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FROZEN CROWN – Intervista al front-man Federico Mondelli

FROZEN CROWN – Intervista al front-man Federico Mondelli

Partire con un nuovo progetto e avere le idee chiare sin da subito non è da tutti, ci vuole coraggio, umiltà e voglia di fare, anche di questo parleremo in questa intervista che gentilmente Federico Mondelli della band Frozen Crown mi ha concesso per TuttoRock.
I Frozen Crown sono una band di melodic power metal italiana che il 9 febbraio ha pubblicato l’album di debutto The Fallen King per la Scarlet Records e ha tenuto lo stesso giorno un release al Legend di Milano. Ma iniziamo questa chiacchierata ( siamo entrambi abbastanza loquaci) con Federico anima dei Frozen Crown.

 
Ciao Federico e benvenuto su TuttoRock! Parliamo subito di questo progetto, i Frozen Crown. Com’è nata l’idea di questa nuova band?
Ciao Monica! Eccoci qua…Inizio subito: l’idea della band nasce originariamente di conseguenza ai Be The Wolf (di cui Federico è  vocalist e chitarrista) nel senso che anche lei è sotto la Scarlet Records. Fondamentalmente è successo che volevo fare un progetto metal mio e infatti nel tempo io scrivevo sempre. Poi ho proposto la mia idea all’etichetta che mi ha approvato il progetto solista metal, ho iniziato a registrare le produzioni con Filippo Zavattari che è mio amico e collaboratore nei Be The Wolf. Ma, man mano che scrivevo mi balenava l’idea di avere una cantante donna perché non volevo apparire e il volto femminile avrebbe avuto più visibilità. Però mentre scrivevo e adattavo voce e attitudini, abbiamo deciso con l’etichetta di puntare alla nascita di una vera e propria band. Quindi abbiamo registrato tutto per noi, io e la cantante Giada, poi ha registrato Alberto le parti della batteria e in un secondo momento è arrivata Talia, l’altra chitarrista che ha registrato anche un assolo. Quindi è una band che nasce da un’idea originariamente solista e poi si sposta in un’altra direzione, infatti io ora ho un ruolo più defilato e Giada ha un ruolo centrale. E’ una band a tutti gli effetti, io scrivo i pezzi ed ognuno di noi ha il suo ruolo.
 
Quindi è stata come una sorta di evoluzione questa band, immaginare prima di far tutto da soli e poi ritrovarsi in cinque è un bel cambiamento! E’ stato difficile “amalgamarsi”?
Ci vuole consapevolezza di sé stessi e delle persone con cui si lavora, mi spiego meglio: Filippo è un mio caro amico ed ha lavorato in questo progetto perché ha un ruolo tecnico, poi è comunque il bassista; nella scelta dei membri ho cercato delle persone che fossero consapevoli di sé stessi, dei loro limiti e non. Il pregio di tutti credo sia l’umiltà; a volte nelle band, tutti vogliono far tutto, ma non va bene perché ad ognuno si deve dare la possibilità di mettere in campo il proprio punto di forza. Ognuno qui nei Frozen Crown ha il suo ruolo e poi è importante l’umiltà. Per me è importante il ruolo di Giada, a me va bene quello di backing vocals e così nel disco abbiamo voluto aggiungere varietà; a me fanno ridere i gruppi dove il mastermind che scrive si mette al centro e il cantante a lato. Ma il pubblico ai live aspetta il cantante al centro! Giada ha avuto i suoi momenti di scrittura, è autrice di una delle canzoni, lei è arrivata quando era tutto quasi concluso e va bene così. Non ha nemmeno senso che io faccia tutti gli assoli, visto che abbiamo una chitarrista talentuosa ed è giusto che lei emerga. Secondo me una band funziona quando ognuno ha consapevolezza di quel che sa fare e cerca di svolgere egregiamente il proprio compito.
 
