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GABRIELE – “PERDONO” COVER DI TIZIANO FERRO PER COLTIVARE UN SOGNO

GABRIELE – “PERDONO” COVER DI TIZIANO FERRO PER COLTIVARE UN SOGNO

Un nuovo singolo “Perdono” ed un ritorno in Italia. Gabriele Miraglia ovvero Gabriele Chanteur, cantautore siciliano noto in Francia tanto quanto in Italia per la sua musica, è partito quindici anni fa da Partinico, splendido luogo in Sicilia per coltivare il proprio sogno di fare musica: oggi, parigino d’adozione, mescola stili e linguaggi nel suo sogno inseguito di vivere di musica. Un artista eclettico e trasversale che non costruisce muri bensì li abbatte. Un videoclip – che accompagna il brano – nel bacino di Arcachon in Francia, di rara e preziosa intensità e sensibilità, quasi a proteggere la forza della natura, tra spiagge, mare e verde. Come ci ha raccontato l’artista, infatti, “la natura ci ha donato e ci sta donando tanto, adesso tocca a noi a salvarla dal disastro imminente per noi e per chi verrà dopo di noi”.

“Perdono”, cover della versione francese di Tiziano Ferro:
Il singolo, cover del grande successo di Tiziano Ferro, una versione di buon gusto che lo ha sempre contraddistinto, in una versione contemporanea e personale per l’etichetta AG Group, distribuito da Universal Music France: crossover Italia-Francia, mescolanza di generi, stili e sapori che apre la strada ad un percorso artistico originale e nuovo, alcuni inediti ed un nuovo spettacolo live, dove Gabriele porterà sul palco tutta la sua ecletticità. Un percorso artistico originalissimo e pregiato.

“Perdono” rappresenta un giro di boa, verso un nuovo Gabriele che si perdona di non essersi lanciato prima, di non essersi ascoltato e di essersi messo da parte”:
Come ci ha raccontato lo stesso artista, “Perdono” è concepito con arrangiamenti contemporanei “che inizialmente erano più forti”, lasciando che “venisse a galla la malinconia, in cui il ritmo non è dato dalla forza ma dalla melodia stessa”.
Abbiamo raggiunto e intervistato Gabriele per Tuttorock:

Come nasce l’idea di proporre la cover del grande successo di Tiziano Ferro? Come è nata l’idea creativa?
“La cover di “Perdono” nasce dall’incontro con la mia etichetta discografica con cui si è deciso di fare una collaborazione basata su una cover conosciuta ed un brano inedito. La mia scelta, come cover, è andata rapidamente sul brano di Tiziano Ferro.  Questo brano del 2001 che lui fece anche in francese, mi è sembrata un’ottima occasione per creare un ponte tra Italia e Francia, con ritmi molto moderni e con una mia interpretazione molto malinconica. Con un perdono che è inteso differentemente dall’originale. Il brano mi riporta alla mia adolescenza quando sognavo di fare musica “da grande”, di intraprendere questo mestiere. Quando ho deciso di fare i primi passi nella musica, li ho fatti nascondendomi dietro le canzoni di altri.
Per me questa canzone oggi rappresenta oggi un significato molto personale. Completamente personale.
Quel “perdono” lo rivolgo direttamente a quel Gabriele adolescente che aveva voglia di fare questo mestiere, al quale ho chiesto di aspettare ed essere paziente perchè avevo bisogno di formarmi, acquisire fiducia ed esperienza. Durante quegli anni difficili, ho potuto fare un viaggio introspettivo e sono riuscito a trovare il momento giusto per lanciarmi. Penso che tante persone, dopo questi due anni difficili di pandemia, anni che sono stati particolari, abbiano riscoperto situazioni e siano ritornati su scelte che magari, in passato, non erano riusciti a fare; dando un significato più profondo alla vita, alle relazioni e agli affetti”

Cosa rappresenta la musica per te e quando nasce la tua passione?
“Per me la musica è uno strumento di comunicazione che mi connette innanzitutto con la mia essenza, con la mia anima e allo stesso tempo mi connette con l’anima di chi mi ascolta.
La mia passione nasce quando ero molto piccolo, già all’età di 5 anni quando cantavo le canzoncine imparate all’asilo e le ricantavo davanti ad amici e parenti. Successivamente, da adolescente, ho imparato a suonare la chitarra grazie a mio padre ed a cantare le mie canzoni. Ho iniziato a darmi degli obiettivi ed a migliorarmi perchè i sogni devono essere progetti ed obiettivi, un lungo lavoro di pazienza, lavoro e serietà. I sogni vanno coltivati e visti concretamente”

Che cosa rappresenta per te la narrazione, lo scrivere?
E poi ci puoi anticipare i tuoi progetti prossimi? A cosa ti stai dedicando?
“Scrivere per me rappresenta una cosa per me naturale, lo faccio da diverso tempo ed è quello che conto di fare in futuro. A partire da settembre per esempio, con una nuova canzone: una versione italiana con qualche parola in francese ed una canzone francese con qualche parola italiana. Mi sono reso conto che le mie canzoni parlano di situazioni che tutti abbiamo potuto vivere, magari anche cose negative ma con un risvolto sempre positivo, sempre volto alla speranza.  Se con le mie canzoni posso offrire e dare un pò di speranza, gioia ed emozioni a chi mi ascolta, significa che il mio obiettivo è raggiunto”

Il videoclip che accompagna il singolo è molto cinematografico tra paesaggi e spazi tra mare e natura molto molto belli, Come è nata l’idea? Ho trovato sia una profonda metafora per proteggere la nostra natura.  La capacità di espressione della natura che mostri nel video:
“Il videoclip è stato un momento davvero particolare, difronte a spazi bellissimi e sensazioni di infinito. Abbiamo cercato degli spazi aperti e l’Arcachon con le sue dune, i suoi panorami con le foreste da una parte e il mare dall’altra, è una meraviglia della natura, un posto bellissimo e magico. Dicevo prima della sensazione di infinito: questi spazi così ampi rappresentano perfettamente il viaggio dentro me stesso, sopra un’auto vintage che mi lega al passato ma mi conduce attraverso il presente, nel futuro. Un infinito – provato guardando quei paesaggi – che sento di avere dentro di me e che l’essere umano ha dentro. C’è stata una grande connessione ed uno scambio di energia con la natura, una natura che non proteggiamo e rispettiamo abbastanza. Lo vediamo con gli incendi di questo periodo, che stanno distruggendo posti bellissimi e natura splendida, con una visione triste e buia sul nostro presente e futuro. Mi sento fortunato di aver potuto fare il video in quei luoghi splendidi, posti da proteggere e mantenere perchè la natura è forza creatrice, è preziosa per noi e per chi arriverà dopo di noi”

Ringraziamo Mauro Caldera
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Alessandra Paparelli