FEDERICO DI BATTISTA – Intervista all’artista romano
In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Gitana”, ho avuto il piacere di intervistare Federico Di Battista, artista romano classe ’95.Federico muove presto i suoi passi nella musica. All’età di 10 anni entra nel coro di voci bianche diretto da Paolo Lucci prendendo parte agli spettacoli “Pollicino” ed “Il Gatto Con Gli Stivali” e inizia le prime lezioni di canto privato. Appena maggiorenne si trasferisce in Irlanda dove amplierà la sua cultura musicale in varie scuole nella città di Cork. Nel 2016 è tra i coristi del programma “The Voice Of Ireland”. Nel 2020 pubblica il suo primo singolo “Moltissime Cose Di Noi”, prodotto da Adelmo Musso. Nel 2021 conosce Marco Canigiula e la realtà di Cantieri Sonori con la quale scrive il singolo. Nel 2019 decide di trasferirsi a Barcellona dove vive tutt’ora. Il 2022 è ricco di sorprese; l’artista continua la sua collaborazione con Cantieri Sonori e Navaho Music Label pubblicando i brani “Casa” e “Il ragazzo Del 6-”.
Ciao Federico, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, parliamo di questo tuo nuovo bel brano,
“Gitana”, come sta andando?
Il brano sta andando molto bene e ne sono molto felice. Vedere che tanta gente ascolta una tua canzone e approva quello che fai ti ripaga per tutto il lavoro svolto.
Un brano che omaggia la Spagna, paese dove ti sei trasferito, quando e com’è nato?
Il brano è, appunto, un omaggio alla Spagna e alla città di Barcellona e l’ispirazione è venuta semplicemente respirando l’atmosfera spagnola, che ti trasmette molto a livello emotivo.
L’ispirazione, invece, di prendere in considerazione la ¨Gitana¨ è nata vedendo uno spettacolo di Flamenco.
Di chi è stata l’idea del video e chi l’ha girato?
L’idea del video è arrivata parlandone con il regista del video stesso, Daniele Iannini, il quale ha proposto lo specifico scenario e parlandone siamo arrivati poi a questa conclusione, di mostrare i due aspetti che caratterizzano la città di Barcellona, mare e città.
L’esperienza in Irlanda quanto ti ha arricchito sia dal punto di vista umano che da quello musicale?
L’esperienza in Irlanda ha arricchito molto tutti i miei aspetti e, parlando di quello musicale, mi ha soprattutto aperto la mente verso nuove conoscenze artistiche e vari stili musicali.
Ti faccio la stessa domanda ma cambio la destinazione, ovvero Barcellona.
Una città come Barcellona ti fa pensare molto e ti fa capire veramente cosa vuoi fare e cosa ti piace fare. Quindi ti arricchisce molto dal punto di vista umano. Dal punto di vista musicale ti fa capire ancora di più che la musica, o l’arte in generale, è un aspetto di cui non possiamo fare a meno, ed offre molto in quel settore, soprattutto a livello di ispirazione.
Hai qualche esibizione live prevista prossimamente?
Nulla di programmato al momento, ma il pensiero è quello di iniziare presto per far girare e condividere dal vivo le mie emozioni e la mia musica.
Dopo questo singolo ne farai uscire altri nel 2022?
Non sappiamo ancora la data o il periodo esatto per l’uscita dei prossimi singoli. Sono in cantiere e ci stiamo lavorando, ma al momento non so dire se nel 2022 o con l’anno nuovo.
Visto che sei molto giovane, qual è il tuo più grande sogno musicale?
Il grande sogno è di arrivare in alto e di far conoscere le mie canzoni, fare tour, collaborare con grandi artisti ed essere un punto di riferimento per molte persone che ascoltano la mia musica.
Grazie mille per il tuo tempo, se vuoi aggiungere qualcosa per salutarci ti lascio piena libertà.
Ringrazio voi per avermi dato la possibilità di condividere parte di me e mando un saluto a tutti i lettori. A presto!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.