FATTI SENTIRE FESTIVAL – Intervista all’organizzatore Maurizio “Rusty” Rugginenti
Si è appena svolta la nuova edizione del Fatti Sentire Festival, un festival nuovo creato per dar voce ad artisti emergenti italiani. Dopo l’edizione del 2019 e lo stop del 2020 causa covid, tutto è andato bene, con i dovuti accorgimenti per le regole della pandemia, per l’edizione del 2021, rassegna vinta da Manuel Colecchia in arte Storto. Ho avuto l’occasione di Intervistare Maurizio “Rusty” Rugginenti, organizzatore del Festival, che ci ha svelato di essere già al lavoro per la prossima edizione del 2022. Di seguito l’intervista.
Ciao Rusty, benvenuto su Tuttorock. Come stai?
Bene e grazie per l’intervista!
“Fatti Sentire Festival”, dopo il fermo causato dalla pandemia, si è svolta una nuova edizione. Come nasce l’idea di questo Festival?
Il “Fatti Sentire Festival” nasce nel 2019, prima era un appuntamento che si chiamava appunto “Fatti Sentire”, organizzata dalla mia etichetta discografica, la Rusty Records, per dar voce agli artisti emergenti e magari poi con loro creare un progetto discografico. La sua naturale evoluzione è stata poi creare un Festival da portare nelle piazze, dare quindi la possibilità agli artisti emergenti che fanno progetti di musica italiana originali di farsi sentire su una piazza importante, con un pubblico importante e con una giuria di tutto rispetto con professionisti del settore. Nasce quindi da questa esigenza di dare voce, dare la possibilità di farsi sentire a giovani artisti.
Quale è il criterio di scelta di artisti e giuria?
La giuria è formata da professionisti, da persone che stimo, che conosco e che spesso si prestano a fare questo tipo di lavoro per me e per altri eventi. Sono tutti professionisti, c’è chi è vocal coach, chi ha una propria etichetta, giornalisti e artisti stessi. Una giuria molto variegata e di grandissimi professionisti che selezionano i concorrenti che man mano passano le varie fasi della selezione.
Sabato scorso c’è stata la finale del concorso?
Si, il culmine del Festival, in Piazza Gramsci a Cinisello Balsamo, dove siamo stati ospiti anche nel 2019 con una risposta incredibile perché la piazza si riempì di oltre 6000 persone, quindi un’edizione fantastica. Stavolta ci sono state alcune difficoltà in più dovute al momento che stiamo vivendo, difficile per la musica dal vivo, ma c’è stata volontà e forza di riportare la musica nelle piazze e all’aperto e riavere un po’ di contatto umano, ci ha dato appunto questa carica per portare a termine l’evento. Quest’anno, devo dire con una punta di orgoglio, grazie a Occhio Per Occhio Entertainment che produce il programma è stato trasmesso su Rai 2 in seconda serata e ovviamente in differita. Per noi è stato quindi un fiore all’occhiello portare questi ragazzi non solo nella piazza e davanti ad un pubblico ma anche sulla rete nazionale e dedicata ai giovani e alla musica.
Il pubblico è stato minore rispetto all’edizione del 2019 per via della pandemia?
Si meno pubblico e con tutti i posti a sedere distanziati, ma almeno siamo tornati a fare musica in piazza e non davanti a delle sterili telecamere e vederli nella propria cameretta.
Ci sono stati anche molti ospiti!!
Si, ci sono stati parecchi ospiti, perché come ti ripeto questo Festival nasce per essere un vero e proprio Festival della Musica italiana e quindi oltre ai 12 concorrenti abbiamo ospitato Francesco Sarcina delle Vibrazioni, Paolo Simoni che ha partecipato al Festival di Sanremo, Fabio Curto, vincitore di Musicultura, Bouvet, Joe Romano e tanti altri artisti.
I 12 concorrenti abbracciano varie correnti musicali, un’ampia visione della musica?
Si, assolutamente si! Il Festival è aperto assolutamente a tutti i generi musicali senza nessun tipo di restrizione, non c’è un’onda specifica, c’è il rap, il pop, il rock, l’artista un po’ più indie.
Stai già pensando all’edizione del 2022?
Si, siamo già all’opera e stiamo già in fase di organizzazione, abbiamo già aperto per trattative per la nuova edizione e ci saranno delle balle novità che spero di poter annunciare il prima possibile, ora è un po’ presto però. Ci tengo a precisare che questo concorso è gratuito per tutti i partecipanti, quindi vive grazie agli sponsor, all’aiuto del Comune, di Afi che ci patrocina il concorso, tanti partner che danno una mano per far si che si possa ripartire a suonare dal vivo
Chiudi tu l’intervista come vuoi per l’appuntamento per l’edizione del 2022.
Io confido che tutto quello che è stato fatto, ai sacrifici ai quali siamo stati sottoposti in questi lunghissimi mesi siano serviti per poter ripartire meglio di prima e con la consapevolezza di quello che può succedere e dando sempre più valore a quello che facciamo e dare valore alla musica, perché durante questi mesi di silenzio, questa mancanza si è sentita parecchio, quindi mi auguro che non succederà più.
FABIO LOFFREDO
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!