a Salsomaggiore Terme, concorso andato in onda anche sui canali Sky, Rete 4 e La5. Nel 2021 pubblica il singolo “Arsenico”, brano energico che spopola all’ultima edizione del Premio “Nilla Pizzi” facendolo volare in finale. Ad ottobre esce il nuovo singolo “Prendere o lasciare”, brano pop rock con influenze house e dance, con l’inserimento trap di un esclusivo featuring su etichetta BIT Records.
Ciao Giovanni, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock. Leggevo nella tua biografia che ha iniziato molto presto la carriera musicale.
Sì, ho cominciato a prendere in mano la chitarra che avevo 13 anni, poi sono passato al basso elettrico, in seguito al pianoforte, da lì è partito tutto insomma.
Ti possiamo definire un polistrumentista quindi?
Sì, ma principalmente basso elettrico e chitarra, il pianoforte quando devo scrivere.
Quali sono stati i tuoi primi ascolti?
Mio padre ascoltava tantissima musica italiana e straniera, sono cresciuto con il giradischi che faceva girare Umberto Tozzi, Lucio Battisti, Queen, Pink Floyd, Alan Parson Project.
Una varietà di generi che va dal cantautorato al prog, il che mi pare di riconoscere nella tua musica.
Desidero che chi ascolta le mie playlist si diverta e trovi qualche cosa di nuovo, quando compravo un cd da piccolo facevo fatica ad ascoltarlo tutto intero, preferisco che sia vario nella proposta.
Hai già fatto una carriera ricca di soddisfazioni.
Vero, Sanremo poi è stato qualcosa di veramente bello, con oltre 3.000 iscritti. Ho partecipato a concorsi importanti, con Lele Mora; ho aperto i concerti con Irene Grandi, Ivana Spagna, Omar Pedrini.
Ricordi un aneddoto particolare di tutti questi eventi?
Ogni concorso, ogni concerto, ogni evento, ha avuto la sua particolarità. Ogni passo è stato, per me, arrivare a mettere a punto un miglioramento. Certamente Sanremo è stata la gioia più grande, partire dal karaoke che facevo nel 2017, arrivare al 2018 con Sanremo, è stato un salto fantastico. Poi essere chiamato a esibirmi a Treviso con 5.000 persone sotto il palco, immagina che botto è stato questo passaggio.
Immagino J J , ascolta, ma quando componi come scorre il progetto? Prima la musica poi il testo? Viceversa? O altro?
Quando scrivo una canzone di sana pianta, a volte scrivo prima il testo, poi arriva la melodia. Penso che la musica debba un poco rispecchiare il testo, ma ci sono poi canzoni come “Arsenico” o “Prendere o lasciare”, che ho fatto assieme a Max Bonomo di VaDeMa Music. Con lui siamo amici, ma a parte questo mi propone sempre nuove idee e cose da fare e provare. Siamo molto in sintonia, io lavoro con pochi accordi, lui ascolta e mi suggerisce piccole modifiche utili al risultato finale.
I testi da cosa nascono?
Sono tutti autobiografici, come cantautore scrivo anche per altri, ma i miei testi, le mie canzoni, parlano di me. E’ il mio vissuto, il mio modo di condividere le mie sensazioni.
Il pezzo è molto bello e sicuramente ti sta dando delle soddisfazioni.
Certamente, sia con “Arsenico” prima, e con “Prendere o lasciare” adesso, sono nelle classifiche, nell’airplay, viene passato alla radio, sono molto contento davvero.
Vari singoli, ma ancora non un disco, giusto?
No, stiamo ora vedendo come raggruppare tutto assieme in un EP, dobbiamo decidere quante tracce metterci dentro e poi lo registreremo. Voglio dare un filo conduttore che partendo da Sanremo, arrivando a oggi, mostri un percorso di cambiamento e miglioramento.
A parte il momento attuale, prevedi di andare in tour?
Io adoro suonare dal vivo, penso che un musicista cui non piaccia suonare dal vivo sia come un pizzaiolo che compra le pizze surgelate. Abbiamo varie idee, ma non sapendo come si evolve la situazione mi pare inutile fare comprare dei biglietti alle persone, con il rischio che poi salti tutto. Stiamo alla finestra e vediamo cosa succede andando verso la primavera.
Cosa porterai sul palco quando si potrà ripartire?
I miei pezzi e poi delle cover, che io reinterpreto in maniera molto personale, stravolgendole a modo mio.
Chi ti vuole seguire dove ti può trovare?
Su Youtube, Spotify, Apple Music, Deezer, su tutti i portali sono presente.
Vuoi aggiungere qualcosa?
Vorrei ringraziare tutti quelli che fanno parte della mia squadra, l’etichetta BIT Records, la Red & Blue, Max Bonomo e la VaDeMa Music. Penso sempre che uno può essere bravo quanto si vuole, ma se non hai chi ti supporta non riesci poi ad arrivare da nessuna parte. Loro fanno tutti parte di GioGala.
MAURIZIO DONINI
Band:
Giovanni Gala aka GioGala
https://www.facebook.com/GioGalamusic
https://www.instagram.com/giogala_official
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.