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Fabio Consoli, Jack Jaselli, Anna Belle e Rodari (Rocks)

Fabio Consoli, Jack Jaselli, Anna Belle e Rodari (Rocks)

Jack Jaselli - Ph. Elena Arzani ©

Nell’ambito dell’edizione 2020 di Milano Music Week, abbiamo approfondito il progetto Rodari Rocks, con Jack Jaselli, Anna Belle e Fabio Consoli, alcuni degli artisti partecipanti.

MMW20 non dimentica il pubblico dei più piccoli e ospiterà un’edizione speciale di “Rodari Rocks”, format nato nell’anno delle celebrazioni per il centenario della nascita di Gianni Rodari. Nell’ambito della settimana della musica tutte le sere alle 21 Jack Jaselli, Alessio Bertallot, Anna Belle e molti altri racconteranno la fiaba della buona notte. Domenica 22 novembre sul canale Youtube ufficiale di Milano Music Week verranno trasmesse tutte le puntate del progetto ideato da Mimmi Maselli.

Rodari Rocks è un format nato nel 2020, quando si celebra il centenario della nascita di Gianni Rodari, per dare nuova vita artistica alla letteratura di questo grande maestro e avvicinare i suoi testi senza tempo alla musica rock e ai suoni più contemporanei dell’elettronica. Alcuni importanti artisti della scena musicale italiana verranno invitati a proporre una propria rilettura -in chiave musicale- di alcuni classici della produzione di Rodari.
Rodari Rocks è un evento celebrativo insolito, un’esperienza di ascolto condiviso tra bambini e genitori, è un happening musicale-letterario nuovo, un mix di live music e reading di fiabe, un laboratorio aperto che vive in un mondo fantastico tra rock e filastrocca, tra elettronica e fiaba.

Rodari Rocks nasce da un’idea di Mimmi Maselli, dj e music supervisor, ideatore e autore di “Le storie fantastiche del Signor Rockteller”, primo podcast italiano di fiabe rock per bambini; è tutor del laboratorio Baby Dj Lab e curatore di una rubrica musicale sul magazine Giovani Genitori.

100 anni di Gianni Rodari. Qual è a vostro parere l’elemento, che rende la sua opera così attuale, inimitabile e permanente??

Fabio Consoli (i Ciclopi): “Ritengo che Rodari abbia una musicalità intrinseca nei suoi testi. I suoi libri parlano ai bambini di tematiche importanti, in modo delicato e intelligente. Insegna ai più piccoli valori che non hanno tempo e a noi grandi ci ricorda che abbiamo ancora molto da imparare”.

Jack Jaselli: “Quando si legge Rodari, sia in prosa che in versi, si gioca in un tempo sospeso. Le rare volte in cui non ci si confronta con l’attuale ci si confronta per lo meno con l’attuabile. Non c’è simbolo, personaggio, soggetto od oggetto che non abbia un carattere allo stesso tempo particolare ed universale. L’innesco è molteplice: ci confrontiamo con il testo, con i suoi argomenti e con il ricordo di noi stessi da bambini che ascoltavamo o leggevamo quelle righe. Cosa ne pensavamo allora? Sarebbe orgoglioso di noi, anni dopo quel bimbo che sorridendo si trovava davanti a dei concetti e delle idee così immense e purissime? Quando rileggiamo Rodari in età adulta, è come se ritrovassimo un maestro buono, qualcuno che ci ha sempre insegnato senza mai sgridarci. E in un certo senso siamo chiamati a sostenere il suo sguardo aperto che sembra chiederci cosa ne abbiamo fatto, di quegli insegnamenti. Questo è uno dei tanti elementi che mandano in cortocircuito la morsa del tempo sulle opere di Rodari. Parlare degli argomenti più delicati in modo facile e leggero è un compito arduo. Suscitare il pensiero e la curiosità dei bambini è per forza un atto d’amore. “Complicare è facile. Semplificare è difficile”, scrisse Bruno Munari i cui “segni” non a caso si sono sposati perfettamente con le parole di Gianni Rodari. Una leggerezza dove non esiste ombra di superficialità pervade ogni pagina e spalanca la bocca a grandi e piccini. Leggendo Rodari da bambini, diventiamo grandi. Leggendolo da grandi torniamo bambini.Gli orologi si fermano, le certezze si capovolgono, la mente viaggia per lo spazio.Proprio come in una delle sue favole”.


Anna Belle: 
“Non sono cresciuta con le favole di Rodari, devo ammettere di averle riscoperte e apprezzate solo in età adulta.

Ma Rodari parla anche e soprattutto agli adulti ecco la sua grandezza: la grande portata della sua voce con cui tratta di temi universali che stanno a cuore all’umanità intera.

Mi viene in mente Pablo Neruda che ci aveva già a sua volta invitato a prenderci cura del bambino che è in noi, Rodari fa altrettanto.

La sua genialità sta nella capacità di semplificare: parole semplici per i bambini e metafore ironiche e pungenti per gli adulti invitati con leggerezza a interpretare il mondo senza dimenticare l’importanza della fantasia”.

ELENA ARZANI

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