Credo non faccia una piega, d’accordissimo con te! Ma passiamo al debutto di The Fallen King nella dimensione live, non vi siete fatti mancare nulla, stesso giorno per uscita del disco e live di debutto! Racconta un po’…
E’ andata molto bene al Legend! Ci siamo divertiti tantissimo, è stato tutto inaspettato, molto bello vedere quel tipo di risposta perché tutto il progetto è stato pensato e studiato per renderlo grande. Cioè abbiamo fatto tutto quello in nostro potere per curare ogni singolo dettaglio. Abbiamo fatto tanto: dal disco, alle grafiche, al video e tutto questo si è tradotto in una risposta di pubblico e affluenza notevole. E’ stato un debutto con un bel feed-back, siamo stati contenti di vedere tutto ciò. Noi non ci appoggiamo a nessuna agenzia, non abbiamo avuto aiuti nella promozione della data e quindi siamo più che soddisfatti. Ora dopo questa data, abbiamo ricevuto proposte che stiamo valutando, stiamo mettendo insieme tutte queste proposte in un tour che sarà promozionale, ci stiamo lavorando e abbiamo richieste anche dall’estero.
 
Quindi debutto sul palco andato più che bene, l’album presenta dieci brani con una base power metal e con l’utilizzo di screaming vocals e le recensioni da me lette son tutte molto concordi sul fatto che sia un ottimo lavoro. Parlami del singolo di debutto The Shieldmaiden e del primo video Kings, quali sono state le motivazioni che vi hanno portato alla scelta proprio di questi due brani?
Abbiamo scelto Kings per il video perché è il pezzo che incarna meglio tutte le caratteristiche salienti della nostra musica, è il pezzo più rappresentativo. Giada canta tutto il brano e lo fa veramente bene, ha reso suo il pezzo! Fa riferimento all’heavy metal classico, come tutto l’album, ed è il pezzo-tipo. Il primo singolo, The Shieldmaiden, è un pezzo lungo dalle caratteristiche power metal in cui sia io, che Giada cantiamo e si presentava bene come singolo. Per quanto riguarda l’album in generale, tutti noi ne condividiamo lo spirito, abbiamo tutti l’amore per la musica e per il metal. Non c’è velleità, non c’è niente dietro di noi, non è l’ego, non è che siamo speciali… Noi vogliamo solo esprimere il nostro entusiasmo. Il disco vuole essere anche una “rassegna” del metal, perché noi amiamo il metal, ecco perché non ci troverai della sperimentazione, infatti il feed-back è quello di una band che suona il metal. Perché le stesse band che hanno inventato il genere lo facevano con spontaneità, ora le vecchie band vogliono evolversi. E questo non è sempre negativo. Le nuove band, di contro, vogliono sempre far qualcosa di nuovo. Noi invece ci siamo preoccupati di scrivere delle belle canzoni e siamo tutti dei grandi entusiasti e quindi il nostro disco è anche un omaggio alle vecchie band metal, quelle che abbiamo sempre ascoltato.
 
L’album è stato stampato, ma ormai è consuetudine poterlo anche scaricare dal web. Cosa pensi di questo fenomeno che ormai si è consolidato?
Sicuramente è una perdita in termini economici, tutti scaricano e son sempre meno quelli che comprano. In realtà per me la conseguenza più grave non è la perdita economica ma la superficialità; un tempo c’erano molti meno dischi da comprare e tutti ascoltavano con più attenzione e accuratezza. Si imparavano a memoria i testi e il disco aveva un certo tipo di impatto. Invece ora la soglia di attenzione è bassissima e gli input sono molti di più; ora conta fare visualizzazioni, non conta altro. E questo tipo di parere è superficiale perché hai ascoltato pochissimo, c’è tantissima varietà ma tutti noi ascoltiamo in fretta. Si consuma la musica, le persone seguono il genere ma non c’è differenza nei pezzi e poi, tutti possono pubblicare su internet. Quindi per assurdo una band mediocre può avere la stessa visibilità  di una di talento.
 
Federico non posso che ringraziarti, sei stato gentilissimo e molto esaustivo in tutto, è stata una bella chiacchierata! Saluta il resto della band, spero di vedervi presto dal vivo e buona musica sempre!
Grazie a te Monica e un saluto a tutti gli amici di TuttoRock!

MONICA ATZEI
 
 
Lineup Frozen Crown:
Giada  “Jade” Etro- lead and backing vocals
Federico Mondelli- vocals, guitars, keys
Talia Bellazecca-guitar
Filippo Zavattari-bass guitar
Alberto Mezzanotte-drums

 
Tracklist The Fallen King:
Fail No More
To Infinity
Kings
I Am The Tyrant
The Shieldmaiden
Chasing Lights
Queen Of Blades
Across The Sea
Everwinter
Netherstorm