FIGLI DI MADRE IGNOTA – Intervista alla band
Oggi siamo insieme ai Figli di Madre Ignota pronti a parlarci del loro nuovo album e dei loro progetti.
Ciao ragazzi e benvenuti su Tuttorock! Ma chi son in realtà i Figli di Madre Ignota? Quale aggettivo rappresenta meglio ognuno di voi?
I Figli di Madre Ignota sono Stefano Iascone, voce e tromba, Massimo Piredda, voce e trombone, Cristiano Novello alla batteria, William Nicastro al basso e Marco Pampaluna alla chitarra. Ognuno di noi proviene da esperienze molto diverse fra loro, e mettiamo a fattore comune aggettivi ed avverbi sempre diversi per fare la musica che facciamo, cercando di trovare il contributo migliore a partire dalla personalita’ di ciascuno di noi. La miscela delle nostre differenze e’ la chiave di volta della nostra produzione musicale.
Avete pubblicato il singolo Come un cane di cosa parla? Che messaggio vuol dare a chi l’ascolta?
Come un cane e’ la nostra visione di come le nuove tecnologie stanno cambiando i modi di interagire delle persone, di come le discussioni perdano il loro valore strettamente verbale per diventare semplicemente scambi di suoni, di una reazione compulsiva nel vivere in un mondo dove si pubblica, si posta, si vive nella convinzione ferma che la propria opinione abbia un valore auto-giustificato perche’ esiste e puo’ essere condivisa, in un fisiologico crescendo di latrati davanti a cui la verbalita’ ha ormai una funzione marginale, collaterale. Si abbaia per forza, per assecondare, per protestare, per sottolineare dissenso o plauso, e a volte si puo’ abbaiare semplicemente per puro piacere. Il messaggio della canzone e’ volutamente ambuguo e sfuggente, ognuno puo’ trovare la sua interpretazione, si abbaia per rabbia, per stanchezza, per agnizione, l’importante e’ abbaiare, parlare e cantare sono diventati armi spuntate ed inservibili. Oppure, e’ vero l’esatto contrario.
Ora è imminente l’uscita del vostro album, qualche anticipazione?
L’unica anticipazione che possiamo fare e’ che, diversamente da Bellydancer, che era un disco in cui ci siamo permessi di fare cose tanto diverse perche’ ci sentivamo di farlo, per il prossimo disco abbiamo in testa una visione uniforme e consistente del sound e del materiale che ci metteremo. Sara’ meno eterogeneo, ma piu’ coerente.
Come nascono le vostre canzoni? Vi riunite oppure state ognuno per conto proprio, poi vi vedete e decidete insieme?
In genere c’e’ qualcuno che arriva con un’idea, e insieme, in un lungo e difficoltoso percorso, si cerca di vedere sempre piu’ in la’, ognuno di noi vede con le orecchie degli altri e cerca di contribuire con idee e soluzioni. E’ un processo smaccatamente collettivo, intrigante e spesso piu’ proficuo della semplice composizione in solitaria, ma lungo e a volte tortuoso. I Figli di Madre Ignota non sono un gruppo di genere (metal, rap, soul, ska…), quindi ogni pezzo che scriviamo e’ una ricerca di identita’ musicale.
Il vostro genere è un mix di musica balcanica e italiana, credo che dal vivo la vostra energia si esprima ai massimi livelli. Quanto vi piace stare sul palco?
Ci piace un bel po’, e’ il nostro spazio naturale, la conclusione ovvia del lungo lavoro compositivo.
Dopo la pubblicazione dell’album farete un tour?
Andremo in vacanza tutti insieme a Lourdes, abbiamo un conto in sospeso con la Francia e contiamo di raccattare un po’ di grazia, che non guasta mai. Piu’ seriamente, dopo aver fatto l’album e averlo pubblicato, abbiamo la trattoria giusta dove festeggiare per un pezzo. Ancora piu’ seriamente, dopo aver finito il disco, averlo pubblicato, essere andati a Lourdes e in trattoria, ce ne andremo in giro allegramente a suonare, finalmente a suonare.
Grazie per la chiacchierata! Buona musica ragazzi!
