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GIALLO (Giacomo Pisanello) – Video Intervista

GIALLO (Giacomo Pisanello) – Video Intervista

“#FFB427” un disco viscerale e introspettivo che ci ricorda come la musica sia fatta di difetti, sentimenti ed emozioni umane.


Abbiamo incontrato GIALLO (Giacomo Pisanello) che ci ha raccontato il suo ultimo album “FFB427” e qualcosa di sé, ascolta cosa ci ha svelato !

 
 
 
 

Giallo, crasi di Giacomo Pisanello, nasce a Lecce nel 1997 ed inizia a suonare il pianoforte prima ancora di imparare a scrivere.

Negli anni delle medie inizia a suonare il clarinetto, strumento che lo accompagnerà negli anni successivi nel suo primo percorso in conservatorio durato tre anni.

Abbandonato il clarinetto si riavvicina al pianoforte classico e alle tastiere anche da un punto di vista accademico, iniziando quindi il suo secondo percorso al conservatorio abbandonato solo due anni dopo.

È con la sua prima band che inizia ad approcciarsi al canto, al songwriting e alla produzione musicale per e con altri artisti.

Nel 2018 inizia a scrivere insieme all’autore Piero Romitelli e nel 2019 si iscrive a composizione pop/rock presso il Conservatorio di Lecce.

Nello stesso anno viene convocato tra i 15 autori/ produttori selezionati da Sony/ATV per il Songwriting Camp e si aggiudica poi una borsa di studio che gli permette di frequentare il CET di Mogol.

Nel 2021, insieme a Margherita De Francesco, fonda il collettivo CITRO nel quale produce il brano vincitore di Castrocaro.

Nel 2022 si laurea in Composizione Pop con 110 e lode e si trasferisce a Milano dove conclude il suo primo album da solista.

Nel 2023 il suo progetto e il suo collettivo CITRO iniziano la collaborazione con Enrico Molteni.

“Da piccolo non mi piaceva stare in mezzo alla gente, fare amicizia con gli altri bambini; infatti non sono mai stato il più popolare della scuola o il figo della classe, ero felice con lo stereo, e con i CD e le cassette che registravo.

Imparavo a vivere dalle canzoni. Poi c’era il computer, le colline di Windows XP mi facevano sentire al sicuro, loro almeno non mi giudicavano.

Forse è per questo che sono finito a fare il produttore, unendo musica ed informatica. Col tempo, però, ho imparato a vedere quelle colline nelle persone e a vedere le persone nelle canzoni.

Non è sempre facile, ma faccio del mio meglio, e quando non ci riesco, ho comunque le canzoni. Dopotutto, ciò che non mi sembra logico può sempre diventare Logic”.

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