FOJA – La voce della band napoletana presenta “Miracoli e rivoluzioni”
In occasione dell’uscita del quarto album in studio “Miracoli e rivoluzioni” (Etichetta Full Heads, distribuzione cd Audioglobe, distribuzione digitale Believe Digital), ho avuto il piacere di intervistare Dario Sansone, voce e chitarra della folk rock band napoletana Foja, fondata nel 2006.
I precedenti album dei Foja sono ‘Na Storia Nova, Dimane Torna ‘O Sole, e ‘O Treno Che Va. Con gli ultimi due ottengono un posizionamento nella cinquina finale delle Targhe Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Girando l’Italia per anni, hanno calcato palchi prestigiosi, registrando sempre il sold-out, tra cui quelli del Teatro di San Carlo con uno show diretto da Franco Dragone (Cirque du Soleil), dell’Arena Flegrea con uno speciale spettacolo che ha unito musica e illustrazioni dal vivo, del Cortile della Reggia di Capodimonte, del Palazzo Reale e di Castel Sant’Elmo a Napoli davanti ad un pubblico di oltre seimila persone.
La loro musica è stata utilizzata con successo in diversi film come L’arte della felicità (EFA European Film Award) e Gatta Cenerentola, ottenendo la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello con i brani “’A malia” e “A chi appartieni”, che ai Nastri d’Argento con “’A malia”.
Dal 2018 hanno inizio collaborazioni discografiche con artisti internazionali (Pauline Croze, La Pegatina, Shaun Ferguson, Weslie, Black Noyze, Alejandro Romero). Nel novembre del 2018 registrano il tutto esaurito nelle date del loro Tour Europeo nei migliori club delle principali capitali e, nel 2019, volano oltreoceano per il loro Tour Canadese e Statunitense tra club e grandi teatri.
Nel 2020 chiudono il loro primo decennio di attività discografica con lo speciale cofanetto “Dieci” che raccoglie l’intera produzione, compresi diversi brani fuori album e un inedito.
Ciao Dario, benvenuto su Tuttorock, parliamo di questo vostro nuovo album, da me apprezzatissimo, “Miracoli e rivoluzioni”, un titolo ispirato da cosa?
Il titolo racconta il doppio concept dell’album: da un lato i “miracoli” indipendenti dalla nostra volontà che abbiamo identificato con 6 canzoni d’amore, dall’altro le “rivoluzioni”, altrettanti brani che indagano su tematiche sociali ed esistenziali.
I 12 brani che lo compongono in quale lasso di tempo sono stati scritti?
La gestazione di questo album è stata lunga, i primi pezzi sono stati scritti circa 6 anni fa.
La copertina dell’album da chi è stata realizzata?
Come per tutti gli altri dischi nostri la copertina è stata realizzata dal regista di cinema di animazione ed illustratore Alessandro Rak.
Solitamente un vostro brano nasce da un tema, da un testo, da una melodia o ognuno di essi ha una storia a sé?
Ogni canzone ha un tempo ed una vita indipendente, le ispirazioni possono essere differenti e le tecniche di scrittura variabili.
Amore, rapporti umani, emozioni, sentimenti che si percepiscono sempre nelle vostre canzoni, c’è ancora tempo per recuperarli in questa società contemporanea in cui tutto va di corsa e la freddezza generale sta crescendo sempre più?
Non abbiamo queste risposte, il nostro disco cerca proprio di porre domande all’ascoltatore, finchè terremo la curiosità alta e rifuggiamo l’omologazione c’è speranza.
Tante collaborazioni, molto diverse tra loro, da Clementino a Enzo Gragnaniello, da Lorenzo Hengeller ad Alejandro Romero, da Davide Toffolo ad Alessio Sollo, ciò testimonia che per voi le contaminazioni musicali, anzi, per meglio dire, artistiche in generale, sono importantissime.
Da sempre per noi è fondamentale nutrirci di esperienze artistiche differenti, crediamo che miscelando le differenze nascano le vere novità.
C’è anche spazio, nel brano di apertura, per la lira pontiaca di Michele Signore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, quanta importanza ha avuto per voi questo gruppo musicale storico di Napoli?
La ricerca della Nuova Compagnia di Canto Popolare è stata fondamentale per la nostra città, il loro approccio profondamente folk alla musica napoletana è scolpito nel nostro Dna.
“A Mano `E D10S”, il vostro omaggio a Diego Armando Maradona, se un napoletano dovesse descrivere il Pibe e Oro a qualcuno che non ha idea di chi sia stato, cosa direbbe?
Un artista, un uomo, un grande rivoluzionario del ‘900.
Veniamo al vostro rapporto con il mondo del cinema, il vostro brano “Duje comme nuje”, che fa parte della colonna sonora del lungometraggio “Yaya e Lennie – The Walking Liberty” di Alessandro Rak, è candidato ai David di Donatello 2022 nella categoria ‘Miglior Canzone’, vi aspettavate questo riconoscimento?
Sono riconoscimenti sempre inaspettati che ci infondono coraggio, ma il nostro piacere è di riflesso a quello di tutte le persone che ci supportano e ci vogliono bene.
Ho letto che farete alcuni showcase in Campania, avete già programmato delle date nel resto dell’Italia?
Speriamo di annunciare presto le date in giro per l’Italia, la situazione attuale è ancora complessa con i tanti concerti da recuperare.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Vi ringraziamo e vi aspettiamo tutti ad un nostro concerto!
MARCO PRITONI
Band:
Dario Sansone – voce, chitarra
Ennio Frongillo – chitarra elettrica
Giuliano Falcone – basso elettrico
Giovanni Schiattarella – batteria
Luigi Scialdone – chitarre, ukulele, mandolini
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.