FUORITEMPO – Intervista alla band
Abbiamo intervistato Claudio Basile, batterista della band tarantina dei FUORITEMPO, in occasione dell’uscita dell’album MADRE
Buongiorno Claudio. Innanzitutto, parto con una domanda che faccio a tutti. Come nasce il progetto FUORITEMPO e da dove nasce questo nome?
Il progetto nasce da me e da Gianluca Fortunato, che poi non ha più potuto parteciparvi per motivi personali. Quindi mi sono trovato con altri musicisti – con i quali più o meno da noi a Taranto ci si conosceva tutti, in ambito musicale – in una formazione che era quasi ultimata. Tra questi conoscevo bene Aldo, il bassista, che aveva suonato con me nei Bisonti. Apro una parentesi: per dieci anni ho suonato coi Bisonti, come batterista e come coordinatore del progetto, quindi una bella esperienza anche in quell’incarico. Tornando ai Fuoritempo: dopo una serie di alternanze di musicisti, da un anno a questa parte si è trovata una quadratura, con l‘ingresso del chitarrista Valerio Gentile. Una volta completata la line-up -con Pino Castello alla voce e Vito Macina all’ altra chitarra – iniziammo come tributo al rock italiano degli anni Novanta, vedi Timoria, Negrita, Litfiba, ma soprattutto dei Rats. Eravamo tutti super fan dei Rats. Da qui il nome “Fuoritempo”, che rimanda al titolo di un loro successo.
Hai tirato fuori i Rats, e a questo punto direi di parlare subito delle grandi collaborazioni emiliane che troviamo in questo disco. Questa collaborazione nasce grazie a un tuo amico d’infanzia.
Nella vita non accade mai nulla per caso. Il mio amico Gianni Coletta, professore di musica in una scuola media di Modena, mi ha coinvolto in una lezione-concerto, assieme a Wilko Zanni dei Rats. E non mi è sembrato vero! Non avrei mai immaginato nemmeno che un giorno l’avrei conosciuto! E da qual giorno è nata l’amicizia e la collaborazione, e l’imprinting per pensare a fare qualcosa di nostro, con brani inediti. Allo stesso tempo, lo stesso Wilko ha caldeggiato la realizzazione di un live della nostra band a Modena, in occasione di un’altra lezione-concerto, con lui. Dopo questa bellissima esperienza ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “ragazzi, le idee ci sono, i pezzi ci sono. Che facciamo?”. E abbiamo deciso di portare avanti questo nostro progetto. Io avevo anche già esperienza di realizzazione di cd con altri artisti, coi Bisonti stessi, e ho fatto un po’ da guida. Con l’avvento di Valerio Gentile nella band, che è anche un fonico professionista, abbiamo trovato la quadratura del cerchio, essendo lui comunque un musicista che amalgamava il tutto, e che si occupava di tutti gli aspetti legati al mastering e al mix. In pratica è tutto fatto da noi.
E da un progetto di cover band siete passati alla realizzazione di un disco di inediti. Raccontami delle registrazioni…
Sì l’abbiamo registrato l’estate scorsa, chiudendoci nel nostro studio di Taranto. Abbiamo lavorato per tre mesi a quello che sarebbe comparso sull’album, e a Settembre abbiamo iniziato a registrare. Abbiamo voluto dare al disco un forte imprinting live, riportando quello che era stato il “sound” delle prove, sulla registrazione. Era una cosa alla quale io tenevo tantissimo… il fatto di non essere schiavi degli aspetti tecnici. Questo soprattutto per quanto riguarda il mio strumento, la batteria. Che è lo strumento più difficile da registrare. Sull’album infatti la senti “live” … Non ci sono compressioni, non ci sono trigger, nulla… Il mix dell’album è stato fatto allo studio Reverse Music di Taranto.
Raccontami, a questo punto, dei featuring importanti che sono su questo album.
Iniziamo dai due pezzi che ci sono stati “donati” dal maestro Alessandro Bigarelli, storico autore dei Rats, e dal figlio Simon Mattia. I brani sono “Non avere pietà” e “Siamo nati”. Noi li abbiamo rivisti completamente, a livello di arrangiamenti, in quanto risalevano agli anni Novanta. Dovevano ovviamente suonare come gli altri pezzi dell’album, e non risultare fuori contesto.
Poi abbiamo il chitarrista Lele Leonardi, con cui è nata un’amicizia fortissima, che suona due soli in “Male mal è” e “Alessandra”. “Male mal è” attualmente è in promozione sulle radio maggiori, tra cui Radio Bologna Centrale -Radio Bologna International. Verrà trasmesso per un mese. Sia Lele che Wilko sono stati davvero molti disponibili, con tanta umiltà. Wilko compare in “Fabbriche di sogni” e in “Polvere”, ma soprattutto ha fatto un grandissimo lavoro di monitoraggio sull’intera opera. Possiamo definirlo il “padrino artistico”.
Com’è stato scelto il titolo del disco, “Madre”?
Il titolo è stato scelto perché l’amore tra madre e figlio è l’amore più disinteressato che ci possa essere.
Ho visto che ci sono dei vostri brani su YouTube. Raccontiamo un po’ dei video…
Un regista professionista di Taranto, Mimmo Spataro, ha curato il video di “Non avere pietà”, facendo un ottimo lavoro, oltre le nostre più rosee aspettative. Mimmo ha ricevuto anche tanti premi, molti negli Stati Uniti, per i film che ha realizzato. Il video è stato girato per le vie della città vecchia di Taranto, con un approccio di tipo “cinematografico”. Mimmo l’ha poi mandato a Londra, ad un festival cinematografico internazionale che si chiama Gold Movie Awards, che ogni mese seleziona dei video e li manda in nomination. Il nostro era in nomination per il Best Videoclip e Best Color Grading, ed è finito in semifinale. Siamo stati invitati in Agosto sul red carpet.
Chiudo come faccio sempre: cosa vogliono fare i Fuoritempo da grandi?
Il nostro auspicio è quello di continuare, ovviamente, con quello che stiamo facendo. Ci divertiamo molto e l’energia e l’entusiasmo che si sprigionano durante i nostri live sono davvero fortissimi. Abbiamo anche tanto altro materiale in cantiere. Diciamo che si è aperto il vaso di Pandora.
E noi vi auguriamo di aprirne moltissimi, di questi vasi! Grazie, Claudio.
Grazie a te e a Tuttorock
FUORITEMPO
Pino Castello: voce
Vito Macina: chitarra
Valerio Gentile: chitarra
Cataldo Ludovico: basso
Claudio Basile: batteria
Canale Youtube: https://youtube.com/channel/UCYeHpaKEStH6ZmdDtHpLztg
Pagina Facebook: https://m.facebook.com/bandfuoritempo/
Attiva da molti anni nel panorama musicale emiliano, Francesca Mercury si occupa di management e produzione in veste di talent-scout e promoter. È organizzatrice di eventi e ricopre il ruolo di stage manager in festival di importanza nazionale. È direttore artistico di progetti e format musicali e teatrali, molti dei quali sono proposti dall’Associazione Musicale “Avanzi Di Balera”, della quale è presidente. Fa parte del team redazionale di "Tuttorock", per il quale cura la rubrica "Almanacco Mercury", presente anche sulle maggiori piattaforme social e in programmi televisivi e radiofonici. Si occupa di formazione nelle scuole di musica emiliane e porta avanti iniziative dedicate alla storia della musica. Ama i suoi figli, le scarpe, la mortadella e Freddie Mercury.