Now Reading
Gabríel Ólafs – Intervista su Absent Minded Reworks

Gabríel Ólafs – Intervista su Absent Minded Reworks

gabriel olafs

In occasione dell’uscita del nuovo album “Absent Minded Reworks” ho intervistato il musicista Gabríel Ólafs.

Ciao Gabriel, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock, vuoi raccontarci come ti sei avvicinato alla musica?
Ciao, è un piacere e grazie dello spazio. Ho iniziato a studiare pianoforte classico all’età di 5 anni, dopo anni di studio in un modo molto tradizionale, mi sono sentito sempre più propenso a creare le mie melodie piuttosto che a suonare quelle di qualcun altro. Ho iniziato un poco per volta a creare le mie canzoni per pianoforte molto presto, migliorando costantemente. Oggi mi avvicino molto alla musica dal punto di vista della tecnologia di registrazione audio, individuando perfettamente quale paesaggio sonoro voglio creare, unendolo a un particolare stato d’animo teso a evocare emozioni che siano legate a temi musicali. 

Ricordi il primo disco che hai comprato?
Ho una collezione di dischi a casa di cui sono molto orgoglioso e ascolto molto jazz, musica classica e anche contemporanea e un poco di pop. Il primo disco che ho comprato è stato Chet Baker Sings. 

Che effetto ti ha fatto lavorare su un disco composto a 14 anni?
Mi sentivo bene in termini di completamento del mio primo lavoro, ma anche strano perché le melodie sono state create in un periodo da cui è passato tanto tempo. Mi piace guardare indietro e pensare al disco, poiché rappresenta più o meno la mia infanzia visto che le melodie sono state composte in quel periodo della mia vita. Noto anche come sono stato influenzato dalla musica diversa che ascoltavo negli anni in cui l’ho realizzato. 

Hai avuto ospiti prestigiosi, che ho anche avuto il piacere di conoscere e intervistare come Paschburg, come li hai scelti?
Per il disco Absent Minded Reworks volevo scegliere musicisti che amo e ascolto: Niklas Paschburg, Kelly Moran e Masayoshi Fujita ne sono buoni esempi. Sono tutti artisti che amo ascoltare, anche se forse per motivi diversi. Volevo anche scegliere artisti che sapevo avrebbero dato un aspetto completamente diverso alla mia musica, invece di scegliere artisti molto simili a me. Sapevo ad esempio che Niklas avrebbe portato parecchia energia. 

Un artista con cui avresti voluto collaborare e non sei riuscito ad avere?
Ho avuto tutti quelli che desideravo per Absent Minded Reworks, credo di essere stato molto fortunato. Le mie collaborazioni da sogno sarebbero con compositori come Ryuichi Sakamoto, Max Richter o Nils Frahm, oppure produttori come Jon Hopkins e Brian Eno. Mi piacerebbe anche lavorare con un cantautore o un artista pop che vuole fare qualcosa un poco fuori dal suo campo o di ispirazione classica assieme a me. 

La tua musica evoca panorami sognanti, cosa ti ispira?
Sono ispirato da cose diverse a seconda dei pezzi che vado a comporre. Il mio disco di debutto Absent Minded era molto introspettivo, quindi ispirato dalla solitudine e dalla conversazione interiore con me stesso, e dai sogni ad occhi aperti in particolare. Il mio nuovo album solista su cui sto lavorando è ispirato al fattore esterno della letteratura e della storia.

Progetti futuri? Stai lavorando a un nuovo disco di inediti?
Sì! Sto lavorando a molta musica da pubblicare all’inizio del prossimo anno, che coinvolge archi, cori, pianoforti e paesaggi sonori. Non vedo l’ora di poterla fare sentire.

MAURIZIO DONINI

Band:
Gabríel Ólafs

https://www.gabrielolafs.com
https://www.facebook.com/gabrielolafs
twitter.com/GabrielOlafs
https://www.instagram.com/gabrielolafs

gabriel olafs absent minded reworks

** ENGLISH VERSION **

Hi Gabriel, nice to have you on the pages of Tuttorock, would you like to tell us how you approached music?
Hi, thanks for having me. I started studying classical piano at age 5, after years of studying in a very traditional way I felt myself leaning more and more towards creating my own melodies rather than playing someone else’s. I started making my own little piano songs very early on and I became slightly better with each one. Today I approach music very much from the perspective of audio recording technology, selecting which soundscape I want to create a mood and to evoke emotion, and maybe familiarity, with musical themes.

 Do you remember the first record you bought?
I have a record collection at home which I am very proud of and I listen to a lot of jazz, classical and also contemporary music and some pop. The first record I bought was Chet Baker Sings. 

How did you feel working on a record composed at 14?
It felt good in terms of completing my first piece of work but also strange as the melodies were created in such a long period of time. I like looking back at the record though as it pretty much represents my childhood because the melodies were composed in that period of my life. I feel it also shows how I had been influenced by different music throughout the years of composing it. 

Did you have prestigious guests, whom I also had the pleasure of meeting and interviewing like Paschburg, how did you choose them?
For the Absent Minded Reworks record I wanted to pick musicians that I love and listen to: Niklas Paschburg, Kelly Moran and Masayoshi Fujita are good examples of that; they are all artists I love to listen to myself, although maybe for different reasons. I also wanted to choose artists that I knew would do a completely different spin on the music, as opposed to choosing artists that are very similar to myself. I knew for example that Niklas would bring some energy. 

An artist you would have liked to collaborate with and failed to get?
We didn’t fail to get anyone for the Absent Minded Reworks, I guess we were very lucky. My dream collaborations would be with composers like Ryuichi Sakamoto, Max Richter or Nils Frahm, or producers like Jon Hopkins or Brian Eno. I would also love to work with a singer-songwriter or a pop artist that wants to make something a bit left field or classical-leaning with me. 

Your music evokes dreamy landscapes, what inspires you?
I am inspired by different things for different pieces. My debut record Absent Minded was very much introspective, so inspired by solitude and the inner conversation with myself, and daydreams in particular. My new solo album that I’m working on is inspired by the external factor of literature and history.

Future projects? Are you working on a new album of unreleased songs?
Yes! I am working on a lot of music to be released early next year, involving strings, choirs, pianos and soundscapes. Looking forward to releasing.

MAURIZIO DONINI