MONICA ATZEI
Membri:
Stefano “IASKO” Iascone, tromba, voce
William Nicastro, basso
Cristiano Novello, batteria
Marco “PAMPA” Pampaluna, chitarra
Massimo Piredda, trombone, voce
http://www.fdmi.it
https://www.facebook.com/figlidimadreignota
https://twitter.com/FigliDiMadreIgn
http://www.youtube.com/user/figlidimadreignota
https://plus.google.com/106064639798235548506/about
https://vimeo.com/figlidimadreignota
https://itunes.apple.com/us/artist/figli-di-madre-ignota/id115258681
https://myspace.com/figlidimadreignota
Ciao ragazzi e benvenuti su Tuttorock! Ma chi son in realtà i Figli di Madre Ignota? Quale aggettivo rappresenta meglio ognuno di voi?
I Figli di Madre Ignota sono Stefano Iascone, voce e tromba, Massimo Piredda, voce e trombone, Cristiano Novello alla batteria, William Nicastro al basso e Marco Pampaluna alla chitarra. Ognuno di noi proviene da esperienze molto diverse fra loro, e mettiamo a fattore comune aggettivi ed avverbi sempre diversi per fare la musica che facciamo, cercando di trovare il contributo migliore a partire dalla personalita’ di ciascuno di noi. La miscela delle nostre differenze e’ la chiave di volta della nostra produzione musicale.
Avete pubblicato il singolo Come un cane di cosa parla? Che messaggio vuol dare a chi l’ascolta?
Come un cane e’ la nostra visione di come le nuove tecnologie stanno cambiando i modi di interagire delle persone, di come le discussioni perdano il loro valore strettamente verbale per diventare semplicemente scambi di suoni, di una reazione compulsiva nel vivere in un mondo dove si pubblica, si posta, si vive nella convinzione ferma che la propria opinione abbia un valore auto-giustificato perche’ esiste e puo’ essere condivisa, in un fisiologico crescendo di latrati davanti a cui la verbalita’ ha ormai una funzione marginale, collaterale. Si abbaia per forza, per assecondare, per protestare, per sottolineare dissenso o plauso, e a volte si puo’ abbaiare semplicemente per puro piacere. Il messaggio della canzone e’ volutamente ambuguo e sfuggente, ognuno puo’ trovare la sua interpretazione, si abbaia per rabbia, per stanchezza, per agnizione, l’importante e’ abbaiare, parlare e cantare sono diventati armi spuntate ed inservibili. Oppure, e’ vero l’esatto contrario.
Ora è imminente l’uscita del vostro album, qualche anticipazione?
L’unica anticipazione che possiamo fare e’ che, diversamente da Bellydancer, che era un disco in cui ci siamo permessi di fare cose tanto diverse perche’ ci sentivamo di farlo, per il prossimo disco abbiamo in testa una visione uniforme e consistente del sound e del materiale che ci metteremo. Sara’ meno eterogeneo, ma piu’ coerente.
Come nascono le vostre canzoni? Vi riunite oppure state ognuno per conto proprio, poi vi vedete e decidete insieme?
In genere c’e’ qualcuno che arriva con un’idea, e insieme, in un lungo e difficoltoso percorso, si cerca di vedere sempre piu’ in la’, ognuno di noi vede con le orecchie degli altri e cerca di contribuire con idee e soluzioni. E’ un processo smaccatamente collettivo, intrigante e spesso piu’ proficuo della semplice composizione in solitaria, ma lungo e a volte tortuoso. I Figli di Madre Ignota non sono un gruppo di genere (metal, rap, soul, ska…), quindi ogni pezzo che scriviamo e’ una ricerca di identita’ musicale.
Il vostro genere è un mix di musica balcanica e italiana, credo che dal vivo la vostra energia si esprima ai massimi livelli. Quanto vi piace stare sul palco?
Ci piace un bel po’, e’ il nostro spazio naturale, la conclusione ovvia del lungo lavoro compositivo.
Dopo la pubblicazione dell’album farete un tour?
Andremo in vacanza tutti insieme a Lourdes, abbiamo un conto in sospeso con la Francia e contiamo di raccattare un po’ di grazia, che non guasta mai. Piu’ seriamente, dopo aver fatto l’album e averlo pubblicato, abbiamo la trattoria giusta dove festeggiare per un pezzo. Ancora piu’ seriamente, dopo aver finito il disco, averlo pubblicato, essere andati a Lourdes e in trattoria, ce ne andremo in giro allegramente a suonare, finalmente a suonare.
Grazie per la chiacchierata! Buona musica ragazzi!
MONICA ATZEI
Membri:
Stefano “IASKO” Iascone, tromba, voce
William Nicastro, basso
Cristiano Novello, batteria
Marco “PAMPA” Pampaluna, chitarra
Massimo Piredda, trombone, voce
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