FRANCESCA TRISSATI – Intervista alla cantante
Francesca TRISSATI è nata a Tivoli una la città che con le sue contraddizioni e meraviglie ha segnato il suo carattere artistico scolpendo in lei affascinanti soluzioni musicali. Laureata in archeologia ha coltivato sin da piccola la passione per la musica grazie al Padre – che ha una collezione di dischi invidiabile – e suo fratello, chitarrista con il quale ha sempre suonato e composto. Come in un flusso inarrestabile ha cominciato a scrivere e a suonare ovunque, come vocalist o con la sua band di amici. Capito di dover accantonare la passione per l’archeologia si è dedicata anima e corpo alla musica attraverso la realizzazione di progetti musicali e l’insegnamento del canto.
Ciao Francesca, grazie del tempo dedicato. Possiamo dire che sei figlia d’arte o perlomeno con un dna musicale visto che anche tuo fratello è nel ramo?
Si! Devo il mio amore per la musica a proprio a mio padre. Da sempre grazie alla presenza dei suoi dischi in casa ho potuto respirare tutti i generi che mi hanno poi formata musicalmente. Ho cominciato quindi fin da bambina a seguirlo durante le prove e a cantare con lui. Tutto ha preso una forma diversa nel corso della mia adolescenza, in un garage, con gli amici di sempre e con mio fratello, parte fondamentale del mio percorso musicale. Mentre io studiavo canto, lui scopriva la chitarra. Da quel momento in poi, come un flusso inarrestabile abbiamo cominciato a scrivere e a suonare ovunque se ne presentasse l’occasione.
Ho letto della collezione di vinili di tuo padre, cosa ascoltavi in particolare?
Ho ascoltato moltissimo jazz e soprattutto le grandi colonne sonore dei film e dei musical .
Come sei arrivata alla decisione di abbandonare l’archeologia per il canto? Autodidatta o hai preso lezioni?
E’ stata una scelta molto naturale. Piu’ che altro le cose che mi sono capitate mi hanno portata sempre verso la musica. Probabilmente ho soltanto assecondato fra le due la mia passione piu’ grande. Direi che non si è mai trattato di una decisione forzata. Infatti dall’eta di dieci anni ho iniziato a studiare canto e da allora non ho mai abbandonato questo ramo. Cosi’ circa dieci anni fa ho iniziato ad insegnare nelle scuole di musica e lo faccio tutt’ora .Ad oggi Daniele ed io abbiamo aperto una nostra scuola che si chiama 432Hz. Amo insegnare canto e per me è fondamentale curare le voci dei miei allievi.
Musicalmente dove ti riconosci? Mi pare un mix tra cantautorato quasi rock e contaminazioni jazz all’ascolto.
Sono cresciuta ascoltando Nirvana e Pearl Jam poi l’incontro con Jeff Buckley è stata la vera ispirazione. Adoro Eddie Wedder, Subsonica. Prediligo drum &bass e musica elettronica in particolare i Pendulum e sono per la sperimentazione musicale di ogni genere. In generale pero’ cerco di essere sempre aggiornata su tutti generi musicali e di capire il linguaggio che sta dietro ad ogni genere musicale. Probabilmente le contaminazioni jazz derivano dal grande ascolto e dal fatto che per lungo tempo ho cantato in gruppi dove suonavamo proprio questo genere. Trovo che il jazz sia un meraviglioso punto di partenza sempre diverso.
Da dove nasce l’ispirazione per i tuoi testi? A cosa ti ispiri? Ho letto di tuoi demoni….
Le mie canzoni nascono in vari modi..spesso si tratta soltanto di assecondare un flusso di coscienza. Altre volte mi arrivano spunti dall’osservazione di quello che capita durante la giornata oppure da storie particolari che sento raccontare. Amo molto parlare con le persone e ascoltare le loro storie. Altre volte lo spunto arriva da un sogno o da un’immagine.
Al momento cosa ascolti?
L’ultimo lavoro di Caparezza è stato per me grande fonte di ispirazione, lo trovo geniale! Risuona perfettamente con le tematiche con cui tutti prima o poi si scontrano.
Progetti futuri? Ci aspettiamo un tour?
Ci stiamo lavorando !! Spero a breve di poter partire con una serie di concerti dove suonerò i brani del Lungo Viaggio e non solo.. Ho gia cominciato a scrivere nuova musica insieme a mio fratello e sto approfittando di un periodo di grande ispirazione per dare forma a nuove idee che ho in mente .
MAURIZIO DONINI
https://twitter.com/FraTrissati
https://instagram.com/fra_misty
https://facebook.com/Trissati
http://www.twilightmusic.it
http://www.tuttorock.net/recensioni/francesca-trissati-un-lungo-viaggio
Ciao Francesca, grazie del tempo dedicato. Possiamo dire che sei figlia d’arte o perlomeno con un dna musicale visto che anche tuo fratello è nel ramo?
Si! Devo il mio amore per la musica a proprio a mio padre. Da sempre grazie alla presenza dei suoi dischi in casa ho potuto respirare tutti i generi che mi hanno poi formata musicalmente. Ho cominciato quindi fin da bambina a seguirlo durante le prove e a cantare con lui. Tutto ha preso una forma diversa nel corso della mia adolescenza, in un garage, con gli amici di sempre e con mio fratello, parte fondamentale del mio percorso musicale. Mentre io studiavo canto, lui scopriva la chitarra. Da quel momento in poi, come un flusso inarrestabile abbiamo cominciato a scrivere e a suonare ovunque se ne presentasse l’occasione.
Ho letto della collezione di vinili di tuo padre, cosa ascoltavi in particolare?
Ho ascoltato moltissimo jazz e soprattutto le grandi colonne sonore dei film e dei musical .
Come sei arrivata alla decisione di abbandonare l’archeologia per il canto? Autodidatta o hai preso lezioni?
E’ stata una scelta molto naturale. Piu’ che altro le cose che mi sono capitate mi hanno portata sempre verso la musica. Probabilmente ho soltanto assecondato fra le due la mia passione piu’ grande. Direi che non si è mai trattato di una decisione forzata. Infatti dall’eta di dieci anni ho iniziato a studiare canto e da allora non ho mai abbandonato questo ramo. Cosi’ circa dieci anni fa ho iniziato ad insegnare nelle scuole di musica e lo faccio tutt’ora .Ad oggi Daniele ed io abbiamo aperto una nostra scuola che si chiama 432Hz. Amo insegnare canto e per me è fondamentale curare le voci dei miei allievi.
Musicalmente dove ti riconosci? Mi pare un mix tra cantautorato quasi rock e contaminazioni jazz all’ascolto.
Sono cresciuta ascoltando Nirvana e Pearl Jam poi l’incontro con Jeff Buckley è stata la vera ispirazione. Adoro Eddie Wedder, Subsonica. Prediligo drum &bass e musica elettronica in particolare i Pendulum e sono per la sperimentazione musicale di ogni genere. In generale pero’ cerco di essere sempre aggiornata su tutti generi musicali e di capire il linguaggio che sta dietro ad ogni genere musicale. Probabilmente le contaminazioni jazz derivano dal grande ascolto e dal fatto che per lungo tempo ho cantato in gruppi dove suonavamo proprio questo genere. Trovo che il jazz sia un meraviglioso punto di partenza sempre diverso.
Da dove nasce l’ispirazione per i tuoi testi? A cosa ti ispiri? Ho letto di tuoi demoni….
Le mie canzoni nascono in vari modi..spesso si tratta soltanto di assecondare un flusso di coscienza. Altre volte mi arrivano spunti dall’osservazione di quello che capita durante la giornata oppure da storie particolari che sento raccontare. Amo molto parlare con le persone e ascoltare le loro storie. Altre volte lo spunto arriva da un sogno o da un’immagine.
Al momento cosa ascolti?
L’ultimo lavoro di Caparezza è stato per me grande fonte di ispirazione, lo trovo geniale! Risuona perfettamente con le tematiche con cui tutti prima o poi si scontrano.
Progetti futuri? Ci aspettiamo un tour?
Ci stiamo lavorando !! Spero a breve di poter partire con una serie di concerti dove suonerò i brani del Lungo Viaggio e non solo.. Ho gia cominciato a scrivere nuova musica insieme a mio fratello e sto approfittando di un periodo di grande ispirazione per dare forma a nuove idee che ho in mente .
MAURIZIO DONINI
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